PREMESSA................................................................................................................................. 4
Presupposti legislativi................................................................................................................. 6
Struttura scolastica e rapporto con il territorio......................................................................... 6
Situazione.................................................................................................................................... 6
Bisogni........................................................................................................................................ 6
Finalitΰ....................................................................................................................................... 7
Obiettivi...................................................................................................................................... 8
Organizzazione............................................................................................................................ 8
Valutazione alunni.................................................................................................................... 10
Valutazione del servizio............................................................................................................ 10
Trasparenza.............................................................................................................................. 11
Risorse Umane.......................................................................................................................... 11
Risorse strutturali..................................................................................................................... 12
Risorse strumentali................................................................................................................... 12
Progetto Accoglienza........................................................................................................... 14
Progetto L 'orientamento scolastico e professionale........................................................... 15
Obbligo scolastico - Obbligo formativo.................................................................................... 17
Integrazione Scuola Formazione Professionale.................................................................... 17
Pon 2000/2001.......................................................................................................................... 18
Progetto Lingua 2000............................................................................................................... 22
ProgettoEducazione alla legalitΰ......................................................................................... 25
ProgettoComunicazione....................................................................................................... 27
ProgettoPerseus..................................................................................................................... 31
Progetto Latino........................................................................................................................ 39
Progetto Greco......................................................................................................................... 41
Progetto Informatico per gli alunni.......................................................................................... 42
ProgettoInformatica e multimedialitΰ per docenti.............................................................. 43
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA......................................................................................... 45
Italiano...................................................................................................................................... 45
Storia ed Ed.Civica .................................................................................................................. 49
Geografia.................................................................................................................................. 52
Lingua straniera....................................................................................................................... 54
Scienze matematiche................................................................................................................. 62
scienze chimiche, fisiche e naturali.......................................................................................... 65
Educazione Tecnica.................................................................................................................. 68
Educazione Artistica................................................................................................................. 73
Educazione Musicale................................................................................................................ 81
Educazione Fisica..................................................................................................................... 85
Religione................................................................................................................................... 87
Organizzazione delle attivitΰ di sostegno................................................................................. 89
APPENDICE............................................................................................................................ 92
Carta dei servizi........................................................................................................................ 92
Regolamento interno della Scuola Media De Filippis-Pastorino......................................... 99
Statuto delle studentesse e degli studenti............................................................................... 105
Schede accoglienza................................................................................................................. 108
Schede orientamento.............................................................................................................. 116
L'istituzione
Scuola θ il luogo dove in modo intenzionale, scientifico e razionale si mette
in atto tutto un patrimonio di conoscenze e di competenze professionali, dove
si progettano, si concretizzano e si verificano percorsi di apprendimento -
educazione - formazione per i giovani del domani quale risposta esaustiva ai
loro bisogni e alle loro necessitΰ.
La scuola, in particolare quella dellobbligo, non opera per limmediato domani, i risultati della formazione si vedranno, infatti, dopo anni ed θ necessario essere consapevoli delle tendenze verso cui si orienta il mondo macroeconomico, per impostare un progetto rispondente ai reali bisogni dei ragazzi di oggi e degli uomini e cittadini del domani.
Nell'attuale societΰ complessa e sommersa da localismi accentuati da una parte e da tendenze alla globalizzazione dall'altra, dove l'eccesso di informazione rischia di ridursi troppo spesso ad inutile "rumore" informatico e il "paradigma della complessitΰ" rappresenta una sfida ai sistemi formativi ed educativi, diventa sempre piω urgente la ricerca di un diverso paradigma culturale, improntato ad una visione armonica della realtΰ e teso a ritrovare un nuovo equilibrio tra innovazione, tradizione, pluralismo, tolleranza, coscienza critica e capacitΰ di orientarsi nei sistemi complessi e in trasformazione.
Le conoscenze oggi sono esposte a rapide trasformazioni, per cui appare necessario non solo sapere, ma anche" sapere come sapere"(apprendere cioθ le strategie per acquisire nuove conoscenze) e sapere intorno al proprio sapere( rendersi conto delle questioni epistemologiche delle discipline e del proprio, personale stile cognitivo).
Di qui la necessitΰ di una scuola come" luogo di produzione di cultura", capace di proporre valori e conoscenze autonomi e personali, frutto di un proprio lavoro di ricerca, fatto di approfondimenti teorici e di esperienze vissute "sul campo", pure nel rispetto delle normative.
Pertanto il Collegio dei
Docenti della Scuola M. S. De Filippis Pastorino di Salerno, interpretando
quanto dettato dalle norme vigenti, ha elaborato il presente P.O.F. (Piano
dellOfferta Formativa) che costituisce il documento fondamentale dellidentitΰ
culturale e progettuale della Scuola in risposta alle diverse esigenze ed attese
espresse dagli alunni, dalle famiglie, dagli enti locali, dal contesto sociale,
culturale ed economico del territorio in cui opera.
Con
l'autonomia le singole scuole sono diventate "soggetti politici" nel
senso che determinano l'evoluzione e lo sviluppo del contesto territoriale
locale e contribuiscono alla formazione del cittadino del mondo che essi prefigurano.
Il Piano dellOfferta
Formativa θ intenzionale, previsionale, trasparente e nasce dallassunzione
degli obiettivi formativi nazionali e dallanalisi dei bisogni formativi del
territorio e dei soggetti interessati, tenendo conto delle risorse materiali e
personali disponibili e reperibili.
Il P.O.F. θ funzionale, non
solo allistruzione (acquisizione di conoscenze), ma anche e soprattutto alla
formazione degli atteggiamenti e delle capacitΰ che caratterizzano la persona
umana. Esso esplicita tutta la progettazione curricolare ed extracurricolare e
delinea sia i percorsi formativi il piω
possibile individualizzati, con particolare riferimento alle metodologie e alle
tecnologie educative e didattiche, sia i criteri di monitoraggio e di valutazione.
In tal modo la Scuola,
rivolgendosi al territorio e leggendone i bisogni e le aspettative, intende
fornire allalunno la possibilitΰ di stare bene con se stesso e con gli altri e
di acquisire quella capacitΰ di uscire allo scoperto, superare ogni difficoltΰ
ed essere capace di autovalutare e di autoregolarsi, in una parola, di essere
piω intelligente nel senso etimologico del termine: intus legere: leggere
dentro a se stesso e alla realtΰ.
Il P.O.F. θ inoltre un
modello proattivo, che porta a cercare soluzioni ai problemi, a sviluppare le
capacitΰ di previsione e di analisi, a riconoscere la nostra responsabilitΰ nei
processi di cambiamento e ad avviare concrete forme di collaborazione.
Il P.O.F. mira
dunque alla formazione integrale della persona, il cui valore non θ limitato al
successo scolastico, ma al vivere i valori attraverso uneducazione alle
regole, allassunzione di una mappa del cittadino e ad un contratto educativo
basato sulla responsabilitΰ, sulla congruenza e sullautenticitΰ.
Formare sotto il triplice aspetto psicologico, sociale e culturale
ed orientare, cioθ conoscere se stesso, le proprie peculiaritΰ caratteriali ed
intellettive e la realtΰ del mondo in cui si vive, con le sue problematiche ed
aspettative, costituiscono le due finalitΰ primarie della Scuola, di quella
dellobbligo in particolare.
In questa ottica, il
presente P.O.F. vuole essere un concreto, chiaro ed idoneo strumento di
formazione e di promozione umana, sociale e culturale di ogni singolo alunno e
del territorio circostante.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Michele Di Filippo
Costituzione, artt. 3, 4, 33
e 34;
Legge istitutiva della
Scuola Media, (n. 1859/62);
D.M. 09/02/1979, Nuovi
programmi per la Scuola Media;
D.M. 26/08/1981, Criteri
orientativi per le prove di esame di Licenza Media;
C.M. n.386 del 13/12/1984,
Criteri per gli esami di Licenza Media per gli alunni portatori di handicap;
Legge Regionale 30/85
Interventi Regionali per la dispersione scolastica;
Legge 59/15.3.1997, Legge
sull'autonomia scolastica;
Legge 440/18.12.1997,
Sostegno all'autonomia scolastica;
D.P.R.275/8.3.1999;
C.C.N.L. 26.05.1999;
C.C.N.I.31.08.1999;
Direttiva 180/19.07.1999;
Direttiva 292/03.12.1999
Educazione alla salute,
Lettera circ. min. 194/3
.8.2000 finanziamento formazione;
Lettera circ. 195/3.8.2000
Progetto Lingue 2000
Programma Operativo
Nazionale-1999-IT-OS-1-PO 013 - Fondo Sociale Europeo;
Legge 9/20.1.1999 Obbligo
scolastico;
D.M. 323/9.8.1999 Regolamento
di attuazione legge 20.1.99 n.9;
Legge 144/17. 5. 99 Obbligo
formativo;
D.M. 234/ 26.6.2000
Regolamento sui percorsi didattici e formativi;
Carta dei Servizi
15.07.1999;
Regolamento 15.07.1999;
Statuto delle studentesse e
degli studenti C.I. 15.07.1999.
L'utenza di questa scuola θ
molto eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per istruzione e
cultura, per costumi e valori, per appartenenza territoriale.
Gli alunni affluiscono dal
centro della cittΰ, dai rioni Carmine, Irno, Calcedonia, e da altri quartieri
piω periferici; pochi altri provengono dai Comuni limitrofi.
I genitori degli alunni sono
professionisti, funzionari, impiegati, commercianti, operai, sottoccupati e
disoccupati; questi ultimi vivono ai margini della societΰ e non raramente al
limite del lecito.
Nel territorio della scuola
fioriscono attivitΰ economiche soprattutto di carattere commerciale aventi buon
reddito; ma non mancano quelle con reddito modesto.
I luoghi di ritrovo per i
giovani sono di varia valenza formativa; essi spaziano dagli attivi centri
parrocchiali, che comprendono l'oratorio salesiano, ad ampie sacche prive di
iniziative e di luoghi in grado di accogliere i ragazzi nel tempo libero.
Da una realtΰ socio -
culturale cosμ variegata dei diversi bacini di utenza della Scuola scaturiscono
differenti e molteplici bisogni di carattere formativo, motivazionale,
affettivo e cognitivo degli alunni, che reclamano attenzione particolare per
tutti e per ciascuno perchι a tutti e a ciascuno siano garantiti i diritti
costituzionalmente protetti.
I bisogni che emergono da
carenze che possiamo definire di carattere formativo, motivazionale e affettivo
possono cosμ riassumersi:
1)
esigenza
di una migliore, piω attenta e proficua forma di comunicazione interpersonale;
2)
abbassamento
dellansia di fronte alle situazioni nuove e maturazione di un senso di
sicurezza e di tranquillitΰ che faccia star bene con se stessi;
3)
incremento
dellautostima e dellautorealizzazione;
4)
forte
motivazione allapprendimento;
5)
coinvolgimento
nelle attivitΰ proposte per esserne insieme soggetto e oggetto;
6)
sviluppo
del senso di appartenenza al gruppo scuola;
7)
creazione
di una sana ed equilibrata identitΰ personale.
Le risposte che la scuola,
attraverso larticolazione del piano dellofferta formativa, intende dare a
questi bisogni prioritari di una vasta sacca dutenza rappresentano gli
strumenti per combattere il fenomeno della dispersione scolastica, intesa in senso
lato come insuccesso scolastico, assenze, abbandono, demotivazione allo studio,
scarsa stima di sι e ricerca di unautorealizzazione fuori della scuola, nella
strada o peggio nella rete della microcriminalitΰ.
Pertanto, facendo
riferimento allart.4 del C.C.N.I. del 31.08.1999 nel quale sindividua la
provincia di Salerno tra le aree che presentano alti indici di dispersione
scolastica connessi a fenomeni di criminalitΰ giovanile e disagio sociale, si θ
ritenuto opportuno formulare un progetto che coinvolga tutte le componenti
scolastiche per rendere operativo quanto in precedenza detto al fine di
prevenire la dispersione scolastica, sviluppare la cultura della legalitΰ,
aumentare significativamente i livelli di successo scolastico, sviluppando i
programmi giΰ attivati con successo nellanno scolastico 1998-99 con i Fondi
Sociali Europei (P.O. 940025/I/1 sottoprogrammi 14.2-14.3).
Si pensa anche ad interventi
di rimotivazione e di orientamento, previa adeguata ricerca metodologica, in
attivitΰ di recupero connesse con limpegno curricolare ed extracurricolare da
svolgere in gruppi non numerosi e diversi dalle classi ordinarie.
Accanto ai bisogni dei
deboli, scolasticamente parlando, si impongono i diritti degli alunni amanti
dello studio, bramosi di nuovo sapere e capaci di acquisire nuove competenze.
Anche questi vanno
soddisfatti perchι ciascuno sviluppi al massimo le proprie potenzialitΰ di
crescita e perchι sia promossa leccellenza formativa, che non raramente viene
sacrificata e mortificata.
Simpone una ricerca che
aiuti a trovare le giuste risposte didattiche che siano capaci di coniugarsi
con le diverse modalitΰ, stili e ritmi personali di apprendimento.
Per soddisfare i bisogni di
tutti e di ciascuno, quelli espressi e quelli impliciti, questa scuola, che ha
giΰ sperimentato iniziative di recupero, di approfondimento e di integrazione
sia in orario curricolare antimeridiano che extracurricolare pomeridiano, ha
inteso adottare una diversa organizzazione temporale e dei gruppi classe, al
fine di conseguire le seguenti finalitΰ e i seguenti obiettivi.
·
Aumentare
il tasso di successo scolastico attraverso l'incentivazione dell'autostima, la
rimotivazione per lo studio e l'orientamento.
·
Riscoprire
i valori dell'uomo e ampliare gli orizzonti umani, linguistici e culturali.
·
Favorire
leccellenza formativa attraverso attivitΰ di integrazione e di
approfondimento.
·
Sviluppare
linsegnamento delle lingue comunitarie.
·
Promuovere
abilitΰ operative, creative e critiche.
·
Formare
integralmente ed armonicamente l'uomo e il cittadino, sotto il triplice aspetto
umano, sociale e culturale.
·
Conoscere
se stessi e la realtΰ sociale in cui si vive.
·
Controllare
le proprie reazioni e maturare unequilibrata identitΰ personale.
·
Gestire
la propria libertΰ nel rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente.
·
Comprendere
i linguaggi utili ad organizzare la propria conoscenza della realtΰ.
·
Potenziare
la capacitΰ di espressione nei registri principali delle varie forme di
linguaggio.
·
Aver
coscienza del patrimonio culturale del presente e del passato.
·
Acquisire
un metodo di studio personale.
·
Sviluppare
la capacitΰ di riflettere, osservare, analizzare, sintetizzare, interiorizzare,
rielaborare.
·
Sviluppare
le modalitΰ generali del pensiero.
·
Sviluppare
le capacitΰ di analisi, di sintesi, di giudizio critico e di interiorizzazione.
·
Acquisire
una propria autonomia come capacitΰ orientativa e di autovalutazione.
·
Promuovere
un atteggiamento di collaborazione e di solidarietΰ.
·
Raggiungere
una preparazione culturale di base per l'ulteriore educazione permanente e per
l'autorientamento.
a)
Innalzamento
del livello di scolaritΰ e del tasso di successo scolastico.
b)
Recupero
delle abilitΰ essenziali e conquista dei distillati disciplinari.
c)
Promozione
della cultura dell'autonomia, della sicurezza e delle nuove tecnologie
didattiche.
d)
Apprendimento
di lingue comunitarie.
e)
Formazione
dei docenti sulla sperimentazione didattica e sull'autonomia scolastica.
f)
Scambi
culturali con altre scuole d'Italia o del mondo.
g)
Visita
a cittΰ e luoghi dinteresse artistico, storico, istituzionale, scientifico e
ambientale.
h)
Apertura
della scuola al territorio (uso biblioteca, cineforum
).
Per quanto attiene agli obiettivi didattico-disciplinari si fa riferimento alle programmazioni delle classi, precisando che, a livello progettuale, assumono particolare rilievo la dimensione orientativa e formativa di ciascuna disciplina e le funzioni interdisciplinari.
Flessibilitΰ dellorario
Per centrare gli obiettivi
sovraesposti, nel rispetto dellorario di servizio dei docenti saranno operate
compensazioni tra le discipline secondo le indicazioni dei Consigli di classe
per realizzare attivitΰ di recupero per tutti gli alunni con carenze
nellapprendimento o di approfondimento per promuovere leccellenza, articolate
per gruppi di una stessa classe o di classi diverse.
La filosofia di flessibilitΰ
dellorario trae origine dal bisogno di garantire a tutti almeno gli interventi
minimi per il recupero e per gli approfondimenti, nella consapevolezza della
necessitΰ di perseguire nuove metodologie e strategie operative volte a coinvolgere
lalunno e colmare, almeno in parte, le carenze cognitive o ad ampliare ed
approfondire gli orizzonti culturali.
Attivitΰ
In risposta ai bisogni
formativi e cognitivi degli alunni, sulla base della vigente normativa e in
special modo del C.C.N.I. 31.08.1999, la Scuola offre una vasta gamma di
attivitΰ curricolari, extracurricolari ed extrascolastiche cosμ articolate:
1)
Attivitΰ di orientamento:
a)
ProgettoAccoglienza
b)
Redigere
il curriculum vitae
c)
Orientamento
scolastico e professionale.
2)
Obbligo scolastico - obbligo formativo. Integrazione Scuola -
Formazione Professionale
3)
Attivitΰ di continuitΰ:
a)
Incontro
con i docenti delle scuole elementari e secondarie di secondo grado.
b)
Incontro
con le classi delle scuole elementari e con studenti delle scuole secondarie
superiori.
c)
Collaborazione
con CFPR.
d)
Corsi
di lingue per alunni delle scuole elementari.
4)
P.O.N. 2000/2001: Progetti finanziati dal Fondo Europeo per lo sviluppo
regionale:
a)
Misura
2 - azione 2.2 (costituzione di reti telematiche)
b)
Misura
3 - azione 3.1 (prevenzione e riduzione della dispersione)
5)
Progetto Lingue 2000:
a)
Corsi
di inglese, francese, spagnolo, tedesco aggiuntivi alla prima lingua straniera.
b)
Corsi
di potenziamento delle lingue inglese e francese.
6) Attivitΰ integrative:
a) Iniziative finalizzate all'educazione alla legalitΰ.
b) Iniziative finalizzate all'educazione alla salute e al miglioramento
dell'autostima.
c)
Iniziative
finalizzate all'educazione stradale, al pronto soccorso e alla sicurezza.
d)
Progetto
Comunicazione
e)
Progetto
Storico-artistico-folkloristico
f)
Progetto
Educazione all'immagine
g)
Progetto
Perseus
h)
Progetto
Musica
i)
Progetto
Latino
j)
Progetto
Greco
k)
Progetto Informatico per gli alunni
l)
Progetto
Informatica e multimedialitΰ per docenti
m)
Attivitΰ
di sport a scuola
n)
Attivitΰ
di recupero
7) Attivitΰ extrascolastiche:
a)
Visite
guidate a cittΰ dinteresse storico - artistico e culturale;
b)
Partecipazione
a concorsi, mostre, spettacoli teatrali, musicali e di cultura varia;
c)
Partecipazione
a manifestazioni di carattere religioso intese come momenti forti di
accoglienza e di aggregazione;
d)
Visite
finalizzate allorientamento scolastico e professionale;
e)
Collegamento
in rete con altre scuole ed enti locali.
8) Formazione docenti:
a)
La
didattica modulare
Tutta l'attivitΰ didattica
sarΰ sottoposta a continue verifiche in itinere, mirate al controllo e alla
correzione del processo di insegnamento-apprendimento ed intese in senso
promozionale e formativo, volte, cioθ, a migliorare l'azione didattica nei contenuti
e nei metodi. In relazione agli obiettivi proposti, le verifiche saranno
diversificate, in modo da fornire informazioni complete circa l'apprendimento
degli alunni. Tutta la produzione orale, scritta e grafica, e tutta l'attivitΰ
operativo-motoria servirΰ di verifica per l'apprendimento di abilitΰ e di
contenuti. Le verifiche saranno costanti e puntuali e verranno effettuate
attraverso diverse prove: libere, semi-strutturate e strutturate. I compiti in
classe, le interrogazioni, e le prove oggettive di profitto per tutte le
discipline saranno continue perchι, superando le interrogazioni coinvolgenti
due o quattro alunni, l'intera attivitΰ didattica sarΰ un continuo
coinvolgimento della scolaresca. I dati delle osservazioni sistematiche
raccolti nel registro personale contribuiranno ad attivare la valutazione
formativa e a supportare la valutazione sommativa che terrΰ conto di tutti gli
aspetti della personalitΰ dell'alunno (cognitivo, metacognitivo, relazionale ed
affettivo), e costituirΰ la base per l'individuazione degli interventi
compensativi e di potenziamento. La valutazione sarΰ dunque periodica,
sommativa e finale, intesa non come misurazione di risultati, nι come un giudizio
sanzionatorio e selettivo, bensμ in senso formativo e proattivo, volta, cioθ, a
ricercare i progressi degli alunni e lo sviluppo delle loro capacitΰ
espressivo-comunicative, logico-matematiche ed operativo-motorie, in relazione
ai diversi livelli di partenza, ed a cogliere la correlazione tra il rendimento
scolastico e i vari dinamismi in cui si sviluppa e si afferma la loro
personalitΰ.
La valutazione, che avverrΰ
a diversi livelli (individuali e collegiali), dovrΰ dunque stabilire se dalla
situazione di partenza, l'alunno avrΰ percorso un iter scolastico positivo e
costruttivo sul piano della sua formazione e maturazione umana, sociale e
culturale. Inoltre, sarΰ trasparente e partecipativa, con il concorso
collaborativo fra Scuola, alunno e famiglia. Trasparente sarΰ anche la
Programmazione annuale e le varie fasi della valutazione per condurre l'alunno
all'autovalutazione, alla presa di coscienza delle proprie potenzialitΰ e
all'orientamento in vista delle proprie scelte future.
Nellottica
dellorientamento formativo tutta lattivitΰ educativa e didattica sarΰ
finalizzata dunque allautovalutazione dellalunno che da oggetto del processo
di insegnamento - apprendimento dovrΰ farsi soggetto consapevole delle sue capacitΰ,
abilitΰ, competenze ed attitudini.
A tal fine, saranno
utilizzati strumenti flessibili di ricognizione, di verifica e di
autovalutazione da somministrare agli alunni in ingresso, in itinere e nella
fase finale dell'anno (prove dingresso su competenze disciplinari e su abilitΰ
trasversali; scheda di ricognizione diagnostico - formativa di ingresso e
scheda di verifica e autovalutazione di unattivitΰ svolta o di una situazione
formativa messa in atto).
Gli elementi essenziali
della vita scolastica saranno rintracciabili nel registro personale del
professore, nei registri di verbalizzazione collegiale, nel giornale di classe,
nel portfolio-dossier dellalunno contenente gli elaborati e le verifiche
relativi ai momenti piω significativi del suo percorso formativo, e nella
scheda personale.
Per la compilazione di questultima ci si avvarrΰ di schede, test
e griglie computerizzate.
Infine, si decide di
affidare ad ogni singolo alunno la gestione e la cura del suo portfolio inteso
come curriculum scolastico e formativo di cui dovrΰ rendere conto al termine
del triennio in sede desame di licenza per dimostrare il grado di responsabilitΰ
e le capacitΰ di autovalutazione del proprio percorso di crescita e maturazione
umana e culturale.
La valutazione del servizio
sarΰ effettuata dal personale della Scuola e dai genitori mediante assemblee ed
indagini scritte.
Vengono date in visione agli
alunni e ai genitori i seguenti documenti riguardanti lofferta formativa e
lorganizzazione della Scuola:
1)
P.O.F.
piano dellofferta formativa anno scolastico 2000/2001
2)
Carta
dei servizi del 15.07.1999
3)
Regolamento
di Istituto del 15.07.1999
4)
Statuto
delle studentesse e degli studenti del 15.07.1999 nonchι tutti gli avvisi e le
comunicazioni relativi alla vita scolastica.
Inoltre saranno svolti i
seguenti incontri Scuola - Famiglia:
Ottobre 2000 +
elezione dei rappresentanti dei Consigli di classe;
Dicembre 2000
Febbraio 2001
Maggio 2001
Giugno 2001 Festa della Scuola
In aggiunta i docenti
saranno disponibili unora a settimana per conferire con le famiglie.
Gli OO.CC. lavoreranno
inoltre come segue:
Consigli di classe:
Settembre 2000
Ottobre 2000
Dicembre 2000
Gennaio 2001 Valutazione quadrimestrale
Marzo 2001
Maggio 2001
Giugno 2001 Valutazione finale
Collegio docenti:
Settembre 2000
Settembre 2000
Ottobre 2000
Febbraio 2001 Nomina coordin. Funz. Obiettivo Valutaz P.O.F.
Maggio 2001 Adozioni libri di testo
Giugno 2001 Valutazione P.O.F.
Al fine di coordinare le suddette attivitΰ dellintero Istituto sono
stati nominati i coordinatori per le Funzioni obiettivo come previsto
dallart.37 C.C.N.I. 31.08.1999:
1)
Prof.ssa
Anna Maria Grimaldi. Coordinatrice F.O. Gestione
del P.O.F.
Lincarico
comporta lo svolgimento dei seguenti compiti: coordinamento della elaborazione
del POF, della progettazione curriculare, della realizzazione delle varie parti
del POF ed in particolare dellaccoglienza, dellorientamento, della valutazione
in entrata, in itinere e finale degli alunni, della certificabilitΰ degli
adempimenti.
2)
Prof.re
Comunale Goffredo Coordinatore F.O. Sostegno
al lavoro dei docenti
Lincarico
comporta lanalisi dei bisogni formativi e la gestione del piano di formazione
e aggiornamento; laccoglienza dei nuovi docenti; la produzione dei materiali
didattici; la valutazione interna ed esterna del sistema scuola
3)
Prof.re
Polverino Emilio Coordinatore F.O. Sostegno
al lavoro dei docenti
L'incarico comporta
l'elaborazione dell'orario scolastico; coordinamento e utilizzazione
delle nuove tecnologie
4)
Prof.ssa
Giugliano Emma Coordinatrice F.O. Interventi
e servizi per studenti
L'incarico comporta il coordinamento delle attivitΰ extracurriculari;
coordinamento e gestione della attivitΰ di compensazione, integrazione e
recupero; coordinamento dei rapporti con l'extrascuola.
6) Personale A.T.A.;
7) Risorse costituite, oltre che dall'utenza e dalle famiglie degli
alunni, da una vasta rete di soggetti
collaborativi,
istituzionali, pubblici e privati, quali:
a)
L'
amministrazione comunale di Salerno e le
strutture di servizio;
b)
A.S.L. n. 2;
c)
Distretto
scolastico;
d)
Scuole
elementari e Scuole superiori, soprattutto "Vicinanza" e
"Medaglie d'Oro", "Tasso", "Trani" e Convitto Nazionale,
Istituto "Santa Caterina", Scuola Media "Tasso" e "S. Tommaso" di Salerno.
e)
Enti
e associazioni con finalitΰ sociali, assistenziali, culturali, religiose, con
rilevanza educati
va e sociale.
f)
Associazione
genitori.
Plessi scolastici di via R. De Martino, via Diaz e via Guglielmini:
aule ordinarie e speciali, biblioteca, gabinetto scientifico, laboratorio
informatico, palestra, stadio e strutture delle scuole consorziate.
Laboratorio informatico, vari sussidi didattici tradizionali tra i
quali televisore, videoregistratore, audioregistratore, fotocopiatrici,
ciclostili, pianoforte, lavagne luminose, forno per attivitΰ di ceramica.
Molto si cercherΰ di fare per l'uso della biblioteca, arricchendola di
libri piω attuali, di maggior interesse per i preadolescenti, facendo loro
acquisire il gusto per la lettura,
realizzando l'apertura della biblioteca anche nelle ore pomeridiane.
PROGETTO DI UN CURRICOLO ORIENTATIVO
In sintonia con una moderna
concezione di orientamento inteso non piω come unappendice finale delle terze
classi, ma come un processo formativo in itinere volto alla conoscenza di sι,
delle proprie peculiaritΰ intellettive, delle proprie abilitΰ ed attitudini,
nonchι allo sviluppo della capacitΰ progettuale e decisionale nellimmediato e
nel futuro, sorge la necessitΰ di riadeguare lofferta formativa della scuola e
dintegrare il P.O.F. con lelaborazione di un progetto curricolare formativo
in chiave orientativa.
Un progetto ha valore
formativo ed orientativo quando cθ motivazione e coinvolgimento dellallievo,
cioθ quando chi lo realizza capisce perchι lo fa e a cosa θ finalizzato il suo
impegno, ossia quando lapprendimento acquista valenza duso, diventa spendibile
nella scuola e fuori e il sapere si traduce in un saper fare in cui lallievo
riconosce la propria identitΰ di persona capace di
.
In tal caso, si realizza un
autentico contratto formativo trasparente, rigoroso ed orientante, basato sulle
pari responsabilitΰ di allievi e insegnanti, capace di fare della scuola un
luogo privilegiato di formazione umana e civica.
In questa ottica i progetti
orientativi possono tradursi in un valido strumento per ridurre il tasso di
dispersione scolastica e di insuccessi, motivando lapprendimento e creando
occasioni di autovalutazione e di autostima, fondamentali per lapprendimento e
per la produttivitΰ.
Inoltre, sinnestano con
pieno diritto di cittadinanza nel piω ampio progetto di continuitΰ educativa e
didattica con la scuola elementare, da una parte, e la scuola media dallaltra,
per la formazione o, in alcuni casi, il recupero della personalitΰ dellallievo
colta nella continuitΰ delle sue peculiaritΰ esistenziali.
Pertanto, lindividuazione
di particolari situazioni formative permette agli allievi di trovare, sia pure
con le loro differenti intelligenze e abilitΰ, gli stimoli ad apprendere e le
condizioni dellapprendere, cioθ un metodo di lavoro utile nella realtΰ e nella
molteplicitΰ delle sue situazioni.
Non puς sfuggire, inoltre,
lassonanza connotativa oltre che etimologica dei verbi progettare e
promuovere, cioθ costruire la propria identitΰ e riconoscersi persona capace
di fare e poi anche di scegliere.
La formulazione di un
progetto formativo ha giΰ in sι, a livello etimologico, la definizione a priori
delle finalitΰ e delle competenze che si vuole raggiungere e del prodotto che
sintende selezionare in termini di prevedibilitΰ, verificabilitΰ e
spendibilitΰ dentro e fuori la scuola.
In conclusione, al fine di
superare la vecchia frattura tra materia e progetto, inteso come una mera
appendice al programma disciplinare, si ritiene necessario far confluire
lattivitΰ educativa e didattica della scuola in ununica macro-unitΰ costruita
a livello curricolare e articolata in contenuti e obiettivi diversificati per
le classi prime, seconde e terze, allo scopo di porre ladolescente nelle
condizioni di operare una scelta autonoma e responsabile basata sulla
conoscenza di sι e delle sue attitudini unitamente alla conoscenza critica del
territorio in cui vive.
Concretamente, le due
finalitΰ istituzionali della scuola media: 1) Formativa; 2) Orientativa su
cui θ costruito il P.O.F. si assommano nella formulazione di un curricolo
orientativo, cioθ di un insieme di situazioni di apprendimento, di opportunitΰ
educative strutturate ed organizzate in sequenze operative che costituiscono un
percorso formativo progettato in funzione di esiti attesi (sapere, saper
essere, saper fare) per soddisfare i bisogni degli allievi nella scuola e
fuori, in una societΰ quanto mai complessa e in continua e rapida evoluzione.
Da quanto affermato, scaturisce
la formulazione del seguente curricolo costruito sulle finalitΰ proprie della
scuola media e sullindividuazione e la programmazione di particolari
situazioni formative rispondenti agli scopi prefissati, attraverso il coinvolgimento
trasversale delle discipline considerate in funzione orientativa.
Questo progetto θ
fondamentale e preliminare nel sistema comunicativo-relazionale docente/alunno
in quanto entra a pieno titolo nel Progetto educativo e didattico della Scuola,
nella fase iniziale dellanalisi della
situazione di partenza, cioθ di conoscenza e presentazione degli allievi e nellattuazione del
contratto formativo, di cui costituisce la fase preliminare e, forse, piω
delicata sotto laspetto psicologico.
Infatti , il contratto
formativo, al di lΰ delle linee educative e programmatiche generali, θ composto
anche da tanti piccoli gesti e atteggiamenti che sanno trasmettere allalunno
un messaggio di accoglienza e di disponibilitΰ allascolto, condizioni indispensabili per un apprendimento il piω efficace
possibile.
Inoltre, θ polivalente
perchι risponde allesigenza di continuitΰ educativa e didattica con la scuola elementare, preparando alle forme rappresentative della Scuola
media superiore, e si inserisce con pieno diritto di cittadinanza nel progetto
orientamento e in quello sulla dispersione
scolastica come momento iniziale e motivazionale coinvolgente lalunno
nel contratto formativo.
Laccoglienza nella grande
casa della scuola deve tradursi in un abito mentale e comportamentale che
diventerΰ competenza fondamentale per i futuri cittadini sempre piω alle prese
con una societΰ aperta, multietnica e pluriculturale.
Tale progetto si propone, nell'ambito della Scuola
Media, un percorso di formazione in
modo che gli alunni possano sviluppare e potenziare la capacitΰ di sapere
scegliere (sia a livello cognitivo sia comportamentale) come, cosa e dove
agire.
L'orientarsi θ un elemento fondamentale del
comportamento dell'uomo; si orienta un bambino, un giovane, un adulto, un anziano
giorno per giorno, nei momenti difficili dell'esistenza e in quelli quotidiani.
L'attivitΰ di orientamento consiste, per esempio, nell'affrontare un viaggio,
nel fare una spesa o una scelta politica, quando si scelgono gli amici, in
conclusione, in ogni momento della nostra vita sia in condizioni felici e sia
in quelle drammatiche.
Ci si pone questo problema, soprattutto perchι i
ragazzi della fascia d'etΰ 11-14 si trovano in un momento particolare del loro
sviluppo fisico - psicologico ed hanno, quindi, bisogno di definire la loro
identitΰ personale che si costruisce attraverso incontri e scambi di persone,
esperienze e contenuti culturali, pertanto il ragazzo deve comprendere e
distinguere se stesso in modo autonomo e personale.
Gli insegnanti, diversi per discipline e per
personalitΰ, la scuola come luogo di vita e le comunitΰ di lavoro rappresentano
tutti dei punti di riferimento per lo studente.
L'azione educativa della scuola non deve mirare solo
ad un arricchimento culturale, ad una sistematicitΰ del sapere, deve spingere
il ragazzo a progettare attivitΰ e prodotti che siano visibili e possibilmente
comunicabili all'esterno.
In questo modo, il sapere e il sapere fare diventano
strumenti per un prodotto culturale e sociale che e intrinsecamente motivante
per i giovani di questa etΰ e che acquista una visibilita per i genitori e per
la comunitΰ circostante.
Sono due i principali aspetti che servono per
l'orientamento e di questi la scuola intende
avvalersi:
- la coscienza e coscienza di
ciς che si θ (orientamento formativo);
- la coscienza e conoscenza
dell'ambiente circostante nel quale ci si inserisce (ruolo attribuito
all'alunno).
Per poter attuare il primo aspetto θ necessario:
a)
individuazione
nel ragazzo delle attitudini e degli interessi per specifiche esperienze
disciplinari;
b)
riconoscimento
delle competenze di base acquisite ed ulteriori approfondimenti;
c)
sviluppo
delle abilitΰ e capacitΰ funzionali nel sapere scegliere sia in situazioni del
quotidiano e man mano in problematiche piω complesse.
Per l'attuazione del secondo aspetto ci si servirΰ:
a)
conoscenze
ed esperienze adeguate per una lettura analitica e di interpretazione del
contesto locale, socio-economico e culturale;
b)
miglioramento
dei curricoli disciplinari volti soprattutto nel campo del lavoro, impresa,
professione;
c)
creazione
di legami tra aspirazioni individuali e bisogni della societΰ.
Questi due aspetti offrono delle direttive
specifiche per la scelta della metodologia didattica da adottare per
raggiungere, nelle diverse classi, l'obiettivo di aiutare gli studenti a
potenziare la loro capacita di orientarsi.
Il percorso di ricerca attraverso cui lo studente
induttivamente puς raggiungere, acquisire e sviluppare queste
conoscenze sono:
-
raccolta
dei dati sulla situazione di partenza (quanto ogni studente conosce di sι,
delle proprie capacitΰ, preferenze e quanto ognuno conosce della realtΰ scolastica,
lavorativa e sociale del territorio nel quale vive);
-
scelta
di vie e strumenti da utilizzare per raggiungere l'obiettivo;
-
controllo
dell'efficacia delle scelte operative realizzate.
In questo percorso il ruolo degli insegnanti sarΰ
quello di guidare ed assistere gli studenti nel percorso di ricerca, offrendo
loro:
a)
strumenti
per raccogliere informazioni sulla situazione attuale(conversazioni,
questionari, testi argomentativi, trasformazioni, ecc.);
b)
spunti
per elaborare proposte atte a migliorare la situazione (schede, interviste,
griglie, sondaggi);
c)
strumenti
per verificare la validitΰ delle proposte (visite in alcuni ambienti di lavoro,
dibattiti, incontri con esperti.
Presa di coscienza delle
possibilitΰ di scelta
In classe, esaminare,
confrontare e tabulare i dati relativi
Discussione ed
approfondimento della scelta comune
Sviluppo delle capacitΰ di
analisi di ricerca e di sintesi
Ampliamento ed
approfondimento delle conoscenze sul mondo del lavoro
Lettura ed interpretazione
dei risultati in classe per meglio orientare i ragazzi
Da parte degli alunni:
interviste, sondaggi all'esterno della scuola e contatti con gli enti idonei
(Regione, Camera del commercio, Provincia) per la raccolta di materiale
inerente alle risorse del territorio e del mercato del lavoro.
In classe analizzare,
semplificare, trascrivere (compilazione di relazione, grafici, tabelle
percentuali).
Da parte degli alunni:
incontro con il reale presa di contatto con i centri da visitare per poter verificare
concretamente le acquisizioni teoriche da parte della classe:
ordinare, mettere in
sequenza (stesura relazione di ogni classe 3a).
Produzione collettiva, dimostrazione delle capacitΰ
organizzative della scolaresca e acquisizione di una scelta consapevole.
Obbligo scolastico - Obbligo
formativo
Sono alunni che mostrano di non aver sviluppato un positivo concetto di sι; incontrano difficoltΰ a relazionarsi ed evidenziano un metodo di studio inadeguato. Sono in possesso di mezzi espressivi confusi e poco corretti e pur comprendendo semplici percorsi logici, presentano difficoltΰ nella osservazione e nella riflessione.
Constatata tale situazione, in ottemperanza a quanto prevede il
regolamento dellobbligo scolastico (D.M. 323/9 Agosto 1999) e ascoltati i
suddetti alunni e i rispettivi genitori, la Scuola Media Statale De Filippis
Pastorino rappresentata dal Dirigente Scolastico Di Filippo Michele ha
elaborato per tali alunni un percorso formativo integrato in
collaborazione con il centro di Formazione Professionale Regionale A.
Gallotta di Salerno, al fine di consentire
il conseguimento della licenza di scuola media ed una prima formazione professionale.
Pertanto al corso di Formazione Professionale Regionale A. Gallotta
sono affidati i suddetti alunni perchι seguano presso la struttura, per tre
giornate settimanali, dal lunedμ al mercoledμ , per h. 5 giornaliere, un corso
specifico come Elettricista I.A.C. per 300 ore complessive.
La Scuola accoglie i
sunnominati studenti nei restanti tre giorni della settimana (giovedμ, venerdμ
e sabato), fino alla fine dellanno scolastico, dalle h. 8,20 alle h. 13,20.
Durante la permanenza a Scuola, nei locali di Via Guglielmini, svolgeranno un programma modulare finalizzato al conseguimento di saperi e competenze, indispensabili per il conseguimento della licenza media sotto la guida dei docenti, appositamente individuati, secondo il programma sottoindicato:
8,15 9,15 |
SCIENZE MATEMATICHE Prof. Massaro |
ED. FISICA Prof. Bisogno (3 C) |
ITALIANO Prof.ssa Pesiri |
9,15 10,15 |
GEOGRAFIA Prof.ssa Viscido |
LINGUA INGLESE Prof.ssa Trotta |
GEOGRAFIA Prof.ssa Carbone |
10,15 11,15 |
ITALIANO Prof.ssa Leone |
STORIA Prof.ssa Annunziato |
ED. MUSICALE Prof.ssa Albano (3 A) |
11,15 12,15 |
ITALIANO |
ED. CIVICA Prof.ssa Plaitano |
SCIENZE MATEMATICHE Prof. Massaro |
12,15 13,15 |
ED. TECNICA Prof. Marra |
ED. ARTISTICA Prof.ssa De Falco |
ED. TECNICA Prof. Marra |
Consolidamento della competenza ortografica e lessicale.
Sviluppo delle capacitΰ di sintesi.
Esposizione secondo un ordine logico anche se semplice.
Individuazione degli aspetti essenziali di un fatto storico e capacitΰ
di collegamento tra gli stessi .
Conoscenza dei fondamenti della Costituzione e del vivere civile
Diritti e doveri.
Sapersi orientare geograficamente.
Riconoscere le espressioni e i modi di dire in lingua inglese.
Recupero delle tecniche di calcolo.
I professori verificheranno gli apprendimenti degli studenti in itinere
ed al termine di ciascun modulo, anche attraverso prove libere, semistrutturate
e strutturate, le piω significative
delle quali saranno raccolte nei portfolio personali.
Ai docenti sarΰ consegnato un piccolo registro su cui annoteranno lo
svolgimento del programma e le verifiche con relative annotazioni.
Mensilmente relazioneranno ai consigli di classe degli alunni
interessati per la valutazione.
Al termine dellanno scolastico certificherΰ i saperi e le competenze
degli studenti.
Misura 2 - azione 2.2
Costituzione e potenziamento di
reti telematiche e di comunicazione
Motivazione delle proposte e analisi dei bisogni
Allo
scopo di innovare la didattica e
rendere la formazione degli insegnanti e degli allievi piω completa, θ
necessario introdurre nuove forme di comunicazione audiovisiva a distanza,
sfruttare la navigazione in rete e consentire l'utilizzo di risorse multimediali,
strumenti che consentono la collaborazione tra docenti nell'organizzazione di specifici eventi formativi e permettono
l'avvalersi anche del contributo che esperti possono offrire a distanza.
Descrizione sintetica degli
obiettivi generali
-
Favorire
lo sviluppo della societΰ della conoscenza e dellinformazione
-
Ampliare
i rapporti comunicativi tra i docenti e tra gli alunni di alcuni Istituti
scolastici della pro-
vincia
attraverso il cablaggio delle classi e la connessione delle reti distituto
-
Migliorare
e riorganizzare i supporti
infrastrutturali e tecnologici per il sostegno alla qualitΰ
dellistruzione
-
Condividere
esperienze e risorse umane e materiali
Obiettivi di
apprendimento collegati al progetto
-
consentire
l'accesso di tutte le classi ai moderni sistemi di comunicazione
-
educare
ad un uso attivo e creativo della rete Internet
-
incentivare
la sperimentazione di nuovi sistemi e tecnologie dell'apprendimento
-
costruire
laboratori di produzione di materiali multimediali
-
sviluppare
l'uso del software didattico come strumento in grado di favorire le attivitΰ
formative
-
formare,
ogni anno e in ogni Istituto, un team di allievi che acquisisca le competenze
di gestore di rete.
-
creare
e gestire il sito web dell'Istituto.
-
creazione
di "supporti" a distanza alla formazione; in particolare, creazione
di "forum web" o "aula virtuale" pomeridiana, cui gli
allievi potrebbero accedere o da casa, se forniti di P.C., o da scuola, per
trasferirsi modalitΰ di apprendimento, competenze, esperienze culturali ed
ottenere, eventualmente, anche l'aiuto di un docente
-
sperimentare
forme di didattica assistita da sussidi multimediali presenti in una mediateca
accessibile tramite rete locale sia a livello di classe che a livello di utente
docente o alunno
-
connettere
gli Istituti tramite un sistema di audio-video comunicazione per conferenze,
sessioni di lavoro comune, dibattiti, approfondimenti su tematiche che potranno
essere relative a qualunque disciplina
Misura 3 - azione 3.1
Prevenzione e riduzione della dispersione
Motivazione dellintervento
Lutenza
di questa scuola θ molto eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per
istruzione e cultura, per costumi e valori, per appartenenza territoriale. Gli
alunni affluiscono dal centro della cittΰ, dai rioni Carmine, Irno, Calcedonia,
e da altri quartieri piω periferici, pochi altri provengono dai paesi
extracomunitari.
I
genitori degli alunni sono professionisti, funzionari, impiegati, commercianti,
operai, sottoccupati, disoccupati; questi ultimi vivono ai margini della
societΰ e non raramente al limite del lecito.
Nel
territorio della scuola fioriscono attivitΰ economiche soprattutto di carattere
commerciale aventi buon reddito; ma non mancano accanto a quelle, molte con
modesto reddito. I luoghi di ritrovo per i giovani sono di varia valenza
formativa, spaziano dagli attivi centri parrocchiali, che comprendono
loratorio salesiano, ad ampie sacche prive di iniziative e di luoghi in grado
di accogliere i ragazzi nel tempo libero.
Alcuni
di questi ciondolano agli angoli delle strade oppure rincorrono un pallone in
improvvisati campi di gioco e non raramente qualcuno si trova coinvolto in
attivitΰ di microcriminalitΰ.
Questo
triste fenomeno fa sμ che qualche alunno richiede lintervento delle Forze
dellordine e del Tribunale dei minori.
In
tale contesto, il tasso di successo scolastico θ insoddisfacente per levasione
dellobbligo formativo da parte di alcuni; per la scarsa frequenza da parte di
altri, per la poca motivazione allo studio e per le carenze della formazione
pregressa, da parte di altri ancora.
La
situazione qui delineata non appare in tutta la sua gravitΰ quando ci si ferma a considerare i dati statistici
riguardanti gli alunni promossi alle classi successive ed i bocciati.
Considerazioni
di ordine socio-psicologiche e latteggiamento proattivo dei docenti nella
valutazione del profilo dei discenti, fanno sμ che molte volte prestazioni non
sufficienti vengano presentate come sufficienti e quindi tali da promuovere
lalunno alla classe superiore.
Finalitΰ generali
-
Ridurre labbandono
scolastico e della formazione;
-
Favorire lintegrazione
del curricolo con unitΰ e moduli formativo-operativi sulla realtΰ;
-
Realizzare condizioni
didattiche che consentano a tutti gli allievi di avvicinarsi ai differenti
ambiti disciplinari attraverso una positiva discriminazione dei loro interessi
e delle attitudini, al fine di personalizzare la proposta formativa;
-
Garantire lequitΰ
sociale nellaccesso alle opportunitΰ educative e professionali;
-
Promuovere la
conoscenza di alcuni ambienti di lavoro;
-
Promuovere linteresse
per la realtΰ storico-artistica della cittΰ;
-
Potenziare la capacitΰ
di osservazione e di orientamento, anche spazio-temporale;
-
Sviluppare e
potenziare lautonomia personale e sociale;
-
Sviluppare motivazioni
allapprendimento per consentire maggiori gratificazioni a scuola.
Modulo di accompagnamento
-
Aiutare i genitori a
collaborare con le istituzioni, in particolare con la scuola, per vincere la
dispersione scolastica e migliorare leducazione dei figli.
-
Promuovere la
formazione di animatori e operatori di comunitΰ, perchι gestiscano gli spazi
istituzionali degli organi collegiali e quelli sociali della scuola e del
quartiere.
La continua e rapida
evoluzione tecnologica che impone ritmi di vita sempre piω accelerati e gli
incalzanti mutamenti politici e sociali che si sono determinati negli ultimi
anni hanno notevolmente condizionato e modificato comportamenti ed atteggiamenti.
Per stare al
passo coi tempi e per non rischiare di essere isolati o travolti dal frenetico
e repentino incalzare delle innovazioni, θ necessario far crescere il proprio
patrimonio culturale con il contributo e linnesto di altri valori.
Alluomo
moderno si pone piω che mai la necessitΰ di prendere coscienza dellopportunitΰ
di conoscere altre civiltΰ, altre culture per essere protagonista della propria
vita e della propria epoca.
Ogni evoluzione
incrementa scambi personali e culturali e, per potersi muovere piω agevolmente
in un mondo in cui i contatti umani, politici, e sociali diventano sempre piω
stretti, θ importante conoscere altre realtΰ, altre culture al di fuori di
quella materna.
Certamente
levoluzione tecnologica ha determinato
in massima parte lesigenza di ampliare i propri orizzonti cognitivi. Con la
diffusione sempre piω rapida dei mass-media, luomo, oggi, θ diventato
cittadino del mondo ed θ sempre piω soggetto a scambi umani che lo portano a
contatto con realtΰ diverse anche oltre il proprio ambito territoriale
nazionale.
Ma la
conoscenza di altre culture implica la conoscenza della lingua, essa infatti θ
indiscindibilmente connessa alla cultura del popolo che la usa, anzi ne θ
lelemento rivelatore.
In
considerazione delle relazioni che si sono presentate con lapertura delle
frontiere nellambito della Comunitΰ Europea, di cui lItalia θ membro
effettivo, la conoscenza delle lingue straniere assume un ruolo di grande
importanza nella formazione culturale generale del futuro cittadino europeo.
Lo studio delle
stesse permetterΰ di accostarsi a culture e civiltΰ dellEuropa e del mondo
affinchι si possa sviluppare appieno la socialitΰ intesa come rispetto ed
accettazione degli altri, strutturazione di un rapporto fatto di tolleranza,
comprensione delle diversitΰ, consapevolezza dellesistenza e ricerca di valori
comuni a tutti gli uomini.
Infatti, negli
stati tendenzialmente pluralizzati e pluriculturali la conoscenza di una o piω
lingue straniere diventa ancora di piω strumento oltre che di qualificazione
professionale anche di conoscenza, di integrazione e pace.
Oltre ad una
necessitΰ di carattere strettamente sociale, si pone impellente lesigenza di
aver dimistichezza con le lingue di altri popoli per adeguarsi agli standards
europei per il prevedibile ulteriore sviluppo quantitativo e qualitativo del
settore lavorativo.
E opportuno a
questo proposito sottolineare lattuale tendenza di richiedere la conoscenza di
una o piω lingue straniere, a titolo preferenziale, anche nei bandi di concorso
a diversi livelli di impegno o di lavoro.
La prima
conseguenza che ne deriva θ un aumento della domanda di formazione nei
confronti della Scuola e quindi la necessitΰ di una maggiore apertura verso lo
studio delle lingue straniere.
In questo
continuo e repentino evolversi dei modi di vita la scuola non puς non tenere
nel debito conto queste sopravvenute esigenze, in quanto essa θ per tradizione
la fucina delluomo del domani.
Lo studio di
piω lingue, come giΰ precisato, amplia la possibilitΰ di comunicare ed θ quindi
un requisito vantaggioso ai fini professionali oltre che uno scopo legato al
semplice fatto turistico.
Lappuntamento
del 1992 ha portato alla libera circolazione degli Europei e ciς comporterΰ il
riconoscimento dei titoli di studio, delle qualifiche e dei titoli
professionali. Gli studenti italiani potranno accedere a Scuole e Universitΰ
estere con maggiore facilitΰ e liberi professionisti, operai, impiegati,
potranno liberamente lavorare fuori del nostro Paese.
In questa
prospettiva la conoscenza delle lingue straniere costituisce uno strumento
indispensabile per poter usufruire pienamente della conquista della nuova
libertΰ.
Questa
considerazione ha spinto lo stesso Consiglio dEuropa a raccomandare ai paesi
membri di promuovere nelle Scuole linsegnamento di piω lingue straniere.
Nel processo di
apprendimento il sistema della lingua materna e quello delle lingue straniere
sono in continua integrazione, quindi occorre tener presente lo stadio di
apprendimento delluna per poter fare correttamente acquisire laltra. Lo
studio contemporaneo di piω codici linguistici sviluppa una maggiore
flessibilitΰ mentale, migliora le capacitΰ logiche e cognitive e contribuisce
allarricchimento e al potenziamento del fattore espressivo.
Conoscere una
lingua θ sinonimo di cultura, conoscere piω lingue significa conquistare mete
sempre piω alte, ampliare i propri orizzonti culturali, sociali e umani
superando pregiudizi e schematismi tradizionali.
Questa tesi
plurilinguistica θ stata sperimentata nellanno scolastico 1998-99 e si puς
affermare che gli alunni hanno partecipato assiduamente e con interesse,
pervenendo ad una maggiore sicurezza nelluso dello strumento linguistico.
Non si sono
rilevate difficoltΰ nellapprendimento contemporaneo di piω lingue straniere ma
anzi si θ creata una piω forte motivazione che ha portato al raggiungimento di
risultati complessivi piω che soddisfacenti.
Il successo
ottenuto ci spinge non solo a chiedere la riconferma dei corsi giΰ sperimentati
nello scorso anno (inglese, francese, spagnolo, tedesco), ma anche a chiedere
listituzione di ulteriori due corsi (inglese e francese) fruibili dagli alunni
di due classi prime di nuova formazione, piω listituzione di corsi di
potenziamento della lingua straniera curricolare (inglese, francese).
Tali corsi saranno formati da gruppi di
quindici alunni, massimo venti, provenienti da classi diverse con la stessa
situazione di partenza per i corsi giΰ costituiti, mentre per quelli di nuova
formazione si prevede la partecipazione della 1^H per il corso di inglese e
della 1^A per il corso di francese. Per quanto riguarda i corsi di potenziamento
si prevede la partecipazione da parte degli alunni piω motivati dellintera
scuola.
Si
perseguiranno i seguenti obiettivi didattici:
I anno:
A1
Comprende e usa espressioni di uso quotidiano
e frasi indispensabili per soddisfare bisogni di tipo concreto.
Sa presentare se stesso /a e gli altri ed
θ in grado di fare domande e rispondere su informazioni personali (dove abita,
le persone che conosce e le cose che possiede
).
Interagisce in modo semplice purchι
laltra persona parli lentamente e chiaramente e sia disposta a
collaborare.
II
anno:
A2
Comprende
frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza
(es. informazioni personali e familiari di base, fare la spesa, la geografia
locale, loccupazione).
Comunica in attivitΰ semplici e di
routine che richiedono un semplice scambio di interazioni su argomenti
familiari e comuni.
Sa descrivere in termini semplici aspetti
del suo background, dellambiente
circostante e sa esprimere bisogni immediati.
III
anno:
B1
Comprende
i punti chiave di argomenti familiari che riguardano la scuola, il tempo libero
ecc.
Sa muoversi con disinvoltura in
situazioni che possono verificarsi mentre viaggia nel paese in cui si parla la
lingua.
E in grado di produrre un testo semplice
relativo ad argomenti che siano familiari o di interesse personale.
E in grado di descrivere esperienze ed
avvenimenti, sogni, speranze e ambizioni e spiegare brevemente le ragioni delle
sue opinioni e dei suoi progetti.
Per quanto riguarda i corsi di potenziamento i gruppi di apprendimento possono essere
organizzati in funzione dello sviluppo di
competenze parziali relative ad una stessa abilitΰ o ad abilitΰ diverse:
a)
potenziamento
di una stessa abilitΰ: relativamente al saper parlare, le competenze
parziali da sviluppare potranno essere
riferite al livello introduttivo per un gruppo di apprendimento e al livello
intermedio per un altro gruppo (descrittori di competenze dei livelli A1 e A2);
b)
potenziamento
di abilitΰ diverse: ad esempio per un gruppo di apprendimento puς evidenziarsi lopportunitΰ di assumere
dei descrittori di competenze parziali riconducibili a saper capire
ascoltando (livelli A1e/o A2), per un altro gruppo di apprendimento
lutilizzo di descrittori relativi a saper leggere (livelli A1 e/o A2).
Per i corsi giΰ sperimentati
e per quelli di nuova formazione nelle classi prime si prevede lutilizzo di
esperti esterni al sistema e prioritariamente esperti di madrelingua in
possesso di una laurea e/o di una specializzazione per linsegnamento della
lingua come lingua straniera conseguita allestero in Universitΰ o Istituti autorizzati.
Per quanto riguarda i corsi di potenziamento si puς ricorrere
allutilizzo di un esperto di madrelingua o ad un insegnante interno per ore
aggiuntive.
Si richiede quindi:
1) La riconferma dei corsi
di inglese, francese, tedesco e spagnolo giΰ attivati;
2) Listituzione di due
corsi (inglese e francese);
3) Istituzione di quattro
corsi di potenziamento (due inglese + due francese).
Accluso Allegato B.
Durata
-
h.
20 (per ogni classe)
Percorso
formativo
Classe I^ -
Educazione al vivere insieme
La Famiglia:
-
La
famiglia come valore - Il ruolo della famiglia - Famiglia patriarcale e
famiglia nucleare - Il matrimonio - Diritti e doveri fra coniugi - Genitori di
fronte alla legge - Adozioni - Diritti
e doveri dei figli.
La Scuola:
-
La
scuola come istituzione - Organizzazione della Scuola - Scuola pubblica e
Scuola privata - Autonomia della Scuola - Conoscenze del Regolamento d'Istituto
- Diritti e doveri dello studente.
-
Formazione
del Consiglio di Classe e del Consiglio di Interclasse con elezioni.
-
Formulazione
dello Statuto degli Studenti.
Classi II^ - Le Istituzioni
territoriali:
Il
Decentramento
-
Enti
locali: Comune - Provincia - Regione (Le principali istituzioni della Regione e
del territorio).
-
La
Scuola e le altre istituzioni del territorio - Analisi delle problematiche
rispetto al territorio - Mondo dei giovani - Servizi.
Classi III^ - Le Istituzioni
Statali
Lo Stato e il suo
ordinamento
-
Gli
Organi Comunitari
-
La
Costituzione Italiana - Il Governo - Il Parlamento - La Magistratura - Carta
dei diritti dell'uomo - Cooperazione fra gli stati dell'Unione Europea - Organi
Comunitari - Nazioni Unite.
Metodologia
-
Confronti
- dibattiti - riflessioni - cartelloni;
-
Lavori
di gruppo - interviste;
-
Elezioni;
-
Formulazione
di regolamenti;
-
Visite
ad enti locali ed istituzionali Comunali e Statali.
Nellera della globalizzazione delleconomia, della finanza, del lavoro,
della comunicazione, della scienza e della tecnica viviamo come immersi in un
universo comunicativo, navighiamo in un infinito mare di informazione e di
conoscenze, in cui i diversi saperi e
linguaggi si mescolano, si confondono e si trasformano in potenti stimoli alla
fantasia e alla creativitΰ, ma, spesso, in pericolose sollecitazioni sensoriali
e virtuali.
Uno dei bisogni formativi piω urgenti dellalunno di
oggi e delluomo e cittadino di domani θ la conoscenza e la padronanza dei
mezzi di comunicazione, dei loro scopi e delle loro funzioni, nonchι delle loro
manipolazioni spesso occulte e, pertanto, ancora piω subdole.
Per evitare che i mass-media e le moderne tecnologie multimediali si trasformino, da simbolo di libertΰ di comunicazione e di integrazione sociale, in strumento di condizionamento ed asservimento psicologico, θ necessario promuovere in ciascuno di noi una coscienza critica, cosμ che non si lasci influenzare dalla grande quantitΰ dinformazioni ricevute, ma sappia selezionare quelle ritenute piω utili ed importanti.
Di qui la necessitΰ di un progetto formativo sulla comunicazione, che gradualmente e consapevolmente inserisca in forma ludica gli alunni nelluniverso comunicativo, giocando a fare i giornalisti, i redattori, i fotoreporter, insomma i responsabili della complessa e sofisticata macchina dellinformazione.
Il progetto, in tal modo, intende dare risposta ai bisogni formativi esplicitati direttamente e non dai ragazzi stessi:
- Necessitΰ di lettura consapevole e critica del territorio;
- Necessitΰ di comunicazione attraverso i diversi linguaggi;
-
Necessitΰ
di aggregazione tipica di questa etΰ;
-
Coinvolgimento
in un progetto con valenza trasversale;
-
Responsabilizzazione
circa la produzione di uno strumento comunicativo comune;
- Utilizzo di competenze scolastiche in modo operativo, significativo e realisticamente verificabile;
- Collegamento di interesse e di attivitΰ tra scuola, amministrazione, famiglie, territorio.
sociali e
periodiche e ricorrenti.
informazione Progettare-gestire
una
rivista di informazione e di cultura
Magazine con uscita trimestrale o quadrimestrale
sulla realtΰ scolastica e cittadina.
La rivista sarΰ strutturata in 5 o 6 facciate e conterrΰ articoli di vario genere, foto e disegni, interviste, lettere, messaggi pubblicitari, cruciverba e giochi.
Sarΰ di facile e piacevole lettura, accattivante nel linguaggio giornalistico, nei contenuti e nella veste grafica.
Rappresenterΰ la voce dellutenza della scuola e del territorio.
- Formazione delluomo e del cittadino capace di leggere e di produrre
messaggi
verbali, non verbali e multimediali in modo
consapevole e critico.
-
Avvio
a forme concrete di partecipazione attiva alla vita associata.
Il progetto θ formativo ed
orientativo in quanto contribuisce
alla formazione del
cittadino
- Favorisce la lettura della realtΰ e lo sviluppo della capacitΰ comunicativa.
-
Consente
di individuare e di risolvere problemi
pratici.
-
Permette
di realizzare uno strumento dinformazione comune.
-
Consente rapporti con il territorio.
-
Consente
di sentirsi cittadino con diritti e doveri.
-
Fa
utilizzare tecnologie informatiche
(videoscrittura, grafica).
-
Promuove
appartenenza ad una comunitΰ (scolastica, del quartiere, della cittΰ).
-
Consente
di sentirsi protagonista di unattivitΰ e di dar voce a bisogni comuni.
-
Fa
riflettere su di sι, sui propri bisogni e su quelli altrui.
-
Permette
di allargare i propri orizzonti conoscitivi ed esperienziali.
-
Abitua
a lavorare in team.
-
Richiede
il rispetto di standard di progetto.
-
Fa
rispettare la contrattualitΰ definita da una commessa.
-
Abitua
ad usare le tecniche del linguaggio giornalistico.
-
Attiva
la ricercazione.
-
Fa
progettare graficamente.
-
Consente
lutilizzo di strumenti multimediali.
Molti i prodotti intermedi
elaborati durante lo svolgimento del progetto formativo:
-
Definizione scritta del
prodotto:
caratteristiche, relativi standard, reciproci ambiti, tempi di attuazione,
costi.
-
Creazione di titoli,
occhielli, sottotitoli, articoli di diverso genere, interviste, lettere,
fotografie, disegni, pubblicitΰ, cruciverba, giochi.
- Definizione grafica del prodotto: menabς, dimensioni, illustrazioni, impaginazione.
- Redazione collettiva: analisi, correzione e selezione del materiale prodotto; scelta di quello significativo; montaggio; bozzetto delle diverse pagine.
- Utilizzo del computer: tecniche di videoscrittura, montaggio e impaginazione, riproduzione di immagini, duplicazione.
- Ricerca di sponsor e modalitΰ di diffusione: piano di diffusione; tecniche di promozione pubblicitaria; ricerca di sponsor; lettera di presentazione del prodotto al Dirigente scolastico, a Scuole elementari, Istituti superiori ed Enti presenti sul territorio; presentazione del prodotto alla Festa di fine anno scolastico.
- Tecniche di linguaggio giornalistico.
- Redazione di vari tipi di articoli e di lettere con finalitΰ diverse.
-
Definizione
grafica del prodotto con gli strumenti tradizionali.
- Esecuzione di fotografie.
-
Utilizzo
del computer e delle tecniche multimediali (programma di videoscrittura, uso di
scanner e di stampante).
Educazione artistica:
Creazione di disegni
- Selezione di icone.
- Definizione grafica del bozzetto del prodotto finale.
- Il progetto prevede naturalmente il coinvolgimento trasversale di tutte le altre discipline.
- Gli apprendimenti curricolari attivati, attraverso la scelta delle tematiche di volta in volta emergenti, concorrono allarricchimento dellofferta formativa della scuola, allinnalzamento dello standard di qualitΰ e alla promozione di conoscenze, abilitΰ e competenze spendibili dentro e fuori la scuola.
Risorse
interne ed esterne
La struttura scolastica stessa rappresenta la principale risorsa interna fondamentale per la buona riuscita del progetto.
In orario curricolare i docenti di Italiano delle seconde e terze classi organizzeranno liberamente dei laboratori giornalistici che vedranno impegnati gli alunni individualmente e in gruppo.
Lo stesso dicasi per gli altri docenti coinvolti. E evidente che, in un secondo momento, dopo la preparazione in classe di tutto il materiale, lutilizzo dellaula di informatica per la videoscrittura e la duplicazione rappresenterΰ unindubbia facilitazione del lavoro.
Referenti del progetto sono rispettivamente le prof.sse:
Grimaldi Anna Maria per il plesso di Via R. De
Martino;
Giugliano Emma per il plesso di Via Diaz;
Viscido
Maria Teresa per il plesso di Via Gugliemini.
Consulente tecnico del progetto θ il prof. Siani Felice che curerΰ il
settore multimediale.
Le risorse esterne saranno ricercate nel territorio, negli Enti, nelle scuole viciniori attraverso opportune attivitΰ di interviste, di creazione di reti multimediali, di pubblicizzazione e di ricerca di sponsor.
Il progetto copre lintero arco dellanno scolastico e richiede due momenti forti tri o quadrimestrali di lavoro in orario curricolare ed eventualmente extracurricolare. Si puς quantificare il tempo di realizzazione del prodotto in non meno di venti ore di attivitΰ del docente di italiano e dieci ore di attivitΰ dei docenti di educazione tecnica e di educazione artistica.
E chiaro che tutto puς essere ottimizzato dal punto di vista della produzione se si riesce a far lavorare in compresenza gli insegnanti su un percorso formativo che tenga conto non solo del lavoro linguistico e grafico, ma anche di quello multimediale, utilizzando, ove possibile, gli altri computer della scuola e le competenze informatiche degli alunni spendibili anche fuori dallambiente scolastico.
Situazione
La societΰ contemporanea post
industriale si presenta come complessa e portatrice di istanze che la scuola si
fa carico di interpretare e soddisfare. Lordinarietΰ della didattica e la
carenza delle risorse disponibili non consentono perς di coglierne a pieno la
portata e di allestire adeguate risposte formative.
Tuttavia θ indispensabile provare
ogni soluzione possibile utilizzando le potenzialitΰ che la situazione mette a
nostra disposizione.
Le esigenze primarie questa societΰ
complessa riversa nella nostra scuola sono le motivazioni allimpegno scolastico
attraverso iniziative che favoriscano la nascita e la crescita di interesse a
creare con la proprie mani.
Occorre quindi organizzare una
didattica che valorizzi loperativitΰ e la manualitΰ.
Sembra utile allestire occasioni
che rendano possibile la ricerca del bello e la possibilitΰ di comunicare non
solo con la parola, ma anche con linguaggi artistici, e con gesti.
Anche queste appaiono essere
esigenze fortemente avvertite dallutenza di questa scuola.
Inoltre, un armonico sviluppo
corporeo e la presa di coscienza del proprio divenire fisico nelletΰ della
preadolescenza, che caratterizza gli allievi di questa scuola, rappresentano
ulteriori tasselli dei bisogni impliciti ed espliciti che siamo chiamati a
soddisfare.
Finalitΰ
Sembra necessario e possibile perseguire alcune finalitΰ, che, pur
essendo proprie della scuola non sono mai pienamente raggiunte, come le
seguenti:
·
Conoscere sι e le proprie potenzialitΰ per la ricerca del proprio benessere
psico-fisico;
·
Alimentare lautostima attraverso la gratificazione che deriva dal fare;
·
Sviluppare armonicamente il proprio corpo acquisendo coscienza dello stesso ed
educandosi a viverlo nella pienezza
della salute;
·
Stabilire buone relazioni sociali attraverso lavori e giochi di gruppo;
·
Comunicare attraverso il gesto e la voce;
·
Sviluppare il senso estetico;
·
Prevenire la frustrazione e la dispersione scolastica
Attivitΰ
Le attivitΰ che si propongono vengono descritte
come segue:
1)
Dinamica, ritmo e
gestualitΰ espressiva
2)
Laboratorio teatrale
3)
Io e lacqua
Dinamica,
Ritmo e Gestualitΰ espressiva
Il presente progetto ha lo scopo di sensibilizzare i ragazzi alla conoscenza e al rispetto degli elementi di base necessari per un corretto comportamento motorio adeguato ad una fisicitΰ gestuale idonea a favorire un equilibrio tra le risorse e le capacitΰ mnemonico-visive ed espressive.
Al centro di tutto il lavoro previsto verrΰ posta la composizione dinamica basata sulla gestualitΰ spontanea ma regolata dal rispetto di tecniche apposite.
I soggetti relativi a figure, oggetti, paesaggi giungeranno a giusta concretizzazione attraverso il controllo dei gesti previsti.
Lidea del progetto nasce anche dalla consapevolezza del grande valore che tali discipline hanno ormai acquisito in una societΰ sempre piω condizionata dal progresso tecnologico.
Composizione: elementi, ritmo, strutture dinamiche.
-
Apprendere
e sperimentare le caratteristiche peculiari delle seguenti tecniche pittoriche:
acquerello, acrilico, pittura su vetro.
-
Sviluppare
le prime esperienze pittoriche nella ricerca di un modo espressivo personale.
-
Saper
utilizzare la figura umana in modo creativo, espressivo e dinamico.
-
Saper
interpretare un paesaggio accentuandone le caratteristiche espressive.
-
Imparare
ad interpretare la forma degli oggetti come elementi compositivi.
-
Modi
diversi per esprimersi in pittura.
-
LA
PITTURA AD ACQUERELLO:
-
cenni
storici; caratteristiche; modi duso e materiali.
-
LA
PITTURA ACRILICA:
-
cenni
storici; caratteristiche; modi duso e materiali.
-
LA
PITTURA SU VETRO:
-
inquadrare
storicamente largomento; spiegare le modalitΰ esecutive dellattivitΰ
prescelta; far eseguire i lavori.
-
Composizione:
elementi, ritmo, strutture dinamiche.
-
La
figura umana (le proporzioni lespressivitΰ la dinamicitΰ).
-
Loggetto
(copia dal vero la struttura la linea le ombre il colore-
linterpretazione).
-
Il
paesaggio (caratteristiche formali riflessione ed interpretazione)
Finalitΰ: Organizzazione, secondo rapporti precisi e non casuali dei vari elementi nelloperazione di composizione (sul foglio bianco col disegno e su diversi supporti con la pittura) facendoli diventare un messaggio, una comunicazione.
u.d. 1
·
La
composizione: elementi
Obiettivi: acquisire il significato della parola composizione come elemento del linguaggio visivo-gestuale; conoscere i criteri che regolano la composizione dinamica.
Prerequisiti: avere conoscenza di dati utili per una corretta osservazione; avere conoscenza di dati basilari per la definizione e la gestione dello spazio.
Contenuti: spiegazione dei criteri che regolano la composizione dinamica; far eseguire movimenti e studi su simmetria, asimmetria, peso visivo, direzionalitΰ.
Mezzi: uso del laboratorio;
visione di illustrazioni.
Verifiche: lavori individuali e di
gruppo; letture guidate e confronti.
·
La
composizione: ritmo
Obiettivi: Comprendere il significato della parola ritmo e saperlo riconoscere; saper realizzare composizioni cadenzate.
Prerequisiti: avere giΰ conoscenza della composizione elementi; aver ascoltato brani musicali; avere conoscenza della gestualitΰ ginnica di base.
Contenuti: spiegare gli elementi costitutivi del ritmo; guidare alla lettura del ritmo nelle opere darte proposte.
Mezzi: uso delle attrezzature di
laboratorio; visione di illustrazioni.
Verifiche: lavori individuali e di
gruppo; letture guidate e confronti.
·
La
composizione: struttura
Obiettivi: saper riconoscere la struttura compositiva di unimmagine; saper realizzare composizioni figurative ed astratte secondo criteri prestabiliti; saper riconoscere le caratteristiche espressive della composizione nelle opere darte.
Prerequisiti: aver svolto le precedenti unitΰ didattiche sulla composizione.
Contenuti: spiegare gli elementi della struttura visiva della forma; eseguire composizioni utilizzando forme geometriche; eseguire composizioni informali.
Mezzi: uso delle attrezzature di laboratorio; osservazione di opere darte.
Verifiche: lavori individuali e di gruppo; letture guidate e confronti.
Finalitΰ: studiare ed osservare la figura umana θ la strada per imparare a disegnare e dipingere correttamente luomo e a riconoscerne la perfezione delle forme.
Sommario: La figura umana: forma fisica; movimento; nello sport.
u.d. 1
·
La
figura umana: forma fisica.
Obiettivi: conoscere la struttura della figura umana; saper disegnare una figura correttamente proporzionata; saper disegnare la figura nei suoi vari atteggiamenti.
Prerequisiti: avere svolto le unitΰ didattiche precedenti; aver disegnato figure singole o un gruppo di persone a memoria.
Contenuti: spiegare la struttura e le proporzioni del corpo umano; guidare alla lettura delle proporzioni nelle opere degli artisti; far eseguire disegni di figure utilizzando un modello.
Mezzi: uso delle attrezzature di laboratorio; osservazione di modelli e conseguente produzione grafica e pittorica.
Verifiche: lavori individuali e di gruppo, letture e confronti.
u.d. 2
·
La
figura umana: movimento.
Obiettivi: Saper leggere lo sviluppo di un movimento; conoscere gli elementi visivi che suggeriscono il senso del movimento: saper rappresentare la figura in movimento.
Prerequisiti: aver svolto lunitΰ didattica precedente; saper fissare i movimenti elementari della figura umana; aver consapevolezza del significato peculiare della rappresentazione dei movimenti attraverso la moviola.
Contenuti: spiegare quali sono gli elementi che caratterizzano il senso dei movimenti;
spiegare come si raffigura il corpo umano in movimento; far eseguire lavori di figure in movimento.
Mezzi: uso delle attrezzature di laboratorio; osservazione di modelli fotografici e conseguente produzione grafica e pittorica.
Verifiche: lavori individuali e di gruppo, letture e confronti.
u.d. 3
·
La
figura umana nello sport.
Obiettivi: Saper analizzare le fasi di un movimento complesso; saper rappresentare il movimento del corpo nellattivitΰ fisica.
Prerequisiti: aver svolto lunitΰ didattica precedente; aver eseguito schizzi dalla televisione.
Contenuti: spiegare quali atteggiamenti assume il corpo con laiuto di modelli; spiegare come si devono osservare e come si possono fissare graficamente gli atteggiamenti del corpo umano; far eseguire i lavori osservando atleti in azione.
Mezzi: uso delle attrezzature di laboratorio; osservazione di modelli fotografici e conseguente produzione grafica e pittorica; uso della macchina fotografica e della telecamera.
Verifiche: lavori individuali e di gruppo, letture e confronti.
Far comprendere agli allievi che dallelemento di visualizzazione primaria, nella individuazione della forma delloggetto, si puς arrivare a delle forme linguistico espressive astratte utilizzando la simbologia del colore che a sua volta assume dimensione piω mentale che fisica.
-
Sviluppare
la capacitΰ di produrre oggetti applicando correttamente uno schema operativo
-
Sviluppare
la capacitΰ di osservare e analizzare un oggetto in vista della sua
riproduzione grafica
-
Saper
usare correttamente le regole di costruzione di un oggetto
-
Saper
rielaborare creativamente oggetti e strutture del linguaggio visivo
-
Conoscenze
di rappresentazioni prospettiche, volume e struttura compositiva
-
Aver
svolto vari materiali grafici
-
Aver
svolto losservazione
-
Aver
svolto lanalisi di un oggetto
-
Avere
a disposizione vari oggetti da disegnare
Analisi di un oggetto; analisi della forma di un oggetto; composizioni di oggetti; disegno dal vero di oggetti; interpretazione e invenzione di oggetti duso.
Riproduzioni fotografiche; conversazioni; sperimentazione; mezzi grafici; oggetti vari.
Lavori individuali e di gruppo, lettura e confronti
Sensibilizzare gli allievi ai valori estetici e al rispetto delle bellezze naturali che gli scorci paesistici del nostro paese ci offrono.
-
Saper
osservare e disegnare gli elementi del paesaggio
-
Aver
svolto lezioni sullosservazione
-
Avere
conoscenze di prospettiva
-
Avere
a disposizione riproduzioni fotografiche di paesaggi e opere di artisti
-
Disponibilitΰ
di materiali e strumenti per le esercitazioni
Uso delle attrezzature di laboratorio;
Lavori individuali e di gruppo, osservazione di opere darte.
Insieme per fare teatro
IL Progetto
Insieme per fare teatro intende ampliare gli orizzonti, creare
occasioni di benessere e di apprendimento, promuovere la solidarietΰ, lo stare
insieme, assicurare momenti didatticamente efficaci, nonchι incoraggianti e
stimolanti per gli alunni della nostra scuola. esso puς costituire una valida
occasione di crescita anche per i docenti, che attraverso limpegno esaltante
di portare gli alunni sulle scene, sotto la propria direzione, possono
acquisire ulteriore esperienza e consapevolezza.
Attivitΰ
-
Formazione del
gruppo con esercizi mirati alla conoscenza, alla fiducia ed alla sintonia;
-
Conoscenza dello
spazio attraverso esercizi per conoscere e riconoscere lo spazio, imparando ad
essere in relazione con esso e muoversi in esso;
-
Attivitΰ di
concentrazione e di osservazione ;
-
Attivitΰ di sviluppo
della creativitΰ;
-
Lavoro sul corpo
attraverso esercizi mirati a far prendere ai ragazzi un minimo di coscienza del
proprio corpo, entrando in contatto con esso e con le proprie possibilitΰ;
-
Lavoro
sullespressione e la comunicazione usando solo il corpo, solo il volto, solo
la voce con improvvisazioni libere o guidate;
-
Improvvisazioni e
giochi di ruolo per aumentare o migliorare la fiducia in se stessi;
-
Esercizi di
respirazione diaframmatica;
-
Esercizi di dizione
sulle vocali, sul suono aperto e chiuso;
-
Attenzione al teatro
Greco e Romano;
-
Studio del testo e
del sottotesto, drammatizzazione e costruzione, del personaggio;
-
Coinvolgimento in
ogni aspetto dellallestimento dello spettacolo (scenografie, costumi, musiche,
durata, luci);
-
Imparare a cogliere
gli aspetti essenziali e piω caratterizzanti la rappresentazione, nellottica
del Teatro povero
Progetto" Musica"
Situazione
La S.M.S. De Filippis - Pastorino opera nel centro della cittΰ accogliendo studenti di varia provenienza socio-economica culturale. Lutenza manifesta il bisogno di impegnare il tempo libero ai fini formativo - ricreativi in attivitΰ che curino la mente, la socialitΰ e le altre capacitΰ, e consentono la scoperta e la crescita di altre doti e potenzialitΰ specialmente quelle connesse con la musica e il canto.
Per soddisfare le su esposte esigenze, la scuola propone la costituzione di un laboratorio musicale in cui svolgere prevalentemente attivitΰ corale, preso atto dei lusinghieri risultati che il coro della scuola denominato Masuccio Slernitano ha conseguito in 3 anni di attivitΰ (1997\2000)
sia nel campo sociale che in quello artistico attestati da numerosi articoli giornalistici e servizi televisivi.
Lapertura della scuola al territorio θ una necessitΰ non piω rinviabile: per questo la scuola De Filippis - Pastorino, grazie alla costituzione del laboratorio musicale, accoglie tutti i ragazzi che ne fanno richiesta, allargando cosμ i suoi spazi formativi oltre i tempi canonici ed al di lΰ delle discipline ministeriali e realizzando quella sinergia educativa cosμ importante per la formazione dei giovani. Liniziativa θ ispirata dalle richieste dellutenza, delle disponibilitΰ delle risorse umane e dalle situazioni logistiche della scuola.
Questa opera in piω plessi; in ognuno di essi sono emersi bisogni musicali e canori che liniziativa puς soddisfare.
In base a questa ipotesi, la musica viene vista prioritariamente come canale di elaborazione culturale, di comunicazione e di espressione grazie al quale il soggetto si rapporta con il mondo che lo circonda, si rappresenta lesperienza e riconosce se stesso. Infatti θ ormai un principio acquisito nella comune coscienza pedagogica che leducazione musicale svolge un ruolo essenziale nel quadro del curricolo, contribuendo in modo significativo alla formazione complessiva dellalunno sul piano:
Conoscitivo: il suono musica rappresenta un momento specifico che consente di conoscere e organizzare lesperienza dal punto di vista acustico e dinamico temporale
Linguistico - comunicativo: la musica θ un linguaggio che permette di esprimersi e di comunicare, sia in senso recettivo(ascoltare - leggere ), sia in senso produttivo (far musica).
Cognitivo: La musica esercita e sviluppa le capacitΰ di pensiero: il produttivo- immaginativo in primo luogo (nelle attivitΰ) di riflessione e integrazione).
Culturale: la musica rappresenta un patrimonio di opere tecniche, idee, teorizzazione che sono parte essenziale della cultura dellumanitΰ. Promuovendo la partecipazione a questo patrimonio si realizza uno dei bisogni fondamentali dellindividuo, assolvendo nello stesso tempo un compito essenziale dellistruzione, che θ quello di assicurare la trasmissione e la continuitΰ del sapere.
Estetico: leducazione musicale sviluppa lattitudine allapprezzare, e valorizzare la dimensione poetico -immaginativa dellesperienza simbolica, non solo nella direzione della comprensione di opere esistenti, ma anche in quella dellespressione personale.
Affettiva: la musica educa allaffettivitΰ, in quanto consente al soggetto di sperimentare una gamma differenziata di emozioni, e di superare allo stesso tempo ogni forma di individualismo e di guidare invece lalunno verso comportamenti sociali.
Le fasi di realizzazione del progetto prevedono:
1) leducazione dellorecchio
musicale attraverso una corretta riproduzione del suono ed unadeguata
impostazione della voce;
2) lo sviluppo delle attivitΰ
di base quali il senso ritmico e la comprensione della corrispondenza suono -
segno;
3) lettura dellopera musicale
intesa come capacitΰ di prendere coscienza dei piω semplici elementi
costitutivi di ogni brano musicale;
4) leducazione a piω voci di
brani musicali di ogni preclusione di epoca e genere.
La metodologia prevede essenzialmente operativitΰ e lavoro pratico.
La pratica corale θ rivolta a tutti gli alunni dellistituto e ad ex alunni particolarmente legati a questa scuola.
Agli alunni verrΰ rilasciato un attestato di frequenza come Credito Formativo
Si prevedono attivitΰ settimanali di 3 h oltre agli impegni dellattivitΰ concertistica.
La scuola θ provvista di unampia sala sita nel plesso di via De Martino, accessibile a quanti ne fanno richiesta.
Si prevede limpiego di 1 docente interno di e di un docente esterno oltre alla collaborazione del personale ATA
Si prevede lacquisto di:
1)
tastiera
2)
registratore
1.
Fare
approfondire le strutture logico-sintattiche della lingua italiana.
2.
Fare
acquisire alcuni aspetti della civiltΰ romana, comparati poi con gli aspetti
corrispondenti della societΰ contemporanea.
3.
Rendere
evidenti le principali trasformazioni che hanno portato alla nascita
dellItaliano dalla matrice, complessa e talora fortemente mediata, del Latino per una piω chiara
conoscenza delle radici del nostro strumento di comunicazione.
4.
Conoscenza
degli aspetti grammaticali di base del Latino, delle sue strutture morfologiche
e sintattiche attraverso riflessioni sui testi ed esercizi guidati.
I
destinatari del corso di potenziamento linguistico saranno allievi desiderosi
di arricchire il proprio bagaglio linguistico e culturale, in parte giΰ
orientati verso una scelta di scuola superiore che comporti lo studio del
Latino.
Piω che insistere su aridi schemi grammaticali e mortificanti elenchi di vocaboli, si ritiene opportuno presentare letture latine contenenti vocaboli affini ai corrispondenti italiani. Lalunno, cosμ, sarΰ gradevolmente sorpreso di riuscire ad orientarsi, al primo incontro, con la lingua dei nostri lontani genitori e la sorpresa sarΰ motivo di incoraggiamento a procedere. Non si rinuncerΰ ,perς ,ad una sistemazione grammaticale che, sia pur limitata ai fenomeni morfologici e sintattici fondamentali, assicuri una didattica ordinata ed efficace. Come suggeriscono i moderni indirizzi dellinsegnamento, le elementari conoscenze del Latino saranno sempre concepite come integrazione dello studio dellItaliano ed il costante parallelismo che sarΰ istituito tra le due lingue ne metterΰ efficacemente in luce la salda connessione storica. Sarΰ privilegiata tanta operativitΰ perchι lalunno prima comprenda , poi confermi con laddestramento le conoscenze che via via gli si presentano. Per questo particolare cura sarΰ data agli esercizi, tanti e vari, per catturare lattenzione del discente, suscitarne linteresse e confermarlo nelle sue conoscenze linguistiche di base, sia per la lingua latina che per quella materna.
Lipotesi didattica cercherΰ di presentare, in forma chiara ed essenziale, le declinazioni e le coniugazioni verbali regolari, gli aggettivi di prima e seconda classe e la traduzione dei principali complementi.
Il corso si articolerΰ, infine, con cadenza settimanale per circa 30
ore complessive a partire dal mese di
gennaio 2001.
Un corso di Greco nella Scuola Media? Perchι no se lutenza lo
richiede.
Un numero considerevole di nostri alunni si iscrive al Liceo Classico
e, spesso, limpatto con il Greco non θ facile.
Si θ pensato, quindi, di dare, a coloro che la ritengono utile,
lopportunitΰ di avvicinarsi a questa lingua, con tutte le sue inevitabili
difficoltΰ, in maniera semplice, graduale, non traumatica; con un numero
limitato ma efficace di lezioni dalle quali poter trarre vantaggio nel primo
anno di Ginnasio.
Metodologia
Intendiamo venire incontro ai ragazzi avvicinandoli gradualmente prima
alla conoscenza dellalfabeto e, conseguentemente, alla lettura di testi brevi.
Si partirΰ dai primi elementi di grammatica e si insisterΰ con esercitazioni e
consultazione del vocabolario.
Obiettivi
Obiettivo finale θ un approccio sereno alla nuova lingua antica.
Mezzi
Esercizi di lettura. Consultazione del vocabolario
Verifiche
Tramite letture e questionari
Modalitΰ
Il corso si articolerΰ in unora settimanale pomeridiana (o sesta ora)
a partire dalla fine di marzo, per la durata complessiva di 10 (dieci) ore.
Progetto Informatico per gli alunni
Premessa
Lintroduzione
delle Tecnologie Didattiche nella scuola implica un approccio flessibile
allistruzione, e non solo una innovazione tecnica. Infatti molteplici aspetti sono coinvolti, distinti
ma nello stesso tempo correlati fra loro. Apprendere ed Insegnare denotano
in questo nuovo contesto una vasta serie di
attivitΰ e di processi.
Gli
elementi necessari per un inserimento efficace delle tecnologie nella scuola
implicano un processo di sviluppo globale per tutta la scuola. La
tecnologia viene integrata nel
curricolo ed anche nelle attivitΰ extracurriculari al fine di ottenere gli
obiettivi educativi che devono essere raggiunti ad ogni livello di istruzione.
Tutte le risorse devono essere quindi
facilmente accessibili.
Obiettivi del corso
-
Dare la possibilitΰ
agli alunni di conoscere questi strumenti tecnologici,
-
Conoscere e usare sw.
Applicativi, didattici e multimediali al fine di migliorare la didattica di
alcune discipline;
-
Conoscenza di Internet
e possibilitΰ di scambi culturali con altre scuole ;
-
Contribuire a fare
nascere un interesse nei confronti di questa disciplina, soprattutto ai fini
dellorientamento scolastico.
Destinatari
n.
30 alunni delle classi terze della S.M.S. De Filippis - Pastorino divisi in
due gruppi.
Strumenti
Laboratorio
di informatica della S.M.S. De Filippis - Pastorino
Argomenti del corso
Gli
argomenti affrontati saranno uguali per tutti i gruppi: elaboratore testi
(Works per Windows), foglio elettronico, Windows 95, software didattici,
Internet.
Prodotto finale
Giornalino
scolastico sulle attivitΰ svolte durante il corso o su una tematica scelta
dagli alunni.
Progetto Informatica e multimedialitΰ per docenti
La realizzazione di unaula di multimedialitΰ nella nostra scuola θ segno di un forte interesse verso lapprendimento e lutilizzo delle nuove tecnologie, tantθ che una delle funzioniobiettivo scelte riguarda proprio larea 2, sostegno al lavoro dei docenti, che include il coordinamento dellutilizzo delle nuove tecnologie.
Risulta indispensabile, pertanto, un Corso di formazione informatica per acquisire abilitΰ e comprendere luso del computer e del suo utilizzo nei diversi settori: economico, scolastico, editoriale, nella comunicazione sociale.
Obiettivi:
1)
Abilitΰ
nelluso del computer, con navigazione su ipermedia (C.D‑Rom)
2)
Comprensione
ed uso di programmi di videoscrittura e di impaginazione grafica
3)
Comprensione
ed uso di programmi ipertestuali
4)
Conoscenza
del computer e del suo funzionamento.
5)
Abilitΰ
nella navigazione in rete: Internet, Motori di ricerca, Posta elettronica.
1)
Lettura
e comprensione di ipermedia con uso di CD.
2)
Uso
pratico di programmi di videoscrittura ed editoriali (Word, Publisher o
PageMaker).
3)
Uso
di Power Point per la realizzazione di pagine ipertestuali.
4)
Vari
tipi di linguaggi. Trasmissione dei messaggi. Internet.
5)
Il
computer: come θ fatto e come funziona (lezioni continue durante il lavoro).
6)
Come
realizzare un giornalino scolastico.
1) Ipertesto con Power Point
2) Giornalino scolastico Mediascuola
Lavoro in gruppi con assistenza del docente. Le prime lezioni saranno esclusivamente di pratica, con luso del computer. Successivamente, ogni lezione comprenderΰ momenti di teoria.
Dispense/libri ‑ Programmi vari ‑ Computers ‑ Scanners ‑ Stampanti.
Causa ristrettezza dellaula e della disponibilitΰ di 9 computer, si deve prevedere una partecipazione non superiore a 9 docenti. In caso di numero maggiore i docenti verrebbero suddivisi in gruppi. Le lezioni per gruppo avrebbero la durata di unora e mezza. Oppure il corso potrebbe essere suddiviso in due parti, anche con argomenti diversi.
n. 45 ore annuali in 15 lezioni pomeridiane a partire da ottobre e suddivise per fasi da concordare con i partecipanti.
Verifiche: Saranno continue e dovranno servire a superare gli errori.
Sarΰ preparato un questionario sugli argomenti
affrontati dopo la 1^ e la 2^ fase.
In
riferimento alla programmazione didattica disciplinare inserita nel P.O.F.
2000/2001, il gruppo disciplinare di Italiano procede alla definizione degli
obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze, capacitΰ, abilitΰ e
competenze.
Obiettivo generale:
Acquisizione
della lingua quale strumento di socializzazione e di sviluppo della
personalitΰ.
Tale
obiettivo si puς raggiungere attraverso conoscenze, capacitΰ, abilitΰ e
competenze graduate nel triennio.
Classe prima
Obiettivi
disciplinari
Capacitΰ e abilitΰ
·
Ascolto
(capacitΰ attentive e di memoria induttiva)
·
Lettura
(lettura espressiva a voce alta; lettura silenziosa e partecipe)
·
Comprensione
(cogliere gli elementi fondamentali di un testo e individuarne lo scopo)
·
Comunicazione
ed espressione orale (inviare messaggi ed esporre in modo logico)
·
Comunicazione
ed espressione scritta (scrivere in modo chiaro, ortograficamente e
grammaticalmente corretto)
·
Riflessione
sulla lingua (arricchimento del lessico, uso del vocabolario, individuazione
delle strutture morfologiche).
Conoscenze
·
Semplici
tipologie testuali: favola, fiaba, mito, poema, racconto, filastrocche, diario
·
Conoscenza
ortografica, lessicale e morfosintattica.
Competenze
·
Saper
ascoltare con attenzione
·
Saper
memorizzare quanto ascoltato
·
Saper
riconoscere informazioni principali e situazioni comunicative
·
Saper
leggere in modo espressivo.
·
Saper
narrare e descrivere storie, vissuti esperienziali, realtΰ oggettive
·
Saper
produrre testi coerenti
·
Saper
parafrasare e riassumere testi
·
Saper
individuare le strutture lessicali e morfosintattiche principali
Classe seconda
Obiettivi disciplinari
Capacitΰ e
abilitΰ
·
Ascolto
(capacitΰ di concentrazione e di attenzione su un argomento per tutto il tempo
necessario)
·
Lettura
(consolidare la pratica della lettura ad alta voce e silenziosa)
·
Comprensione
(individuare gli scopi e i temi di un testo, riconoscere il genere letterario)
·
Comunicazione
orale (costruire un discorso in funzione degli scopi, esprimersi in modo
adeguato rispetto alle finalitΰ, acquisire autonomia
nelle varie fasi di produzione testuale)
·
Comunicazione
scritta (scrivere correttamente testi di vario genere).
·
Riflessione
sulla lingua (riconoscere e analizzare le funzioni logiche della frase
nucleare, le sue espansioni, direzioni e forme).
Conoscenze
·
Tipologie
testuali di base: lettera, racconto, novella, poesia, romanzo.
·
Manipolazione
di un testo narrativo: parafrasi, mutamento di registro, sintesi e ampliamento.
·
Formazione
della frase e sua espansione.
·
Elementi
storici in riferimento all'evoluzione della lingua.
Competenze
·
Saper
focalizzare e mantenere l'attenzione su un argomento
·
Sapersi
confrontare e sostenere un dibattito
·
Sapere
intensificare il piacere della lettura
·
Saper
usare la lingua scritta in modo strumentale
·
Saper
scegliere in funzione del testo il lessico ed il registro linguistico
appropriato
Classe terza
Obiettivi
disciplinari
Capacitΰ e abilitΰ
·
Ascolto
(riconoscere l'argomento, lo scopo, le informazioni principali, l'opinione del
mittente; distinguere messaggi espliciti ed impliciti; prendere ed
utilizzare/organizzare appunti)
·
Lettura
(rilevare le caratteristiche dei personaggi e il punto di vista dell'autore)
·
Comprensione
(formulazione di considerazioni e di giudizi personali sugli argomenti di
studio)
·
Comunicazione
ed espressione orale (esporre ed argomentare le proprie idee usando un registro
linguistico ed un lessico appropriati e funzionali al tipo di comunicazione)
·
Comunicazione
ed espressione scritta (produrre testi coerenti e funzionali allo scopo
comunicativo; servirsi di costrutti articolati, corretti morfologicamente e
sintatticamente
·
Riflessione
sulla lingua (individuare le relazioni all'interno di un periodo; riconoscere
le principali figure retoriche)
Conoscenze
·
Varie
tipologie testuali: testo letterario, testo informativo e argomentativo,
articolo del giornale, saggio, linguaggio dei mass‑media
·
Temi
di grande interesse sociale e culturale
Competenze
·
Saper
valutare un messaggio dal proprio punto di vista
·
Saper
effettuare rielaborazioni e riflessioni su quanto proposto Riconoscere gli
aspetti storici della lingua in riferimento al latino e individuare le
relazioni all'interno di un periodo
Metodologia e Verifiche
Per quanto riguarda la traccia di lavoro da seguire,
tale disciplina tenderΰ a migliorare i possessi linguistici dell' alunno per consentirgli
di usufruire scioltamente dello strumento comunicativo. Si insegnerΰ, quindi, a
leggere in modo finalizzato, a porre delle domande, a dare prioritΰ alla
ricerca, alla riflessione, al ragionamento, si stimolerΰ nel ragazzo
l'attenzione critica a ciς che fa e a come lo fa, abituandolo a prendere note e
appunti anche al fine di consolidare la consapevolezza e la padronanza dei
procedimenti seguiti e degli strumenti adottati negli itinerari di lavoro. Si
insisterΰ sugli esercizi di composizione partendo non necessariamente dalla
conoscenza delle regole grammaticali, ma attraverso l'osservazione della
struttura della pratica comunicativa, si giungerΰ gradualmente alla loro
organizzazione e generalizzazione. Le letture, tratte dall'antologia, da
romanzi adatti all'adolescente, saranno personalizzate al massimo mediante
discussioni in classe e l'interpretazione critica di ciascun allievo. La
maggior parte del lavoro sarΰ svolto in classe con spiegazioni, esercitazioni
individuali e di gruppo, riepilogazioni, discussioni e commenti. Gli elaborati
scritti saranno il risultato di tutto un lavoro preparato tramite discussioni e
interpretazioni critiche di opportune letture fatte in classe cosμ i ragazzi
potranno esprimersi nel modo a loro piω congeniale. La lezione dialogata, il
lavoro di gruppo, l' esercitazioni, l'uso degli audiovisivi, la biblioteca
scolastica saranno i mezzi per promuovere esperienze e per impostare una didattica
che non miri solo allo specifico ma, soprattutto all'educativo.
Verifiche e
valutazioni
Le verifiche saranno sistematiche e quotidiane e
saranno attuate con prove oggettive, questionari, composizioni, interrogazioni,
schede di rivelazione, tenendo conto dell'inevitabile disuguaglianza dei
livelli di partenza, delle difficoltΰ individuate ma non rimosse, anche per
stabilire una soglia di accettabilitΰ delle
prestazioni che sia giusta per tutti. Esse saranno ordinate a due finalitΰ:
a) misurare le qualitΰ delle informazioni
assimilate;
b)
valutare la qualitΰ del metodo di lavoro messo a punto dal singolo alunno.
La valutazione avrΰ come oggetto il progresso
compiuto durante l'iter formativo e, in particolare, l'impegno e la
produttivitΰ con cui ciascun ragazzo ha compreso le informazioni, ha fatto
esperienza, ha organizzato ed utilizzato le conoscenze.
Attivita'
interdisciplinari
1. Progetto
"Accoglienza" ‑ classi la,2a,3a
2. Progetto "Redigere il
curriculum vitae" ‑ classe la
3. Progetto
"Legalitΰ" ‑ classi la,2a,3a
4. Progetto
"Comunicazione verbale, non verbale, multimediale":
in
1a: realizzazione e scambio di e‑mail (posta elettronica) con ragazzi di
altre scuole
in
2a: attivitΰ di giornalismo
{Periodico tri/quadrimetrale
sulla realtΰ scolastica e cittadina
in
3a: attivitΰ di giornalismo
5. "Laboratorio
teatrale" .
Obiettivi generali:
Interpretazione
della Storia quale processo incessante in cui il mondo attuale, con le sue
radici del passato, si colloca quale una delle tappe dell'umanitΰ.
Formazione
di una coscienza civica in funzione di una partecipazione piω attiva e consapevole
del cittadino alla societΰ contemporanea.
Tali
obiettivi generali saranno raggiunti attraverso le capacitΰ, abilitΰ e
competenze graduate. nel triennio.
Classe prima
Capacitΰ e abilitΰ
· Acquisizione dei concetti
spazio e tempo
· Avvio all'acquisizione del
linguaggio specifico e all'uso degli strumenti.
Conoscenze
·
Conoscenza
degli eventi storici
·
Riconoscere
gli aspetti essenziali d'una civiltΰ
·
Cogliere
le caratteristiche di un'epoca
Competenze
·
Capacitΰ
di relazione
·
Stabilire
confronti tra eventi lontani nello spazio e nel tempo
·
Possesso
dei criteri atti a decifrare il linguaggio storico preciso
·
Acquisizione
della conoscenza alle tre dimensioni temporali (passato, presente, futuro).
Ed. Civica
Capacitΰ e
abilitΰ
Capacitΰ
di riconoscere le regole del vivere insieme.
Contenuti e
conoscenze
Comprensione
dei fondamenti e delle istituzioni della vita sociale, civile, politica.
Competenze
Comprendere
il significato di solidarietΰ e di partecipazione attiva nella vita
comunitaria.
Classe seconda
Capacitΰ e
abilitΰ
·
Capacitΰ
di fare raffronti storici e raccogliere dati da diversi fonti
·
Saper
selezionare dati e testi per la ricerca
·
Individuare
e scegliere le notizie fondamentali.
Conoscenze
·
Riconoscere
gli aspetti essenziali di un periodo storico
·
Saper
seguire lo sviluppo storico di un periodo focalizzando i punti salienti.
Competenze
·
Saper
dare giudizi di valore
·
Acquisizione
di una maggiore padronanza del linguaggio storico specifico
·
Analizzare
i fatti storici soprattutto in riferimento ai mezzi causa‑ effetto
Ed. Civica
Capacitΰ e abilitΰ
Capacitΰ
di riconoscere le regole del vivere insieme e di padroneggiare i concetti
chiave della convivenza civile.
Conoscenze
·
Conoscenze
della forma della vita associata
·
Diritti
e doveri del cittadino e contributo che tutti i componenti la societΰ devono
dare per il funzionamento della stessa comprensione dei fondamenti e delle
istituzioni della vita sociale, civile politica.
Competenze
Saper
riflettere sul significato di solidarietΰ e di partecipazione attiva nella vita
comunicativa.
Classe terza
Capacitΰ e abilitΰ
·
Possesso
di nuovi termini per decifrare maggiormente il linguaggio storiografico
·
Saper
utilizzare le fonti; percezione della dimensione temporale del fenomeno storico
·
Capacitΰ
di riflessione.
Conoscenze
·
Conoscenza
di contenuti organizzati su assi temporali e spaziali intorno a nuclei
tematici:
·
Forme
di vita associata con relativi risvolti politici, economici, produttivi.
·
Modi
di vita.
·
Tasse
del progresso tecnico e scientifico
·
Il
cammino della democrazia.
Competenze
·
Consapevolezza
dell'evoluzione storica e del suo significato nel tempo
·
Saper
valutare con autonomia e spirito critico eventi e personaggi storici.
Ed. civica
Capacitΰ ed abilitΰ
·
Capacitΰ
di interiorizzare i problemi
·
Capacitΰ
di riflettere sulla necessitΰ di assumere nuove responsabilitΰ come individui
nella vita comunitaria e di riconoscere le diversitΰ rispettando i diritti del
singolo
Conoscenze
·
Acquisizione
dei principi chiave onde leggere e comprendere la Costituzione Italiana
·
Conoscenza
e condivisione delle regole che stanno alla base della convivenza e rispetto
delle stesse
Competenze
Saper
riconoscere il fondamento etico delle norme di vita sociale, civile e politica.
Metodologia
Partendo dall'esame dei documenti, dal confronto dei
testi, si metteranno in evidenza le soluzioni adottate dagli uomini nel periodo
storico in esame con brevi lezioni di inquadramento. Si passerΰ poi, alla
lezione delle informazioni, delle fonti e alla visualizzazione di fatti e
fenomeni mediante ricerche singole e collettive, realizzazione di cartelloni,
visite guidate.
Verifiche
I fatti e gli eventi della vita della classe, quelli
della vita quotidiana, personali e familiari, verranno utilizzati come
strumenti di verifica delle acquisizioni delle abilitΰ storiche di base. Nel
corso delle attivitΰ si osserveranno i comportamenti operativi e cognitivi
degli alunni per verificare il livello di competenze ed il grado di autonomia
raggiunti da ciascun alunno. Le verifiche saranno attuate sia in itinere che al
termine di ciascuna unitΰ didattica.
Obiettivi generali
Tutti gli obiettivi saranno centrati non solo
sull'acquisizione di conoscenze di Geografia fisica, ma anche di Geografia antropica
inquadrata sul Pianeta Terra e nell'ambito del quale saranno individuati
popoli, usi, costumi, tradizioni di vita dei popoli, da quello italiano a
quello di Europa e del mondo. Tali obiettivi saranno raggiunti dagli allievi
attraverso le capacitΰ‑abilitΰ, le conoscenze e le competenze graduate
nel triennio.
Classe prima
Capacitΰ abilitΰ
·
Capacitΰ
di orientarsi nello spazio e nel tempo
·
Capacitΰ
di riconoscere la localizzazione dei principali oggetti geografici che
contraddistinguono lo spazio Acquisizione del linguaggio specifico
Conoscenze
·
Conoscenza
del territorio nelle sue componenti fisiche, economiche e sociali
·
Conoscenza
delle componenti fisiche, politiche ed economiche delle regioni italiane
·
Conoscenza
delle relazioni uomo‑ambiente
Competenze
·
Saper
comprendere il rapporto didattico uomo‑ambiente
·
Sviluppo
di una metodologia di osservazione
·
Acquisizione
del senso dello spazio e delle capacitΰ descrittive
·
Saper
fare ricerche e utilizzare i mezzi propri della disciplina
Classe seconda
Capacitΰ
·
Analizzare
l'ambiente
·
Riconoscere
i presupposti uomo‑ambiente
·
Usare
correttamente l'atlante e riconoscere i simboli cartografici
Uso
corrette del linguaggio specifico
Conoscenze
Riconoscere
e comprendere l'organizzazione dello spazio, delle condizioni di vita e dei
problemi socio‑economici dell'Europa
Competenze
·
Saper
effettuare confronti tra i propri costumi di vita e quelli degli altri popoli
europei
·
Saper
individuare le interdipendenze delle genti e delle comunitΰ
·
Saper
riconoscere e usare i nuovi termini geografici
Classe terza
Capacitΰ
·
Capacitΰ
di collegare fatti e fenomeni
·
Capacitΰ
di usare correttamente gli strumenti propri della disciplina
Conoscenze
·
Basi
di astronomia per comprendere le diverse condizioni fisiche e geologiche del
globo
·
Studio
delle diverse situazioni dei cinque continenti e localizzazione delle risorse e
della popolazione
Competenze
Acquisizione del concetto di
ricchezza e di progresso.
Metodologie
Si curerΰ soprattutto che gli alunni sappiano
localizzare sulle carte i fenomeni oggetto di studio. Si mirerΰ
all'allargamento delle capacitΰ di indagine dell'allievo dall'ambiente a lui
vicino a spazi sempre piω ampi attraverso l'approfondimento delle capacitΰ di
lettura delle carte. Si guideranno gli alunni ad individuare le relazioni
esistenti fra fenomeni fisici, umani ed economici attraverso l'osservazione e
l'analisi di opportuni documenti, lettura e interpretazione di fotocopie,
rappresentazioni grafiche.
Verifiche
Le verifiche, da attuarsi
sia in itinere che al termine dell'attivitΰ didattica, saranno
finalizzate all'accertamento
di competenze e conoscenze sviluppate dagli alunni a livello
cognitivo, metodologico e comportamentale
(atteggiamenti nei confronti dell'ambiente).
Gli obiettivi disciplinari della lingua straniera in
termini di conoscenze, competenze e abilitΰ saranno articolati col sistema
modulare che sarΰ strutturato in rapporto ai livelli formulati dal Consiglio
d'Europa. In particolare ogni modulo prevede lo sviluppo di un numero adeguato
di unitΰ che consentirΰ agli studenti il conseguimento di competenze
grammaticali, funzionali e lessicali secondo i seguenti livelli di riferimento:
Al=introduttivo
A=livello base θ
A2=intermedio
Bl=soglia
B=livello
autonomo θ
B2=avanzato
indipendente
Livello Al: competenze
Ascoltare Saper
capire semplici frasi riguardanti la propria persona e il proprio ambiente. Saper comprendere semplici istruzioni.
Saper comprendere semplici versi. |
Parlare Saper
dare istruzioni molto semplici relative al proprio ambiente. Saper descrivere
se stesso, posti e oggetti. Saper dire ciς che piace e non piace. Saper
raccontare una semplice storia. Saper
interagire parlando di se stesso e della propria vita usando frasi essenziali. |
Leggere Saper
leggere parole e brevi frasi relative alla vita di ogni giorno. Saper leggere
e capire brevi istruzioni. Saper
leggere e capire una breve poesia. |
Scrivere Saper
identificare se stesso scrivendo frasi basilari. Saper scrivere parole, brevi note di
saluto, ringraziare ed invitare. Scrivere brevi note per descrivere le azioni
in un semplice dialogo. |
Il contenuto dei moduli, gli obiettivi specifici che
questi perseguono, saranno reperiti non solo nel libro di testo ma anche da una
scelta di materiali autentici sia di tipo cartaceo che di tipo multimediale
(audio‑video cassette, programmi elettronici).
Finalitΰ
educative
Capacitΰ di espressione e comunicazione linguistica
della realtΰ mediante l'uso di una lingua diversa da quella materna. Considerazione
della lingua straniera come strumento fondamentale per comprendere la cultura
del popolo (o dei popoli) che la parlano. Scoperta delle dimensioni non solo
pragmatiche, ma espressive e conoscitive della lingua straniera che si accosta.
Obiettivi di
apprendimento
Comprensione
della lingua orale:
A)
Riconoscere
gli schemi intonativi dei parlanti
B)
Riconoscere
il numero dei parlanti il rapporto esistente fra di loro il luogo e
l'argomento.
C)
Riconoscere
l'intenzione dei parlanti.
D)
Comprendere
globalmente il significato di un semplice messaggio ascoltato riguardante
argomenti noti e saper individuare la
diversitΰ dei suoni.
Comprensione
della lingua scritta:
A)
Riconoscere
il rapporto tra fonetica e grafia individuando parole e frasi scritte.
B)
Saper comprendere globalmente il significato
di un testo.
C)
Saper leggere con pronuncia e intonazione corretta.
D)
Saper associare frasi e parole ad oggetti e
figure e saper riconoscere funzioni e strutture linguisti che elementari e la natura del testo.
Produzione
lingua orale:
A)
Saper
riprodurre gli schemi intonativi.
B)
Saper ripetere parole e frasi con pronuncia e intonazione corretta.
C)
Saper strutturare semplici messaggi di
utilitΰ pratica e riferire su fatti di vita quotidiana.
D)
Saper drammatizzare un testo
E)
Saper intervenire in modo appropriato in un
dialogo.
F)
Saper rispettare le regole fonetiche.
G)
Saper utilizzare un bagaglio minimo di
conoscenze lessicali.
Produzione
lingua scritta:
A)
Saper
copiare brani linguistici con ordine e chiarezza rispettando punteggiatura,
maiuscole etc.
B)
Saper
eseguire esercizi di trasformazione ed espansione.
C)
Saper
scrivere sotto dettatura.
D)
Saper
comporre una semplice lettera su dati personali.
Conoscenza
ed uso delle strutture e funzioni linguistiche:
A)
Saper
conoscere ed usare le strutture di base in relazione alle funzioni linguistiche
B)
Saper
stabilire confronti tra strutture e funzioni.
C) Saper identificare le nozioni linguistiche (
tempo,, possesso, quantitΰ).
Conoscenza
della cultura e della civiltΰ:
A) Conoscere
usi e costumi del popolo di cui si studia la lingua attraverso la lettura di
dialoghi, brani, giornalini etc.
Contenuti:
a)
Funzioni
linguistiche:Locate people and places. Introduce
yourself and ask names. Introduce people, ask and talk about nationality. Find
out where people are. Ask and say telephone numbers. Ask and say the time.
Offer somethhing/Accept/Refuse and give reason. Describe clothes. Identify and
describe people. Ask and say ages. Ask and say where objects are. Ask for
permission. Give or refuse permission. Identify rooms. Count from 20 to 100.
Ask and say when things happen. Talk on the phone. Ask and talk about ability.
Ask and say where people come from and live. Talk about likes and dislikes. Ask
and talk about days of the week. Find out peoples jobs. Ask and talk about
preferences. Carry and give commands. Express surprise.
b)
Strutture grammaticali: Wheres
?/Hes
/shes
,
at, the, this is, Forma interrogativa e risposte brevi, Forma negativa di be,
a, an , Forma interrogativo-negativa di be, Where are you from?/Im from
, Il
plurale, Whose that
?, This/that, These/those, Here/there, Aggettivi
possessivi, Genitivo sassone,How do you do/Nice to meet you, Numeri cardinali. On, of, can, Pronomi
personali, Il presente semplice dei
verbi ordinari: forma affermativa, interrogativa, interrogativo-negativa, So /
neither, Why/because,There is/are, some, what.
a)
Funzioni linguistiche: Etablir le contact avec
quelquun et prendre congι, Se prιsenter e prιsenter quelquun, Demander et
donner lheure, Demander e dire la date, Demander et dire le prix, Demander le
chemin, Indiquer le chemin, Identifier les choses, les animaux, Conseiller,
recommander, Demander de faire, Ordonner, Interdire, Dιfendre.
b)
Strutture grammaticali: Les articles dιfinis et
indιfinis, Le fιminin des adjectifs, Le pluriel des noms et des adjectifs, Les
verbes Etre, Avoir, Aller, Descendre, Prendre, Voir, Devoir, Recevoir, Dire,
Mettre,Les verbes du 1er groupe, en ir du 2e groupe et du 3e groupe en -oir et
en re, Les adjectifs possessifs, Le fιmin des adjectifs, Prιpositions et adverbes
de lieu, Prιpositions et adverbes de lieu, Les adjectifs dιmonstratifs,
Larticle partitif, Larticle dιfini, Larticle indιfini, Les verbes pronominaux: sexcuser/se
lever/sasseoir/se taire, Les pronoms
personnels complιments de verbe, En e Y.
·
uso
della lingua straniera in classe;
·
introduzione
dellargomento dellunitΰ tramite chiavi dascolto;
·
presentazione
di situazioni di comunicazione mediante ascolto;
·
verifica
della comprensione delle situazioni presentate attraverso domande rapportate
alla realtΰ degli alunni;
·
verifica
della fonetica del nuovo lessico e della sua acquisizione;
·
drammatizzazione
del testo;
·
presentazione
e trascrizione grafica del testo;
·
presentazione
orale della strutture, loro acquisizione e fissazione mediante esercizi
strutturali, figure, domande - risposte;
·
riflessione
grammaticale;
·
riutilizzo
orale del lessico e delle strutture acquisite in contesti diversi; fissazione scritta delle strutture
acquisite in contesti diversi.
Verifica e valutazione
La comprensione della lingua orale si valuterΰ con
prova di ascolto di materiale registrato o letto; gli alunni annoteranno le informazioni
richieste mentre ascoltano. La comprensione della lingua scritta si valuterΰ
mediante la lettura di testi che gli alunni dimostreranno di comprendere con
semplici esercizi: vero/falso, scelta multipla, questionario. Lesposizione
della lingua orale si valuterΰ mediante lattenta osservazione di quanto gli
alunni producono oralmente durante la normale attivitΰ didattica e con
lutilizzo di esercizi adeguati come la formulazione di domande e risposte, la
drammatizzazione di situazioni note. La produzione scritta verrΰ valutata
mediante lutilizzo di dettati, esercizi di completamento, di trasformazione, a
scelta multipla, formulazione di domande e risposte, produzione di testi
liberi, lettere e dialoghi.
Nella valutazione finale si terranno presenti i
progressi effettuati dagli alunni nel corso dellanno in relazione alla
situazione di partenza nonchι limpegno e la partecipazione dimostrata e la
capacitΰ di rispondere alle sollecitazione che gli verranno fornite nel corso
dellanno.
Gli obiettivi disciplinari della lingua straniera in
termini di conoscenze, competenze e abilitΰ saranno articolati col sistema
modulare che sarΰ strutturato in rapporto ai livelli formulati dal Consiglio
d'Europa. In particolare ogni modulo prevede lo sviluppo di un numero adeguato
di unitΰ che consentirΰ agli studenti il conseguimento di competenze
grammaticali, funzionali e lessicali secondo i seguenti livelli di riferimento:
Al=introduttivo
A=livello base θ
A2=intermedio
Bl=soglia
B=Iivello
autonomo θ
B2=avanzato
indipendente
Il contenuto dei moduli, gli obiettivi specifici che
questi perseguono, saranno reperiti non solo nel libro di testo ma anche da una
scelta di materiali autentici sia di tipo cartaceo che di tipo multimediale (audio‑video
cassette, programmi elettronici).
Livello A2: competenze
Ascoltare Saper seguire brevi dialoghi in ambienti
ben noti. Saper seguire la trama di
una storia breve e esprimere
ciς che piace Saper leggere e
capire semplice, o la e non piace. in dettaglio
brevi testi descrizione dμ posti e Saper
descrivere con descrittivi
e narrativi. persone inerenti al una
certa precisione, Saper
leggere e capire proprio ambiente. luoghi e oggetti ben in dettaglio un breve |
Parlare Saper comunicare in situazioni
concernenti la vita di ogni giorno e ambienti conosciuti ed esprimere ciς che
piace e non piace. Saper descrivere con una
certa precisione, luoghi e oggetti ben noti. Saper raccontare una breve
storia scegliendo parole appropriate e strutturando il discorso in modo
corretto Saper
leggere e capire Saper drammatizzare sperimentazione). una breve storia. situazioni
concernenti in
dettaglio brevi messaggi
come lettere, ambienti
conosciuti ed note
ecc. esprimere
ciς che piace Saper
leggere e capire e
non piace |
Leggere Saper leggere e capire in
dettaglio brevi messaggi come lettere, note ecc. Saper leggere e capire in
dettaglio brevi testi descrittivi e narrativi. Saper leggere e capire in
dettaglio un breve lavoro teatrale. Saper leggere e capire
brevi testi circa le scienze naturali (includendo semplici forme di
sperimentazione). Saper
leggere e capire in
dettaglio brevi messaggi
come lettere, note
ecc |
Scrivere Saper
leggere una breve lettera o una semplice nota informativa. Saper
scrivere brevi testi descrivendo persone e luoghi conosciuti. Saper
scrivere la trama di una breve storia. Saper
scrivere note essenziali descrivendo il tipo di rappresentazione dei
personaggi in un breve dramma. Saper rispondere a brevi questionari su argomenti
conosciuti e motivare le risposte. |
Finalitΰ
educative
Sensibilizzare gli alunni sull'importanza che assume
la conoscenza della lingua straniera nella, formazione generale dell'alunno.
Essa infatti θ un utile strumento per conoscere, interpretare realtΰ diverse e
per stabilire nuovi rapporti umani che maturino il comportamento sociale
permettendo di accostarsi a culture e civiltΰ d'Europa e del mondo intero
affinchθ si possa sviluppare appieno la socialitΰ intesa come rispetto ed
accettazione degli altri, strutturazione di un rapporto fatto di comprensione
delle diversitΰ, tolleranza e ricerca di valori comuni a tutti gli uomini.
Obiettivi
1. Identificare interlocutori e fini di una
comunicazione orale di cui si conosce il lessico di base. Ricostruire la
sequenza logica di un breve messaggio orale.
2. Ricostruire la sequenza logica di brevi testi
scritti. Comprendere il significato globale e dettagliato di brevi testi
autentici, aventi diverse finalitΰ educative.
3. Riprodurre con maggiore accuratezza pronuncia
ed intonazione di fonemi, parole ed espressioni orali. Formulare domande e
risposte in modo adeguato alla situazione.
4. Redigere brevi messaggi scritti aventi
diverse finalitΰ comunicative ed attinenti la vita quotidiana e le esperienze del
pre‑adolescente.
5. Individuare nuove funzioni e
strutture ed il lessico ad esse collegato nell'ambito di un approccio di tipo
induttivo. Usare opportunamente guidati strutture, lessico e funzioni noti in
contesto comunicativo.
5.
Approfondire
le differenze e le somiglianze tra gli aspetti culturali e sociali del proprio
Paese e quelli dei Paesi stranieri.
Contenuti
a) funzioni linguistiche:
parlare delle professioni; parlare di gusti e preferenze; parlare di azioni in
corso di svolgimento; parlare di obbligo e necessitΰ; descrivere il proprio
ambiente di vita-scuola, famiglia, amicizia e tempo libero; raccontare episodi
vissuti o conosciuti; fare progetti e previsione; esprimere la quantitΰ;
descrivere, informarsi di abitudini e routines quotidiane; comprendere un testo
descrittivo, figurato e narrativo.
c)
Strutture
grammaticali: presente progressivo (forma affermativa, interrogativa,
negativa); must (forma affermativa, interrogativa e negativa); passato semplice
(forma affermativa, interrogativa, negativa); indicatore di quantitΰ: how much,
how many, a lot of, a little, a few; avverbi di frequenza; some, any, no;
question tags.
Verifica e
valutazione
La comprensione della lingua
orale si valuterΰ con prove di ascolto di materiale registrato o letto; gli alunni
annoteranno le informazioni richieste. La comprensione della lingua scritta si
valuterΰ mediante la lettura di testi che gli alunni dimostreranno di
comprendere con semplici esercizi: vero/falso, scelta multipla, questionario,
L'esposizione della lingua orale si valuterΰ mediante l'attenta osservazione di
quanto gli alunni producono oralmente durante la normale attivitΰ didattica e
con l'utilizzo di esercizi adeguati come la formulazione di domande e risposte,
ladrammatizzazione di situazioni note. La produzione scritta verrΰ valutata
mediante l'utilizzo di dettati, esercizi di completamento, di trasformazione,
formulazione di domande e risposte, produzione di testi liberi lettere e
dialoghi. Nella valutazione finale si terranno presenti: i progressieffettuati
dagli alunni nel corso dell'anno rispetto alla situazione di partenza,
l'impegno e l'interesse dimostrati e la capacitΰ di rispondere alle sollecitazione
e alle proposte individuali che l'insegnante ha fornito nel corso dell'anno.
a)
Funzioni linguistiche: Porter un jugement sur
quelquun/sur quelque chose, Dire que lon aime/lon naime pas quelquun/quelque
chose, Accepter une proposition, Exprimer son accord, Refuser une
proposition/exprimer son dιsaccord, Exprimer une prιfιrence, Situer un fait
dans le temps, Situer les faits les uns par rapport aux autres, Dιcider de
faire quelque chose, Renoncer ΰ faire quelque chose, Situer un ιlιment dans un
espace gιografique, Dιcrire des lieux: situer un ιlιment par rapport ΰ un autre,
Se projecter dans le futur, Expliquer/justifier un fait, une action, une
dιcision, Se raconter ΰ autrui, Exprimer ses rιactions ΰ autrui.
b)
Strutture grammaticali: Adjectifs et pronoms
interrogatifs, Les verbes en -cer/-ger/-oyer/-uyer/-ayer, Croire/boire/plaire/lire/ιcrire,
Les comparatifs, Les pronoms personnels sujets, Les pronoms relatifs: qui, que,
dont, oω, Futur proche/passι rιcent/prιsent continu, Les verbes impersonnels:
falloir/suffire/sagir, Les pronoms indιfinis, Les superlatifs, Linterrogation,
du discours direct au discours indirect.
In primo luogo si procederΰ alla sistemazione e
allampliamento delle funzioni giΰ conosciute, approfondendo i meccanismi delle
strutture morfo - sintattiche, affrontando la lettura in modo sistematico e
perfezionando il metodo di studio. La produzione dei testi scritti incomincerΰ
ad ampliarsi, supportata dalla conoscenza di base acquisita giΰ dal primo anno.
Le funzioni che si introdurranno spazieranno dalla sfera personale ed ambiti
riguardanti le relazioni tra sι e la realtΰ.
Si curerΰ in modo particolare la lettura che
riguarderΰ sia i dialoghi presentati
dal testo base che i brani che brani riguardanti argomenti di storia,
geografia, civiltΰ che materiali autentici (depliant pubblicitari, ricette
ecc..). Con esercitazioni scritte mirate si guideranno gli alunni alla
redazione di questionari, riassunti, brevi lettere e dialoghi.
La comprensione della lingua orale si valuterΰ con
prove di ascolto di materiale registrato o letto; gli alunni annoteranno le informazioni
richieste mentre ascoltano. La comprensione della lingua scritta si valuterΰ
mediante la lettura di testi che gli alunni dimostreranno di comprendere con
semplici esercizi: vero/falso, scelta multipla, questionario. Lesposizione
della lingua orale si valuterΰ mediante lattenta osservazione di quanto gli
alunni producono oralmente durante la normale attivitΰ didattica e con
lutilizzo di esercizi adeguati, come la formulazione di domande e risposte, la
drammatizzazione di situazioni usate. La produzione scritta verrΰ valutata
mediante utilizzo di dettati, esercizi di comportamento, di trasformazione, a
scelta multipla, formulazione di domande e risposte, produzione di testi
liberi, lettere e dialoghi. Nella valutazione finale si terranno presenti i
progressi effettuati dagli alunni nel corso dellanno rispetto alla situazione
di partenza, limpegno e linteresse dimostrato e la capacitΰ di rispondere
alle sollecitazioni e alle proposte individuali che linsegnante ha fornito nel
corso dellanno.
In considerazione delle relazioni internazionali, si
cercherΰ sempre piω di sensibilizzare
la scolaresca sullimportanza che assume la conoscenza della lingua straniera
nella formazione generale dellalunno. Essa infatti θ un utile strumento per
conoscere, interpretare realtΰ diverse e per stabilire nuovi rapporti umani che
maturino il comportamento sociale, permettendo di accostarsi a culture e
civiltΰ dEuropa e del mondo affinchι si possa sviluppare appieno la socialitΰ
intesa come rispetto ed accettazione degli altri, strutturazione di un rapporto
fatto di comprensione delle diversitΰ, tolleranza e ricerca di valori comuni a
tutti gli uomini.
Obiettivi di apprendimento
Comprensione della lingua
orale:
A)
Comprendere
il significato di una comunicazione globalmente ed analiticamente.
A)
Comprendere
e riconoscere le espressioni idiomatiche.
B)
Saper
recepire l'informazione individuando protagonisti, luoghi e tempi. dei vari
avvenimenti
Comprensione della lingua
scritta:
A)
Comprendere
analiticamente un brano letto.
B)
Saper
riconoscere strutture e funzioni linguistiche piω complesse.
C)
Saper
dedurre informazioni e concetti non chiaramente esplicitati dal testo.
D)
Saper
riconoscere le varie tipologie testuali in maniera appropriata.
produzione lingua orale:
A)
Saper
produrre messaggi personali ed autonomi corretti a livello grammaticale,
lessicale e fonetico.
B)
Saper
esprimere opinioni personali e riferire su fatti di vita quotidiana.
produzione lingua scritta:
A)
Saper
sintetizzare un brano.
B)
Saper
produrre autonomamente testi, lettere, dialoghi in modo sostanzialmente
corretto per registro, coerenza e coesione.
conoscenza ed uso delle
strutture e funzioni linguistiche:
A)
Saper
analizzare la lingua attraverso opportune riflessioni grammaticali.
B)
Saper
usare correttamente la lingua nei suoi aspetti grammaticali, funzionali,
semantici e fonetici.
conoscenza della cultura e
civiltΰ:
A)
Saper
analizzare la realtΰ socio-culturale del Paese straniero ed esprimere
valutazioni critiche.
B)
Saper
confrontare la propria realtΰ con quella del Paese straniero anche attraverso i
contatti personali e scambi "reali".
A)
Saper
cogliere i principali aspetti storici, artistici, geografici e folcloristici
del Paese straniero.
a)
Funzioni linguistiche: Make comparisons, Ask
and talk about past events, Ask and talk about quantity, Give advice, Make
requests, choices and promises, Express your
intentions, Talk about plans, Talk about part-time jobs, Ask and talk
about presence, Identify people, Express possibility, Ask and talk about past experiences, Talk about places you have
been to, Ask and say what people used to do,
Give advice, Say you want someone to do something.
b)
Strutture grammaticali: Il Superlativo
relativo/Superlativi irregolari, Not any/no, Alot of, much, many, alittle, a
few, One/ones, Id like, Id rather, Futuro espresso con going to e con la
forma progressiva, Futuro con will, Passato progressivo, Must e cant,
Somebody, anybody, nobody, Uso del present perfect e del past tense, Say and
tell, Who which, that, Domande con who e how, Should, I wish I were/had/could.
a)
Funzioni linguistiche: Conseiller/suggιrer de/de
ne pas, Comment ιcrire une lettre (correspondance courante), Comment faire le
rιsumι de texte, Comment ιcrire une lettre (correspondance officielle),
Approuver/dιsapprouver, Exprimer ses rιactions ΰ autrui, Situer une action dans
le temps, Comment racconter une histoire/un ιvιnement.
b)
Strutture grammaticali: Les verbes paraμtre/naμtre,
Les pronoms complιments de prιposition, Adjectifs et pronoms indιfinis, Les
pronoms dιmonstratifs, Les pronoms possessifs, Craindre/ (se) plaindre,
Quelques pluriels de noms, La forme passive.
Metodi
Per favorire la produzione orale ci si avvarrΰ di
uno stimolo (visivo - grafico - musicale)per far parlare i ragazzi su qualcosa
in modo semplice ma personale.
La produzione scritta potrΰ avvalersi in un primo
momento degli stessi stimoli, ma gradualmente linsegnante introdurrΰ anche la
tipologia delle prove desame, cosμ da familiarizzare i ragazzi con le
richieste di fine corso. Lo studio della civiltΰ si connoterΰ come ricerca e
approfondimento delle diversitΰ/somiglianze tra un paese e l'altro e di come la
lingua le veicola affiancando al libro di testo materiali autentici e quanto
piω recenti, lesposizione alla lingua straniera aumenterΰ, linsegnante quindi
non si limiterΰ ad usarla per brevi istruzioni, ma sfrutterΰ ogni occasione per
interventi piω lunghi ed articolati, coinvolgendo nel dialogo i ragazzi.
Le verifiche delle competenze acquisite dovranno
avvenire su una attivitΰ e un tipo di prova giΰ nota allo studente che in tal modo
non si sorprenderΰ di fronte al compito, sia nei contenuti che nella forma in cui
θ presentato.
Saranno proposte prove oggettive per la comprensione sia orale che scritta
(questionario vero /falso, questionario a scelta multipla, esercizi di
completamento), mentre per la produzione scritta e orale e la competenza
culturale, le prove saranno libere, guidate o parzialmente guidate.
Pere ogni tipo di prova si terrΰ conto di :
adeguatezza al contesto;
competenza linguistica.
Per lespressione orale si valuteranno anche la
fluiditΰ e la correttezza fonetica.
Per la valutazione complessiva si terrΰ conto
dellosservazione anche di altri elementi: come limpegno, la partecipazione,
la progressione rispetto ai livelli di partenza.
Finalitΰ educative
L'insegnamento della matematica si propone di:
1) illustrare
e far sperimentare ai ragazzi le potenzialitΰ del linguaggio matematico al fine
di descrivere la realtΰ e dominare le problematiche che emergono dallanalisi
di situazioni reali;
2)
educare
ad una visione di questa disciplina come scienza a sι, presentando ed
esaminando anche problemi che, pur non essendo immediatamente collegati a
situazioni concrete, possano stimolare la ricerca personale e lintuizione
degli allievi. Ciς per condurli alla
conquista di un metodo per analizzare la realtΰ che si serva soprattutto di
strumenti logici e che abitui ad un controllo razionale del proprio modo di
pensare.
In particolare si presterΰ attenzione a:
·
sollecitare
l'osservazione, l'intuizione, la capacitΰ di fare congetture, l'espressione in
un linguaggio dapprima spontaneo, e poi piω rigoroso, per descrivere ed
analizzare situazioni problematiche in diversi ambiti;
·
abituare
al controllo dei significati ed alla verifica sistematica delle congetture e
delle procedure eseguite, attraverso l'analisi delle proprie espressioni,
verbali o simboliche;
·
comprendere
l'utilitΰ di conoscere e saper usare un linguaggio sintetico che faccia uso
anche di strumenti grafici e di simboli.
Obiettivi di
apprendimento:
Conoscenza degli elementi specifici della disciplina:
a)
analizzare
il concetto di numero naturale;
b)
riconoscere
le caratteristiche principali di alcune rappresentazioni del numero naturale;
c)
acquisire
le fondamentali nozioni riguardanti gli insiemi;
d)
riconoscere
il significato delle operazioni aritmetiche;
e)
riconoscere
i multipli e divisori di numeri naturali, numeri primi;
f)
riconoscere
le principali figure geometriche e le loro caratteristiche intrinseche;
g)
riconoscere
ed applicare a punti e figure del piano traslazioni e simmetrie assiali;
h)
analizzare
operatori frazionari.
Osservazione di fatti, individuazione ed applicazione di relazioni, proprietΰ, procedimenti:
a)
individuare
proprietΰ relative ai numeri naturali, al loro ordinamento, alle loro
rappresentazioni;
b)
individuare
proprietΰ relative a una operazione definita tra numeri naturali;
c)
confrontare
proprietΰ delle operazioni tra numeri naturali
d)
individuare
relazioni tra gli elementi di un insieme o tra insiemi;
e)
applicare
correttamente le tecniche di calcolo relative ai numeri naturali e decimali;
f)
individuare
relazioni di divisibilitΰ tra numeri naturali;
g)
confrontare
figure geometriche e loro caratteristiche;
h)
riconoscere
proprietΰ varianti e invarianti per figure corrispondenti in traslazioni e
simmetrie
i)
individuare
il significato di operazione inversa.
Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e loro verifica:
a)
analizzare
il testo verbale di un problema individuando dati, relazioni tra i dati e le
richieste;
b)
individuare
dati essenziali e dati superflui;
c)
identificare
le operazioni necessarie alla risoluzione di un problema;
d)
risolvere
problemi con metodi diversi
e)
individuare
e risolvere problemi diversi con l'uso degli strumenti (riga, squadra,
compasso, goniometro);
f)
ricostruire
l'intera procedura risolutiva verbalizzandola e/o rappresntandola con schemi;
g)
riconoscere
problemi analoghi.
Comprensione ed uso dei linguaggi specifici:
a)
riconoscere,
comprendere ed usare correttamente termini e simboli del linguaggio
insiemistico;
b)
riconoscere,
comprendere ed usare correttamente termini e simboli relativi alla
rappresentazione dei numeri naturali, al loro ordinamento, alle relazioni tra
essi;
c)
usare
il reticolato nel piano come sistema di riferimento;
d)
descrivere
con linguaggio spontaneo ma preciso una figura geometrica;
e)
utilizzare
correttamente strumenti di calcolo e strumenti geometrici; esprimere concetti e
proprietΰ con linguaggio chiaro, preciso e rigoroso.
Obiettivi di apprendimento:
1)
Conoscenza degli elementi propri della
disciplina:
a)
analizzare
il concetto di numero razionale come classe di frazioni equivalenti;
b)
rappresentare
sulla retta i numeri razionali;
c)
acquisire
il concetto di grandezza e di rapporto tra grandezze;
d)
analizzare
i poligoni e comprendere le loro proprietΰ;
e)
alla
congruenza alla equiestensione alla equiscomponibilitΰ di figure piane al
teorema di Pitagora;
f)
conoscere
i concetti di congruenza e di equivalenza.
Osservazione di fatti, individuazione ed applicazione di relazioni, proprietΰ, procedimenti
a)
eseguire
correttamente l'informazione data;
b)
inquadrare
in uno schema logico gli insiemi numerici incontrati;
c)
confrontare
grandezze omogenee;
d)
applicare
alla geometria gli strumenti dell'aritmetica;
e)
individuare
analogie e differenze nell'applicazione delle trasformazioni alle figure
geometriche;
f)
riconoscere,
attraverso l'osservazione di situazioni concrete, l'uso di rapporti e
proporzioni;
g)
applicare
gli strumenti dell'aritmetica alla geometria e alla statistica;
h)
costruire
collegamenti tra le proprietΰ della congruenza e della equiestensione nel
piano;
Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e loro verifica
a)
individuare
il problema;
b)
individuare
i dati di un problema esplicitando eventuali dati impliciti;
c)
rilevare
costanti e variabili;
d)
individuare
percorsi risolutivi diversi per giungere alla soluzione;
e)
formulare
conclusioni;
f)
affrontare
e risolvere non solo problemi giΰ strutturati ma anche situazioni problematiche
traducibili in termini matematici.
Comprensione ed uso dei linguaggi specifici:
a)
tradurre
nel linguaggio verbale i simboli aritmetici e geometrici;
b)
tradurre
nel linguaggio verbale gli schemi;
c)
tradurre
nel linguaggio verbale i grafici,
facendo riferimento alle grandezze, al rapporto fra grandezze e alla proporzionalitΰ
diretta;
d)
decodificare
in simboli una comunicazione;
e)
decodificare
il testo matematico in un linguaggio verbale o grafico.
Obiettivi di apprendimento:
Conoscenza degli elementi specifici della disciplina:
a)
conoscere
le tecniche di calcolo e le proprietΰ delle operazioni negli insiemi numerici
ottenuti come ampliamento di numeri;
b)
conoscere
il significato dei termini specifici della disciplina;
c)
classificare
enti algebrici e geometrici secondo caratteristiche predefinite;
d)
conoscere
le proprietΰ degli enti geometrici nello spazio;
e)
conoscere
le procedure esecutive dell'algebra, della geometria e della statistica.
Osservazione di fatti, individuazione ed applicazione di relazioni, proprietΰ, procedimenti:
a)
applicare
le tecniche di calcolo agli insiemi numerici;
b)
individuare
analogie e differenze tra numeri assoluti e numeri relativi;
c)
riconoscere
ed applicare le proprietΰ delle operazioni in Q e in R;
d)
osservare
e individuare analogie e differenze tra la geometria nel piano e la geometria
nello spazio;
e)
applicare
il linguaggio algebrico a situazioni geometriche;
f)
operare
attraverso il linguaggio della logica.
Identificazione e comprensione di problemi, formulazione di ipotesi e di soluzioni e loro verifica:
a)
riconoscere
situazioni problematiche e raffrontarle tra loro in relazione all'oggetto del
problema o al percorso risolutivo che esse richiedono;
b)
strutturare
situazioni problematiche individuando dati indispensabili, superflui o
mancanti, espliciti o impliciti, domande e percorsi di risoluzione;
c)
formulare
ipotesi per generalizzare un problema;
d)
discernere
la "maggiore" o "minore" "convenienza" tra metodi
diversi di soluzioni di problemi;
e)
elaborare
diverse strategie per problemi della stessa "classe;
f)
selezionare
il linguaggio piω consono alla tipologia di problema proposto;
Comprensione ed uso dei linguaggi specifici:
a)
conoscere
il significato dei termini di cui si fa uso;
b)
esprimere
situazioni diverse con linguaggi diversi, da quello algebrico a quello grafico,
da quello geometrico a quello statistico;
c)
saper
leggere e decodificare un testo matematico;
d)
spiegare
compiutamente i concetti fondamentali della matematica;
e)
distinguere
definizioni, proprietΰ, tecniche del calcolo e teoremi;
f)
raggiungere
un linguaggio sempre piω preciso e rigoroso che si avvalga di grafici, e
sintesi algebriche.
Finalitΰ
educative
La sempre crescente importanza dell'intervento della
scienza nella vita moderna rende necessario che la Scuola contribuisca a
formare un cittadino che, oltre ad essere in possesso di cognizioni
scientifiche non superficiali, sia in grado di utilizzarle in modo critico. Gli
allievi dovranno essere messi in grado di identificare i problemi nelle
situazioni reali e di ideare procedimenti (logici e sperimentali) per
risolverli, rispettando nel loro lavoro le fondamentali norme di rispetto di se
stessi, degli altri, dell'ambiente.
Classe prima
Obiettivi di apprendimento:
1) Conoscenza degli elementi e codificare e decodificare i
linguaggi specifici:
a)
analizzare,
a livello sensoriale, alcune caratteristiche della materia nei diversi stati
fisici;
b)
acquisire
il concetto di trasformazione;
c)
individuare
alcuni punti specifici del movimento, fra cui, la necessitΰ di un sistema di
riferi
mento;
d)
analizzare
alcune caratteristiche fondamentali del mondo vivente;
e)
analizzare
i contributi dei mondo vivente e del mondo non vivente allo studio
dell'ambiente.
Osservazione di fatti e
fenomeni:
a)
acquisire
abilitΰ di osservazione;
b)
acquisire
la capacitΰ di confrontare alcune caratteristiche di campioni di tipo simile
(foglie,
piccoli animali), stimare,
misurare e raccogliere dati;
c)
analizzare
i dati ottenuti con losservazione ed il confronto e utilizzarli per avviare il
procedi mento
di classificazione dei
viventi;
d)
acquisire
la capacitΰ di usare semplici strumenti specifici.
a)
individuare
relazioni tra alcune caratteristiche dei materiali e loro stato fisico;
b)
individuare
rapporti di causa ed effetto fra variazioni dμ temperatura e cambiamento di
stato fisico;
c)
analizzare
a livello empirico gli effetti di una forza su un. corpo elastico e saper usare
questi effetti per la costruzione di strumenti di misura;
d)
individuare
collegamenti tra le varie componenti di un ambiente;
e)
mettere
in relazione fatti e fenomeni diversi e inquadrare situazioni diverse nello
stesso schema logico.
Comprensione ed uso dei
linguaggi specifici:
a)
esporre
in modo corretto i risultati di unesperienza usando termini e linguaggi
appropriati;
b)
interpretare
grafici giΰ costruiti e saper scegliere tra diverse rappresentazioni grafiche
quella piω appropriata.
Classe seconda
Obiettivi di apprendimento:
1) Conoscenza degli elementi propri della disciplina:
a)
conoscere
il metabolismo cellulare;
b) conoscere l'anatomia e la fisiologia dei vari apparati del corpo
umano;
e) acquisire conoscenze di educazione sanitaria e di educazione
ambientale;
d) conoscere alcuni aspetti della meccanica dei fluidi;
e) conoscere i principi di funzionamento delle macchine semplici;
f) acquisire conoscenze di ottica e di acustica;
Osservazione di fatti e
fenomeni, anche con l'uso di strumenti:
(a)
osservare
modelli anatomici e illustrazioni grafiche di tipi diversi;
(b)
individuare
analogie e differenze tra i vari organi del corpo umano;
(c)
individuare
analogie e differenze tra le strutture dell'uomo e quelle degli altri esseri
viventi;
(d)
raccogliere
e correlare dati relativi a un'osservazione;
(e)
saper utilizzare strumenti di misura e di
osservazione.
Formulazione di ipotesi e
loro verifica, anche sperimentale:
(a)
individuare
il rapporto di causa ed effetto tra situazioni particolari e insorgenza di
malattie;
(b)
progettare
l'assunzione dμ comportamenti utili alla salvaguardia della salute e dell'ambiente;
(c)
comprendere
le condizioni che permettono il galleggiamento;
(d)
analizzare
i dati ottenuti dallo studio di leve per giungere alla formulazione della legge
mate‑
matica;
(e)
individuare
alcuni fattori che determinano le caratteristiche dei suono e della luce.
Comprensione ed uso dei
linguaggi specifici:
(a)
descrivere
materiali, metodi e risultati di esperimenti;
(b)
leggere
e costruire tabelle, grafici e schemi;
(c)
scegliere
i grafici piω adatti per rappresentare i dati;
(d)
conoscere
e usare correttamente scale e simboli;
(e)
elaborare
materiali di documentazione;
(f)
comprendere
e usare correttamente termini scientifici, simboli e convenzioni introdotti
nelle
varie unitΰ di studio.
Classe terza
Obiettivi di apprendimento:
Ricordare fatti e fenomeni,
teoria (storia della scienza):
(a)
descrivere
le caratteristiche fondamentali della struttura dell'Universo e dei moti della
Terra;
(b)
descrivere
i fenomeni connessi al concetto dμ energia e alle varie forme sotto cui si
presenta;
(c)
individuare
le tappe dell'evoluzione (dell'Universo, della Terra, della vita, dell'uomo);
(d)
descrivere
i processi riguardanti la trasmissione dei caratteri ereditari;
(e)
acquisire
e sviluppare conoscenze relative all'educazione sanitaria ed ambientale.
Applicare gli strumenti
dell'aritmetica alla geometria e alla statistica:
(a)
stimare
e misurare grandezze diverse;
(b)
utilizzare
correttamente strumenti e procedimenti per l'osservazione;
(c)
individuare
gli elementi su cui indirizzare l'osservazione (campioni naturali, carte
geografiche, modelli, illustrazioni);
(d)
raccogliere
e confrontare i dati ricavati da un'osservazione o da una ricerca valutandone
l'attendibilitΰ.
Analizzare semplici
esperienze di conversione tra le diverse forme di energia:
(a)
utilizzare
e costruire tabelle, grafici e schemi;
(b)
descrivere
materiali, metodi, risultati e conclusioni delle esperienze effettuate.
L'insegnamento dell'educazione. tecnica nella Scuola
Media concorre con le altre discipline ed attivitΰ all'educazione integrale del
preadolescente: lo inizia alla comprensione della realtΰ tecnologica, lo aiuta
a sviluppare il proprio patrimonio di attitudini ed a acquisire specifiche
conoscenze e capacitΰ. Gli obiettivi specifici riguardanti la disciplina sono
articolati secondo l'ordine dei quattro criteri da impiegare per la
programmazione, indicati nella scheda di valutazione. Per gli obiettivi
educativi e comportamentali si fa riferimento a quanto deciso dal consiglio di
classe.
Criteri
di riferimento riportati nella scheda di valutazione:
1. Osservazione ed analisi della realtΰ
tecnologica considerata in relazione con l'uomo e l'ambiente.
2. Progettazione, realizzazione e verifica d'esperienze operative.
3. Conoscenze tecniche e tecnologiche.
4. Comprensione ed uso dei
linguaggi specifici.
Obiettivi:
Gli obiettivi di capacitΰ e di conoscenza e le
strategie d'intervento saranno adeguate alle fasce di riferimento secondo le abilitΰ
e competenze di base e ai bisogni specifici d'ogni alunno e riguardano le aree
tematiche proposte:
Classi prime:
·
Essere
in grado di riconoscere e osservare le trasformazioni dell'ambiente realizzate
dall'uomo con il suo lavoro e l'uso di appropriate tecnologie;
·
Essere
in grado di individuare le caratteristiche fisiche, meccaniche e tecnologiche e
gli usi di alcuni materiali(legno, carta, fibre tessili naturali );
·
Essere
in grado di utilizzare gli strumenti da disegno (squadre, compasso, riga)
·
Essere
in grado di osservare semplici oggetti o fatti tecnici;
·
Essere
in grado di costruire figure geometriche;
·
Essere
in grado di costruire e ideare figure e motivi decorativi basati sulla
simmetria del quadrato, triangolo, cerchio, esagono.
Classi seconde:
·
Sapere
osservare e analizzare semplici fatti tecnici o materiali in relazione all'uomo
e all'ambiente;
·
Sapere
riconoscere le principali caratteristiche dei materiali e in particolare, che i
materiali costituiscono elementi di base fondamentali per la costruzione degli
oggetti;
·
Essere
in grado di riconoscere gli elementi strutturali fondamentali di una casa, le
tecniche costruttive, la suddivisione degli spazi, gli impianti della casa e le
tipologie abitative;
·
Essere
in grado rilevare gli aspetti piω significativi dell'ambiente urbano;
·
Acquisire
la nozione di terza dimensione nella rappresentazione grafica e applicare il
concetto di sviluppo dei solidi;
·
Sapere
rappresentare solidi geometrici in assonometria e con le proiezioni ortogonali;
·
Sapere
rappresentare graficamente una pianta d'appartamento in scala;
·
Risolvere
situazioni problematiche attraverso semplici progettazioni;
·
Riconoscere
che le forme degli oggetti sono riconducibili a figure geometriche piane;
·
Essere
in grado di analizzare le tecnologie antinquinamento, il problema dei rifiuti,
della raccolta differenziata, del recupero e del riciclaggio;
·
Essere
in grado di utilizzare, attraverso lo studio di procedimenti tecnici e
tecnologici, dati, fatti, termini, convenzioni e linguaggi;
·
Essere
in grado di riconoscere che l'energia mette in moto tutto il sistema
produttivo;
·
Sapere
utilizzare nel disegno i segni convenzionali;
·
Sapere
relazionare con termini tecnici.
Classi terze:
·
Ipotizzare
ipotesi di salvaguardia ambientale;
·
Individuare
il rapporto forma/funzione d'oggetti e dispositivi tecnici. in relazione al
loro impiego.
·
Sapere
usare gli strumenti da disegno;
·
Sapere
rappresentare solidi geometrici e semplici oggetti con il metodo delle
proiezioni
ortogonali e con le assonometrie Cavaliere e Isometrica;
·
Sapere
quotare secondo le norme un semplice disegno tecnico;
·
Sapere
costruire semplici circuiti elettrici e logici;
·
Sapere
osservare, analizzare e sintetizzare fatti tecnici;
·
Sapere
interpretare ed impiegare correttamente la terminologia tecnica relativa agli
argomenti
·
trattati;
·
Acquisire
capacitΰ tecnico/operative;
·
Sapere
spiegare la funzione dei principali principi nutritivi degli alimenti;
·
Sapere
ricavare il proprio fabbisogno calorico, consultando le tabelle dei valori;
Metodologia:
La metodologia θ quella di
promuovere il coinvolgimento motivato e responsabile di ciascun
alunno, attraverso una partecipazione diretta alle
varie attivitΰ operative e di studio e di ricerca.
Per raggiungere gli
obiettivi enunciati, la programmazione delle attivitΰ dovrΰ seguire
un'articolazione a cui fanno riferimento i seguenti
momenti didattici:
·
Individuazione
delle esigenze socio ‑ culturali e delle situazioni di partenza degli
alunni;
·
Organizzazione
delle attivitΰ e dei contenuti in relazione agli obiettivi prestabiliti;
·
Scelta
degli strumenti e dei materiali da utilizzare;
·
Sistematica
osservazione dei processi di apprendimento
·
Processo
valutativo essenzialmente fondato sulle indicazioni della scheda di
valutazione;
·
Continua
verifica del processo educativo.
Tutte le attivitΰ fanno
riferimento allo studio, all'operativitΰ e alla ricerca che includeranno
procedimenti tecnici e tecnologici, quali : il metodo
progettuale, l'analisi tecnica e ambientale.
Area dei contenuti
L'area dei contenuti
specifici della disciplina comprende l'acquisizione di capacitΰ operative e
metodi tecnici
riutilizzabili in diverse situazioni, congiuntamente alle conoscenze inerenti
il campo
delle relative tecnologie.
Gli elementi di conoscenza e le capacitΰ degli allievi debbono comunque
riferirsi a tre diverse componenti:
a) I grandi settori della produzione( primaria,
secondaria e terziaria ) relativi ai bisogni fondamentali della societΰ umana e
le tecnologie in essa impiegate ;
b) I metodi, gli strumenti, i procedimenti j
principi scientifici relativi ad alcune tecniche e tecnologie (individuate
senza pretese di specializzazione);
c)
Alcuni
principi generali che riguardano l'economia, la tecnica, la tecnologia ed il
rapporto con l'uomo e con l'ambiente.
Le esperienze saranno scelte
tenendo conto di diversi criteri: la possibilitΰ di realizzarle, la loro
rilevanza rispetto alle conoscenze generali sul mondo della produzione, della
tecnologia, il collegamento con le reali motivazioni degli allievi e la compatibilitΰ
con il loro livello di sviluppo mentale.
Contenuti:
I
contenuti culturali specifici riguardano le seguenti unitΰ didattiche:
Classi prime:
Aree
tematiche proposte:
-
Norme
di rappresentazione grafica; disegno geometrico; elementi di grafica, la
misura;
-
Proprietΰ:
meccaniche, tecnologiche e fisiche di alcuni materiali da costruzione (carta,
legno, fibre tessili naturali);
-
Settore
produttivo primario(agricoltura e sue tecnologie);
-
L'ambiente
naturale;
-
Disegno
geometrico;
-
Simboli
grafici;
L'articolazione
mensile θ cosμ sintetizzata:
‑SETTEMBRE/OTTOBRE:
Prove
d'ingresso, Strumenti per il disegno, elementi di agraria;
‑NOVEMBRE:
L'azienda
agraria, le colture erbacee, pesticidi, costruzioni geometriche;
-DICEMBRE:
Elementi
di Educazione Alimentare, il latte, le uova, esercitazioni di grafica con il
triangolo equilatero;
-GENNAIO:
L'allevamento
del bestiame, alcuni prodotti orticoli, esercitazioni di grafica con il quadrato,
verifica quadrimestrale.
‑FEBBRAIO:
Il
legno, esercitazioni di grafica con l'esagono; rappresentazione di figure
modulari;
‑MARZO:
La
carta, storia della carta, vari tipi di carta, la struttura delle figure
geometriche, esercitazioni con le figure geometriche di base, disegni
ornamentali.
‑APRILE:
Le
fibre tessili naturali, La misura, norme di rappresentazione grafica scale di
proporzione, ingrandimento e riduzione di figure;
‑MAGGIO:
Elementi
di educazione alla sicurezza in casa a scuola, i simboli grafici, tecnologia, e
inquinamento;
-GIUGNO:
Verifiche finali.
Classi seconde:
Materiali metallici e ceramici ‑ l'abitazione ‑
la cittΰ e i servizi ‑ forme e fonti di energia - educazione stradale e
di evacuazione in caso di emergenza ‑ assonometria isometrica e Cavaliera
di solidi geometrici ‑ proiezioni ortogonali
di
solidi e di semplici oggetti ‑ analisi tecnica di semplici fatti tecnici
e tecnologici. L'articolazione mensile θ cosμ sintetizzata:
‑SETTEMBRE:
Verifiche
sul programma svolto l'anno precedente;
‑OTTOBRE:
Materiali
da costruzioni(metalli, altoforno, principali leghe metalliche), L'assonometria
Isometrica, Norme di quotatura;
‑NOVEMBRE:
Materiali
ceramici, l'abitazione, Sviluppo di solidi, Assonometria Cavaliere;
-DICEMBRE:
Impianti
domestici, pianta d'appartamento, norme di rappresentazione grafica;
‑GENNAIO:
La
cittΰ, i servizi della cittΰ, il problema rifiuti, verifiche quadrimestrali;
‑FEBBRAIO:
Principali
fonti d'energia, rappresentazione grafica con le proiezioni ortogonali;
‑MARZO:
Le
centrali elettriche, inquinamento dell'aria, elementi di progettazione;
‑APRILE:
La
macchina fotografica, la fotografia, esercitazioni grafiche e operative;
‑MAGGIO:
Il
ciclomotore, elementi d'educazione stradale, rappresentazione grafica di
segnaletica;
‑GIUGNO:
Verifiche
finali.
Classi terze:
·
Educazione
alimentare e tecniche di conservazione degli alimenti;
·
Concetto
d'elettricitΰ e di corrente elettrica;
·
Il
circuito elettrico, effetti della corrente elettrica, nonne di sicurezza, come
risparmiare corrente elettrica, i generatori di corrente elettrica, motori
elettrici;
·
Concetto
di elettronica, circuiti elettronici fondamentali, componenti elettronici di
base, linguaggio del calcolatore;
·
Mezzi
di trasporto (automobile), le infrastrutture, elementi di educazione stradale;
·
Elementi
d'economia;
·
Disegno
tecnico, nonne di rappresentazione grafica, le proiezioni ortogonali,
assonometria
Cavalier, assonometria isometrica, analisi tecnica di fatti
tecnici, progettazioni, rappresentazione
di diagrammi, istogrammi e ortogrammi;
L'articolazione
mensile θ cosμ sintetizzata:
‑SETTEMBRE/OTTOBRE:
Verifiche
iniziali, assonometrie di solidi geometrici, elementi di educazione alimentare,
progettazione di un pranzo;
-NOVEMBRE:
Conservazione
degli alimenti (con il freddo, per mezzo del calore, con metodi chimici
naturali ed artificiali, rappresentazione grafica di semplici oggetti (schizzi
a mano libera, in assonometria e con le proiezioni ortogonali);
-DICEMBRE:
Elementi
di economia , Bisogni umani, beni economici, la moneta, il mondo del lavoro, i
fattori della produzione, la retribuzione;
‑GENNAIO:
La
corrente elettrica, il circuito elettrico, effetti della corrente elettrica,
attivitΰ operative (rappresentazioni di circuiti elettrici elementari, schema
di un campanello elettrico). verifiche quadrimestrali;
‑FEBBRAIO:
Elementi
d'informatica, circuiti logici, il progetto. Elementi d'elettronica, componenti
elettronici di base, circuiti elettronici, disegno tecnico;
‑MARZO:
Mezzi
di trasporto (l'auto mobile, il motore a combustione interna), elementi di
educazione stradale, Disegno tecnico;
‑APRILE:
L'inquinamento,
tecnologie e ambiente, i grafici statistici;
‑MAGGIO:
Progettazione
di un semplice fatto tecnico, riepilogo del programma svolto, verifiche;
-GIUGNO:
Verifiche
di fine anno, proposte per le prove d'esame.
Verifiche:
La verifica dell'apprendimento sarΰ effettuata
mediante prove di tipo oggettivo, interrogazioni, discussioni, test vero o
falso, esercitazioni grafiche. Tali prove saranno strettamente coerente, nei
contenuti e nei metodi, con tutte le attivitΰ svolte e si propongono di
accertare, il grado d'acquisizione da parte delle tre categorie d'abilitΰ:
conoscenze, comprensione e applicazione.
LEducazione Artistica rappresenta uno spazio espressivo che stimola lalunno a scoprire bisogni e dati della realtΰ, a riflettere e comunicare attraverso messaggi visivi, ad esprimere la propria originalitΰ ed il proprio gusto. I messaggi trasmessi attraverso le immagini, le opere darte di varie epoche, espressioni del presente e del passato, aiuteranno a sviluppare le potenzialitΰ estetiche degli alunni.
Attivitΰ di
recupero che si intendono attivare in orario curricolare per colmare le
eventuali lacune di tipo nozionale e dμ metodo di studio anche per gli alunni
portatori di handicap:
-
Produzione adeguata ai contenuti del linguaggio artistico di base.
Guida
allordine, alla precisione e allorganizzazione del proprio lavoro.
Esercizi
semplici e adeguati per la conoscenza delluso degli strumenti: pastelli,
tempera e pennarelli.
Conoscenza
di alcuni elementi del patrimonio artistico.
- Approfondimento crescente delle tecniche grafico ‑ pittoriche:
uso autonomo e produzione creativa e personale.
Approfondimento
delle conoscenze storico artistiche.
Superamento
e abbandono degli stereotipi, attraverso la costruzione ‑ creazione di
prodotti artistici personali.
Osservazione
piω sistematica della realtΰ.
-
Attivitΰ di laboratorio, ricerche, lavori di grafica e di pittura, collages
relativi ai vari argomenti.
Larte nella preistoria - La civiltΰ cretese e micenea ‑ La civiltΰ greca (larchitettura) ‑ gli scavi di Paestum (i templi) ‑ Gli etruschi (larchitettura). ‑ Larea archeologica di Fratte e il Museo Provinciale di Salerno ‑ Il museo nazionale di Pontecagnano ‑ La civiltΰ romana (larchitettura) ‑ Gli scavi di Pompei ‑ Larte paleocristiana (la basilica) ‑ Il romanico (la cattedrale) ‑ il duomo di Salerno ‑ il gotico (la cattedrale).
Linquadratura ‑ Problemi
della percezione visiva ‑ Costruzione di un oggetto ‑ I simboli ‑
Utilitΰ delle immagini ‑ La fotografia ‑ I fumetti ‑ Beni culturali
e musei.
Percorsi didattici
Libere rappresentazioni grafiche di momenti della
vita familiare e scolastica ‑ Movimenti simbolici della figura umana
nello sport con successive libere illustrazioni ‑Rappresentazioni
grafiche e pittoriche di paesaggi familiari agli alunni con studi prospettici
di particolari e scorci di Salerno.
·
Gradualitΰ
(dal semplice al complesso); deduzione; induzione; sperimentazione; analisi;
sintesi.
·
Lavori
individuali e di gruppo; realtΰ esistente; libro di testo; audiovisivi; visite
guidate; biblioteca dIstituto; laboratorio; discussioni in classe.
-
Sviluppare
le capacitΰ percettive
-
Conoscere
e usare le strutture del linguaggio visuale
-
Conoscere
e usare codice visuale in rapporto alle funzioni
-
Sviluppare
le capacitΰ di lettura consapevole del testo visivo
-
Essere
coscienti dei messaggi presenti nellambiente
-
Conoscere
le diverse forme ed espressioni artistiche
-
Acquisire
la terminologia appropriata
-
Acquisire
strumenti tecnici e abilitΰ per produrre messaggi visivi
-
Acquisire
una metodologia operativa
-
Abilitΰ
nella produzione e rielaborazione dei messaggi visivi, nelluso corretto di
strumenti e materiali, nellutilizzare con
padronanza le tecniche espressive, nellutilizzare correttamente gli
elementi e le strutture del linguaggio visivo.
-
Comprendere
i messaggi; saper ascoltare e relazionare; saper osservare e descrivere;
cogliere analogie e differenze; analizzare; memorizzare; confrontare;
classificare.
-
Esercitazioni
sul libro dμ testo ‑ ricerche ‑ discussioni guidate ‑
interrogazioni ‑ elaborati personali -elaborati di gruppo.
-
Accertamento
della rispondenza dellalunno agli obiettivi fissati nella programmazione
nonchι delladeguatezza della programmazione ai bisogni dellalunno e
soprattutto alla sua preparazione pregressa.
-
Valutazione
rispetto allalunno: verifica dellapprendimento.
-
Valutazione
rispetto alla programmazione: verifica dellefficacia dellintervento
didattico.
Classe seconda
Finalitΰ educative:
LEducazione Artistica rappresenta uno spazio espressivo che stimola lalunno a scoprire bisogni e dati della realtΰ, a riflettere e comunicare attraverso messaggi visivi, ad esprimere la propria originalitΰ ed il proprio gusto.
I messaggi trasmessi attraverso le immagini, le opere darte di varie epoche, espressioni del presente e del passato, aiuteranno a sviluppare le potenzialitΰ estetiche degli alunni.
Attivitΰ di recupero
che si intendono attivare in orario curricolare per colmare le eventuali lacune
di tipo nozionale e di metodo di studio anche per gli alunni portatori di
handicap:
-
Produzione adeguata ai contenuti del linguaggio artistico di base.
Guida
allordine, alla precisione e allorganizzazione del proprio lavoro.
Esercizi
semplici e adeguati per la conoscenza delluso degli strumenti: pastelli,
tempera e pennarelli.
Conoscenza
di alcuni elementi del patrimonio artistico.
-
Approfondimento crescente delle tecniche grafico‑pittoriche: uso autonomo
e produzione creativa e personale.
Approfondimento delle conoscenze storico artistiche.
Superamento e abbandono degli stereotipi, attraverso la costruzione‑creazione di prodotti artistici personali.
Osservazione piω sistematica della realtΰ.
Contributi per vari
progetti:
-
Attivitΰ
di laboratorio, ricerche, lavori di grafica e di pittura, collages relativi ai
vari argomenti.
Contenuti:
L'arte nel tempo
Il Quattrocento (architettura) ‑ Il Cinquecento (architettura) ‑ Il Seicento (architettura) ‑Il Barocco nel Duomo di Salerno ‑ Il Settecento (architettura) ‑ LOttocento (prima metΰ)
Disegni degli elementi caratteristici
dellarchitettura paleocristiana, romanica, gotica, rinascimentale, barocca e
neoclassica.
Le tecniche per esprimersi
Il disegno a matita ‑ Le
matite colorate ‑ Il chiaroscuro ‑ I pastelli a cera ‑ La
tecnica del graffito ‑ I pennarelli ‑ Il collage ‑ La pittura
a tempera ‑ La tecnica mista (Approfondimenti) - La pittura acrilica
Lacquerello ‑ Il mosaico ‑
Il modulo
Un mondo di immagini
I simboli. ‑ Utilitΰ delle immagini. ‑
La pubblicitΰ. ‑ La fotografia come arte. ‑ I fumetti. ‑
L'artigianato.
Percorsi
didattici
Comunicare con le immagini degli elementi primari come i simboli della segnaletica e quelli piω complessi del manifesto pubblicitario. Studio della cultura artistica moderna e contemporanea(costumi, opere, ambiente) con libere espressioni artistiche a confronto. Studio delle immagini fotografiche sia in forma statica che dinamica. Considerazioni di valutazioni personali con rielaborazioni e tecniche individuali.
Strategie operative, metodi
e strumenti:
‑
Gradualitΰ (dal semplice al complesso); deduzione; induzione; sperimentazione;
analisi; sintesi.
-
Lavori individuali e di gruppo; realtΰ esistente; libro di testo; audiovisivi;
visite guidate; biblioteca
d'Istiuto; laboratorio; discussioni in classe.
Obiettivi disciplinari:
·
Sviluppare
le capacitΰ percettive
·
Conoscere
e usare le strutture del linguaggio visuale
·
Conoscere
e usare codice visuale in rapporto alle funzioni
·
Sviluppare
le capacitΰ di lettura consapevole del testo visivo
·
Essere
coscienti dei messaggi presenti nell'ambiente
·
Conoscere
le diverse forme ed espressioni artistiche
·
Acquisire
la terminologia appropriata
·
Acquisire
strumenti tecnici e abilitΰ per produrre messaggi visivi
·
Acquisire
una metodologia operativa
Abilitΰ da raggiungere:
‑ Abilitΰ nella produzione e rielaborazione
dei messaggi visivi, nell'uso corretto di strumenti e
materiali, nell'utilizzare con padronanza le
tecniche espressive, nell'utilizzare correttamente gli
elementi e le strutture del linguaggio visivo.
Abilitΰ trasversali:
‑
Comprendere i messaggi; saper ascoltare e relazionare; saper osservare e
descrivere; cogliere analogie e differenze; analizzare; memorizzare;
confrontare; classificare.
Verifica:
-
Esercitazioni
sul libro di testo ‑ ricerche ‑ discussioni guidate ‑
interrogazioni ‑ elaborati personali ‑ elaborati di gruppo.
Valutazione:
‑ Accertamento della rispondenza dell'alunno agli obiettivi fissati nella programmazione nonchι dell'adeguatezza della programmazione ai bisogni dell'alunno e soprattutto alla sua preparazione pregressa. Valutazione rispetto all'alunno: verifica dell'apprendimento. Valutazione rispetto alla programmazione: verifica dell'efficacia dell'intervento didattico.
Classe terza
Finalitΰ educative:
LEducazione Artistica rappresenta uno spazio espressivo che stimola lalunno a scoprire bisogni e dati della realtΰ, a riflettere e comunicare attraverso messaggi visivi, ad esprimere la propria originalitΰ
ed il proprio gusto. I messaggi trasmessi attraverso le immagini, le opere darte di varie epoche, espressioni del presente e del passato, aiuteranno a sviluppare le potenzialitΰ estetiche originalitΰ degli alunni.
Attivitΰ di
recupero che si intendono attivare in orario curricolare per colmare le
eventuali lacune di tipo nozionale e di metodo dμ studio anche per gli alunni
portatori di handicap:
-
Produzione adeguata ai contenuti del linguaggio artistico di base.
Guida
allordine, alla precisione e allorganizzazione del proprio lavoro.
Esercizi
semplici e adeguati per la conoscenza delluso degli strumenti: pastelli,
tempera e pennarelli.
Conoscenza
di alcuni elementi del patrimonio artistico.
Approfondimenti previsti per
gli alunni piω
motivati:
·
Approfondimento
crescente delle tecniche grafico‑pittoriche: uso autonomo e produzione
creativa e personale.
·
Approfondimento
delle conoscenze storico artistiche.
·
Superamento
e abbandono degli stereotipi, attraverso la costruzione‑creazione di
prodotti artistici personali.
·
Osservazione
piω sistematica della realtΰ.
Contributi per vari
progetti:
‑
Attivitΰ di laboratorio, ricerche, lavori di grafica e di pittura, collages
relativi ai vari argomenti.
Contenuti:
L'arte nel tempo
L 'Ottocento: architettura,
scultura ‑ La pittura europea dell'Ottocento ‑ La pittura italiana
dell'Ottocento ‑ L'Impressionismo ‑ Il Neoimpressionismo‑ Il
Fauvismo. ‑ Il Divisionismo. Il Novecento: architettura, design ‑
Art Nouveau ‑ L'Espressionismo ‑ Il Cubismo Il Futurismo ‑
L'Astrattismo ‑ Il Dadaismo ‑ Il Surrealismo ‑ La pittura
metafisica. ‑ La Pop art ‑ Tendenze dell'arte italiana nel panorama
europeo.
Le tecniche per esprimersi
Ulteriori approfondimenti delle seguenti tecniche:
Il disegno a matita ‑
Le matite colorate ‑ Il chiaroscuro ‑ I pastelli a cera ‑ La
tecnica del graffito ‑ I pennarelli. ‑ Il collage. ‑La
pittura a tempera. ‑ La tecnica mista. La pittura acrilica. ‑
L'acquerello. ‑ Il mosaico. ‑ Il modulo.
Un mondo di immagini
L'artigianato
e gli oggetti della memoria. ‑ La fotografia come arte. ‑ I
simboli. ‑ Utilitΰ delle immagini. ‑La pubblicitΰ. ‑La moda.
Percorsi didattici
Rappresentazione grafica
delle problematiche e delle ansie giovanili, con riferimento costante alle
letture e a tutto quello che viene proposto dalla collegialitΰ degli
insegnanti. La condizione sociale dell'artigiano di oggi con documentazione
grafica o fotografica di tutto quel fascinoso mondo che viene costruito con le
mani. Analisi del mondo della moda, della pubblicitΰ e dei mass media, che
rappresentano oggi la cultura di riferimento. Il linguaggio dell'arte (900),
come elemento multimediale dei segni simbolici dell'uomo.
Strategie operative ‑
metodi e strumenti:
-
Gradualitΰ
(dal semplice al complesso); deduzione; induzione; sperimentazione; analisi;
sintesi.
-
Lavori
individuali e di gruppo; realtΰ esistente; libro di testo; audiovisivi; visite
guidate; biblioteca
dIstituto; laboratorio; discussioni in
classe.
Obiettivi disciplinari:
·
Sviluppare
le capacitΰ percettive
·
Conoscere
e usare le strutture del linguaggio visuale
·
Conoscere
e usare codice visuale in rapporto alle funzioni
·
Sviluppare
le capacitΰ di lettura consapevole del testo visivo
·
Essere
coscienti dei messaggi presenti nell'ambiente
·
Conoscere
le diverse forme ed espressioni artistiche
·
Acquisire
la terminologia appropriata
·
Acquisire
strumenti tecnici e abilitΰ per produrre messaggi visivi
·
Acquisire
una metodologia operativa
Abilitΰ da raggiungere:
‑
Abilitΰ nella produzione e rielaborazione dei messaggi visivi, nell'uso
corretto di strumenti e materiali, nell'utilizzare con padronanza le tecniche
espressive, nell'utilizzare correttamente gli elementi e le strutture del
linguaggio visivo.
Abilitΰ trasversali:
‑
Comprendere i messaggi; saper ascoltare e relazionare; saper osservare e
descrivere; cogliere analogie e differenze; analizzare; memorizzare;
confrontare; classificare.
Verifica:
-
Esercitazioni
sul libro di testo ‑ ricerche ‑ discussioni guidate ‑
interrogazioni ‑ elaborati personali ‑ elaborati di gruppo
Valutazione:
-
Accertamento
della rispondenza dell'alunno agli obiettivi fissati nella programmazione
nonchι dell'adeguatezza della programmazione ai bisogni dell'alunno e
soprattutto alla sua preparazione pregressa.
-
Valutazione
rispetto all'alunno: verifica dell'apprendimento.
-
Valutazione
rispetto alla programmazione: verifica dell'efficacia dell'intervento
didattico.
Finalitΰ educative:
Preso atto del ruolo che la
musica svolge nella societΰ contemporanea, il nostro progetto educativo sarΰ
finalizzato nel triennio a promuovere l'acquisizione da parte del discendente di
strumenti operativi che gli permetteranno di fluire della cultura musicale in
modo consapevole e attivo. Nel contempo l'uso del linguaggio specifico, quale
premessa metodologica imprenscindibile, arrecherΰ un significativo contributo,
sul piano cognitivo, sociale, affettivo, estetico, etico sinergicamente in un
processo di maturazione globale, allo sviluppo armonico ed integrale della
personalitΰ.
Obiettivi didattici:
Classe prima:
Il ragazzo nella prima classe
stabilisce un rapporto con l'educazione musicale e il lavoro svolto in questa
fase assume, dunque, un'importanza rilevante: il 1° obiettivo riguarda
direttamente ed esclusivamente noi, e consiste nel riuscire a "far vivere
la materia" presentandola come realmente θ come un tatto di libertΰ e di
organizzazione, di istintivitΰ e di logicitΰ. Durante questo 1° anno dovremo
operare affinchι ogni ragazzo acquisisca un uso corretto della voce, sviluppi
la sensibilitΰ ritmica, sappia esprimersi universalmente in modo spontaneo;
dovremo cercare di aiutarlo a riconoscere la propria musicalitΰ, a vocalizzarla
ad arricchirla. Sarΰ opportuno stimolare continuativamente la sfera percettiva,
riproduttiva e creativa, favorendo lo sviluppo di alcuni, primi, aspetti
dell'orecchio musicale in un contesto operativo.
1) Conoscere
ed utilizzare in contesti appropriati la terminologia fondamentale della
disciplina. Ipotizzare criteri di trascrizione in relazione ai parametri di
durata, intensitΰ ed altezza.
2) Usare
la voce per riprodurre, su imitazione, sequenze melodiche. Usare uno strumento
melodico per imitazione e per leggere semplici melodie.
3) Distinguere
materiali sonori in merito al criterio delle caratterizzazioni dinamiche,
agogiche e timbriche. Distinguere le famiglie degli strumenti. Riconoscere le
fondamentali caratterizzazioni del procedimento armonico.
4) Improvvisare
risposte utilizzando la voce e gli strumenti. Variare sequenze ritmiche.
Classe seconda:
Porremo soprattutto
l'attenzione a sviluppare nei ragazzi, come obiettivo fondamentale, la capacitΰ
di ascoltare criticamente ogni genere e tipo di musica attraverso la
descrizione delle componenti peculiari degli stili e dei generi di volta in
volta presentati nelle lezioni di ascolto; oltre a questo obiettivo generale
sarΰ opportuno privilegiare anche le tecniche di ricerca musicale, aiutando i
ragazzi ad ampliare i propri mezzi di ricerca, attraverso letture ed ascolti,
della figura di musicisti inquadrandoli nella storia.
1) Riconoscere
alcuni aspetti fondamentali del linguaggio musicale: ritmo, timbro, scale.
2) Mettere
in rapporto i suoni con alcuni movimenti predeterminati. Usare lo strumento
musicale (flauto o diamonica) partendo dalle note lunghe e dalle scale fino
all'esecuzione di brevi melodie.
1) Classificare
le voci umane femminili e maschili per la realizzazione di un brano
"canone" da eseguire anche con lo strumento.
2) Ascoltare
e riconoscere un brano musicale orchestrale individuando gli strumenti.
Prendere coscienza del ritmo, della melodia e del timbro.
3) Collocare
nel tempo il linguaggio sonoro e rapportarlo ad una situazione storica o
culturale - religiosa vicino alla vita del musicista.
4) Inventare
linee melodiche semplici, ritmate su accenti di parole guida.
Classe terza:
Pur tenendo presente che la
primaria finalitΰ dell'educazione musicale non θ certamente quella di formare
dei musicisti o dei critici musicali, θ necessario che l'adolescente, al
termine del triennio, possieda delle abilitΰ e delle conoscenze specifiche,
ovvero gli strumenti e gli stimoli adeguati per accostarsi alla musica,
comprenderla, ed accrescere la propria sensibilitΰ e il proprio bagaglio
culturale anche senza la guida dell'insegnante.
1) Conoscere
la notazione musicale standard, in funzione delle necessitΰ di lettura e
trascrizione. Trovare punti di contatto fra linguaggio specifico musicale e
altre forme espressive.
2) Praticare
la musica d'insieme, con strumenti a percussione, a fiato e a tastiera.
Riconoscere la propria voce e provare l'impiego in diversi repertori musicali,
valorizzandone le qualitΰ.
3) Individuare
gli elementi strutturali di un brano musicale, singolarmente o in relazioni piω
complesse.
4) Produrre
piccole strutture sonore rispondenti ai parametri richiesi.
Contenuti
Elementi di notazione: il
pentagramma, la chiave, le note, le figure musicali.
Sequenze ritmiche con la
presenza di minime, semiminime, crome.
I parametri musicali.
Canti nell'estensione
dell'ottava centrale.
Semplici canoni.
Brani tratti dal repertorio
della musica descrittiva.
Le origini della musica e le
tradizioni etniche.
La scrittura musicale:
successione graduale ascendente e discendente, posizioni del suono (altezza) e
figure di durata in tempi semplici.
Il linguaggio musicale: ritmo,
timbro, scale, segni di alterazione, pause battuta (o misura), segni di
espressione. Le vibrazioni sonore e lo sviluppo delle capacitΰ
senso-percettive.
La pedagogia vocale: la
scoperta della propria voce.
Dall'ascolto di un brano
musicale all'individuazione del messaggio inviato dall'autore.
Alcune semplici forme
musicali: il Mottetto, la Suite, La Ballata, il Madrigale, la Cantata.
Attivitΰ di esplorazione
nell'ambiente sonoro: registrazione di rumori e suoni in ambienti diversi.
Le forme musicali storiche:
strutture, modalitΰ, ambito geo-storico, ricerca delle motivazioni e occasioni
d'impiego.
Introduzione al teatro
musicale: conoscere almeno un'opera, individuando le tematiche legate al
costume sociale, le convenzioni espressive e gli aspetti innovativi.
Esplorazione dei ritmi propri
della musica popolare nazionale e confronto con culture extraeuropee.
Metodologia
Classe
prima
In prima media, si possono
utilizzare dei metodi che portano a controllare sostanzialmente il
comportamento sociale del nuovo gruppo attraverso la disponibilitΰ a
collaborare nell'esecuzione delle attivitΰ. Questo risulta fondamentale per
promuovere la conoscenza della materia, scarsamente avviata nelle elementari.
Il docente diventerΰ, quindi, coordinatore della sua classe e condurrΰ
gradualmente i ragazzi prima alla comprensione dei linguaggi, favorendo l'ascolto
guidato, e poi ai primi simboli di notazione, affinchι si individui la
scrittura musicale nel suo insieme (note, scale, figure, altezze...). Inoltre
per sviluppare le capacitΰ senso-percettive si farΰ uso del corpo, utilizzando
il battito scandito delle mani in alternanza con quello dei piedi, in modo da
prendere coscienza del valore sistematico del tempo. La fase successiva
utilizzerΰ il metodo dell'imitazione per voce modulata su brani conosciuti.
Classe
seconda
In seconda media, essendo giΰ
state acquisite nozioni tecniche di tempo e di ritmo, si darΰ piω spazio alla
creativitΰ, all'improvvisazione, all'imitazione su strumento, aiutando l'alunno
ad indagare correttamente sulla realtΰ sonora che lo circonda, per poterla
analizzare e riprodurre. La fase di riproduzione post-ascolto θ da privilegiare
rispetto alla lezione teorica, perchι come momento di riflessione e di
educazione porta l'alunno a comunicare ed a trasmettere la sua ricca
interioritΰ espressiva: ciascuno si sentirΰ partecipe dei valori culturali
della musica e potrΰ dare vita a forme e linguaggi per esperienze concrete di
crescita.
Classe
terza
In terza media, tenendo conto
del livello di maturazione della classe, ora che i ragazzi sono in grado di
riconoscere forme e suoni, si puς passare alla produzione in fase operativa per
comporre sequenze su criteri dati, esprimere opinioni, organizzare un progetto
sonoro. L'alunno tenterΰ anche un approccio da critico musicale, proponendo
variazioni su tema, creando modelli per brani melodici. Sarΰ fondamentale
l'esercitazione assidua al canto ed alla pratica corale che,
dall'improvvisazione della prima, all'imitazione della seconda, passa alla fase
di lettura in terza, ed θ ottimo indicatore di socializzazione. Si darΰ spazio
anche alla lettura di qualche opera musicale dopo averla fatta ascoltare o
vedere (videocassetta), per poi passare alla fase di commento sul testo, la
trama e la musica.
Criteri
per le verifiche
Ciς che dobbiamo verificare,
in primo luogo, e la validitΰ delle nostre scelte, per quanto riguarda
contenuti e metodologie: non sono i ragazzi che devono adeguarsi alla
programmazione, ma θ questa che deve essere aderente al divenire della loro
realtΰ. Le costanti verifiche dello sviluppo del processo di apprendimento ci
permetteranno di rettificare, in caso di necessitΰ, il nostro intervento,
consentendo un riequilibrio immediato della situazione, attraverso l'uso di
metodi o materiali diversi e l'impiego di interventi individualizzati, evitando
deleterie divaricazioni all'interno della classe (sociocognitive) e tardivi (e
spesso improduttivi) tentativi di recupero. L'osservazione sistematica, pur
essendone il momento principale, non esclude l'utilizzazione della verifica ad
ampio raggio al termine di una unitΰ di lavoro o del quadrimestre. I vari mezzi
di verifica che utilizzeremo saranno funzionali alla identificazione delle
conoscenze e delle abilitΰ maturate in relazione ai criteri di valutazione
presenti nella scheda sperimentale.
Test di ingresso di educazione musicale
Classe prima
Gli alunni verranno sottoposti
ad un'indagine conoscitiva preliminare per verificare la situazione di partenza
di ognuno di loro.
Verranno utilizzati due tipi
di test: a carattere soggettivo (esperienze precedenti, interesse e
disponibilitΰ verso la musica, preferenze, opinioni) per avere una serie
d'informazioni difficilmente quantificabili e misurabili che perς saranno
preziose per avere un'idea soprattutto di quelle "esperienze
extrascolastiche" citate nei Programmi Ministeriali; a carattere oggettivo
(capacitΰ discriminatorie specifiche, contenuti o abilitΰ giΰ acquisite) per
misurare i livelli relativi alle prestazioni effettuate dai singoli alunni in
risposta agli stimoli proposti.
1. Questionario
conoscitivo sull'esperienza musicale e sulle conoscenze musicali generali,
precedute da una adeguata spiegazione di questi e delle risposte che, sono
richieste per avere quindi un'insieme di dati estremamente utile per l'impostazione
delle attivitΰ didattiche.
2. Test
diagnostico d'ingresso per accertare i prerequisiti d'ingresso degli alunni,
senso ritmico e melodico
(a) Discriminazione
della durata (fra due o piω suoni di durata diversa)
(b) Discriminazione
timbrica (fra il suono di due o piω strumenti diversi)
(c) Discriminazione
andamentale (fra un andamento moderato, uno veloce e uno lento)
(d) Discriminazione
dinamica (fra due suoni di cui uno forte e l'altro debole)
(e) Discriminazione
dell'altezza (fra due suoni di cui uno forte e l'altro debole)
(f) Discriminazione
ritmica (binario e ternario
..)
(g) Discriminazione
degli eventi sonori nell'ambiente naturale (fra fenomeni atmosferici o fra
versi prodotti da animali)
f) Mettere
in relazione: ordinare, classificare, collegare.
Dopo aver analizzato la situazione di partenza, che accerta il livello di capacitΰ motorie ed il grado di abilitΰ raggiunto, si punta sulle seguenti finalitΰ disciplinari:
1) potenziamento
fisiologico: potenziamento della funzione cardio‑respiratoria,
irrobustimento muscolare, miglioramento della mobilitΰ articolare e della
velocitΰ di risposta neuro‑muscolare;
2) coordinamento
e consolidamento degli schemi motori di base: miglioramento dellequilibrio,
della coordinazione e delle qualitΰ motorie di base;
3) avviamento
alla pratica sportiva: acquisizione di tecniche e di schemi motori nuovi,
conoscenza e rispetto delle regole, capacitΰ di collaborare con gli altri per
un fine comune.
I profondi cambiamenti che interessano la vita del
ragazzo in questa fase del suo sviluppo inducono a programmare un'attivitΰ
polivalente, ricca di stimoli, adeguata all'etΰ e a misura di chi la pratica. Θ
utile, inoltre, fornire alla classe ripetute informazioni sui livelli di
prestazione raggiunti e su quanto resta da migliorare, affinchι ogni alunno si
senta stimolato a progredire. Nel corso delle attivitΰ, via via adattabili alle
esigenze della classe θ opportuno privilegiare il lavoro di gruppo ed il gioco
a squadre per favorire la socializzazione, l'acquisizione del senso di
responsabilitΰ, l'accettazione dei ruoli, l'osservanza delle regole, il
rispetto ed il senso di collaborazione.
Inoltre, si forniranno ai ragazzi spunti di
riflessione su problematiche inerenti al mondo sportivo, cenni di anatomia e
fisiologia, nozioni di igiene e di educazione sanitaria, ,considerazioni sulle
condizioni ambientali in cui vivono e sui danni che l'inquinamento provoca sul
corpo umano.
La verifica consiste nel controllare il grado
di acquisizione delle singole abilitΰ da parte degli alunni, e molto importanti
sono in questo contesto le osservazioni sistematiche, che consentono la
revisione ed il continuo adeguamento del programma alle esigenze dei ragazzi.
Al termine dell'anno scolastico, l'insegnante
valuterΰ non solo i miglioramenti conseguiti rispetto ai livelli di partenza,
ma considererΰ l'impegno profuso, il comportamento, l'interesse e la
partecipazione.
Criteri
disciplinari
Individuazione
di obiettivi e sottobiettivi
I'
CRITERIO: Consolidamento degli schemi motori di base.
Vengono
individuati i seguenti sottobiettivi:
(a)
mantenere
l'equilibrio e il controllo della posizione del corpo;
(b)
migliorare
la coordinazione dinamica generale;
(c)
organizzare
lo spazio e il tempo;
(d)
comunicare
sensazioni ed emozioni attraverso il
movimento.
2'
CRITERIO: Potenziamento fisiologico (mobilitΰ articolare ‑ forza ‑
velocitΰ ‑resistenza).
Sottobiettivi:
a)
capacitΰ
di riconoscere la propria velocitΰ e rapiditΰ di esecuzione motoria;
b)
capacitΰ
di riconoscere la propria forza, velocitΰ, resistenza e mobilitΰ articolare;
c)
capacitΰ
di riconoscere i propri limiti.
3°CRITERIO:
Conoscenza degli obiettivi e delle caratteristiche proprie delle attivitΰ
motorie
Sottobiettivi:
(a)
capacitΰ
di stabilire relazioni con gli altri attraverso il proprio corpo;
(b)
capacitΰ
di organizzare l'attivitΰ;
(c)
capacitΰ
di acquisire abitudini di prevenzione e di tutela della salute;
(d)
capacitΰ
di utilizzare gli attrezzi.
4° CRITERIO: Conoscenza
delle regole nella pratica ludica e sportiva
Sottobiettivi:
(a)
capacitΰ
di riconoscere e rispettare le regole riferite alle attivitΰ motorie praticate.
(b)
capacitΰ
di riconoscere ed applicare le regole stabilite dal gruppo;
(c)
capacitΰ
di controllare le proprie emozioni;
(d)
capacitΰ
di interagire nel gruppo:
(e)
capacitΰ
di superare le difficoltΰ.
Classe prima
Criteri:
1)
Capacitΰ
di riferimento corretto alle Fonti e ai Documenti
2)
Comprensione
dei linguaggi specifici
3)
Conoscenza
dei contenuti essenziali della Religione
4)
Capacitΰ
di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi
Obiettivi:
1)
Corretto
riferimento alle Fonti del Cristianesimo
2)
Decodificazione
dei principali linguaggi religiosi
3)
Conoscenza
delle tappe storiche dell'Antico e del Nuovo Testamento
4)
Capacitΰ
di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi anche di altre confessioni
Contenuti essenziali e finalitΰ:
Partendo dalla ricerca religiosa che coinvolge
l'umanitΰ e si esprime in modo particolare in alcune grandi religioni, giungere
all'analisi della Bibbia come strumento privilegiato ed originale per conoscere
la storia del rapporto di Dio con gli uomini.
Mediante lo studio dei Vangeli presentare la figura
e l'azione di Cristo, sottolineando la sua perfetta umanitΰ e divinitΰ e le principali
proposte che Egli fa agli uomini.
Valorizzare il vissuto degli allievi, la loro
esperienza di Chiesa, i loro interrogativi, le loro conoscenze nelle altre discipline.
Classe seconda
Criteri:
1)
Conoscenza
dei contenuti essenziali della Religione
2)
Capacitΰ
di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi
3)
Capacitΰ
di riferimento corretto alle Fonti e ai Documenti
4)
Comprensione
ed uso dei linguaggi specifici
Obiettivi:
1)
Conoscenza
delle tappe storiche del Cristianesimo
2)
Capacitΰ
di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi anche di altre confessioni
3)
Corretto
riferimento alle Fonti del Cristianesimo e di altre grandi Religioni
4)
Conoscenza
e decodificazione dei linguaggi specifici
Contenuti e finalitΰ:
Approfondire il significato e la missione della
Chiesa percorrendo storicamente e teologicamente il suo cammino attraverso i
tempi da Gesω fino ad oggi.
Cogliere sfumature, realtΰ profonde, grandi svolte
nella storia della Chiesa attraverso la testimonianza di personaggi significativi.
Approfondire il campo dei Sacramenti, segni e
strumenti di salvezza.
Sottolineare l'importanza della Chiesa come centro
di annuncio e missione per tutti gli uomini.
Classe terza
Criteri:
1)
Conoscenza
dei contenuti essenziali della Religione
2)
Capacitΰ
di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi
3)
Capacitΰ
di riferimento corretto alle Fonti e ai Documenti
4)
Comprensione
ed uso dei linguaggi specifici
Obiettivi:
1)
Conoscenza
della legge morale dei cristiani
2)
Capacitΰ
di riconoscere, apprezzare e incarnare i valori religiosi
3)
Corretto
riferimento alla Bibbia e ai Documenti Magisteriali
4)
Padronanza
dei linguaggi specifici
Contenuti essenziali e finalitΰ:
Riferendosi alla personale esperienza degli allievi,
sarΰ presentata la proposta di Cristo, realizzata nella Chiesa, come indirizzo
della vita dell'uomo. Verranno analizzate alcune soluzioni che coinvolgono
direttamente gli alunni: la scelta di fede, la formazione della coscienza, la
vita di famiglia, l'amicizia, l'esperienza scolastica, le contraddizioni della
vita sociale, i problemi della pace, della giustizia e del progresso. Verrΰ
sottolineata la proposta di "novitΰ" che emerge nel Nuovo Testamento,
in particolare dal "Discorso della Montagna": uno "Stile di
vita" che ha pienamente senso e totalmente realizzante.
Verranno prese in esame le difficoltΰ e le obiezioni
che possono nascere dal confronto tra la mentalitΰ corrente e quella evangelica,
offrendo spunti di soluzione.
Organizzazione
delle attivitΰ di sostegno
Il gruppo di lavoro per il
sostegno della S.M.S. "De Filippis ‑Pastorino" ha, delineato i
criteri generali relativi alla programmazione e individuato le strategie
psicopedagogiche e operative al fine di integrare gradualmente nel gruppo
classe gli alunni in situazione di handicap, che in questa scuola sono alquanto
numerosi.
Alcuni di essi presentano problemi di
disadattamento, dovuti a gravi carenze, affettive e culturali, ad instabilitΰ
psicofisica ed emotiva, a forti ritardi dell'apprendimento, altri, invece,
presentano una situazione di handicap molto grave, come risulta dalle diagnosi
funzionali e dal P.D.E, degli anni precedenti; infine, c'θ un'alunna che
presenta deficit di natura sensoriale. Sono stati individuati i seguenti criteri
per lo sviluppo della programmazione generale
1.
analisi
dei profili curriculari;
2.
attenta
lettura delle diagnosi funzionali e dei dati anamnesici;
3.
individuazione
dei bisogni ( eventuale necessitΰ di assistenza, di interventi protesici ecc.
4.
osservazione
sistematica per una conoscenza approfondita;
5.
analisi
della situazione socio ‑ caratteriale dei compagni di classe, al fine di
individuare coloro che possono avere funzioni di tutor;
6.
conoscenza
della classe e degli alunni mediante le prove di ingresso;
7.
predisposizione
di momenti operativi extra classe e con classi aperte per preparare la classe
all'ottimale accoglienza degli stessi;
8.
presentazione
di tests differenziati per rilevare le abilitΰ di base: prescrittura,
prelettura, precalcolo, orientamento spazio‑temporale e strutturazione
dello schema corporeo;
9.
prove
mirate all'individuazione della lateralizzazione, e osservazioni sistematiche,
in classe, in palestra e in altri ambienti scolastici per rilevare i vari tipi
di comportamento in gruppo;
10.
rapporti
con la famiglia per conoscere la situazione socio‑ambientale degli
alunni, al fine di individuare le eventuali turbe emotive e caratteriali che
possono far insorgere comportamenti disadattivi;
11.
contatti
con la scuola di provenienza, con la famiglia e con θquipe medicopsico‑pedagogica
per una relazione aggiornata del profilo dinamico funzionale.
Sulla base del profilo dinamico funzionale il gruppo
docente elaborerΰ il piano educativo personalizzato.
Ogni docente di sostegno stabilirΰ, unitamente al
consiglio di classe, gli obiettivi dΰ, raggiungere, le attivitΰ da attuare, le
metodologie e le strategie psicopedagogiche per lo svolgimento di unitΰ
didattiche relative alla capacitΰ e possibilitΰ cognitive di ogni alunno.
Gli obiettivi saranno verificabili, realizzabili e
adeguati alle reali capacitΰ precedentemente accertate.
Dalla individuazione degli obiettivi per il gruppo‑classe
si sceglieranno quelli commisurati alle effettive possibilitΰ del portatore di
handicap.
Scegliere per lui obiettivi non commisurati alle sue
possibilitΰ e non comuni al gruppo classe significherebbe emarginarlo, perchι
si troverebbe a dover affrontare e compiere ~ tutto il giorno, delle attivitΰ
diverse da quelle dei compagni; perciς sarebbe e si sentirebbe sostanzialmente
isolato.
Esempio
Obiettivo per la classe Obiettivi minimi per l'alunno
Capacitΰ di discriminare le
princi‑ Capacitΰ di riconoscere gli oggetti
presenti
pali forme geometriche. nell'aula
Capacitΰ di riconoscere le
immagini relative agli oggetti presenti
nell'aula.
Capacitΰ di abbinare le
immagini alle forme corrispondenti.
I contenuti
Sono impliciti negli obiettivi precedentemente
formulati, avranno caratteristiche di sequenzialitΰ e gradualitΰ e potranno essere
riferiti ai vari ambiti educativi.
Esempio:
Obiettivo Contenuti
o Attivitΰ
Capacitΰ
di riconoscere le principali Riconoscimento delle principali parti del
corpo su se stesso.
corpo parti del corpo.
Riconoscimento delle principali parti del corpo su se stesso
allo specchio.
Riconoscimento delle principali parti del corpo su
un compagno.
Riconoscimento delle principali parti del corpo su
una bambola.
Riconoscimento delle principali parti del corpo su
un'immagine.
Ricomposizione dei puzzle relativi allo schema corporeo.
Le metodologie
Si baseranno su criteri di praticitΰ, elementarietΰ e concretezza.
E' importante definire anche le modalitΰ che si
intendono seguire, pertanto si elaborerΰ
un orario che specifichi il tipo di lavoro da
proporre:
Esempio
Presenza dell'insegnante di sostegno
Per 18 ore settimanali
Quali attivitΰ sono state
programmate Quali attivitΰ sono state programmate
dagli inse
dagli insegnanti di classe
per queste gnanti di classe per le ore in cui non θ
presente il
ore? sostegno.
In quale modo θ possibile
integrare I' In quale modo θ possibile continuare il
processo
alunno nel lavoro di tutti?
Per quante di integrazione dell'alunno?
ore settimanali? Con l'uso
di quali ma
teriali? Come si possono organizzare gli
interventi per
chθ ciς avvenga?
Si raccoglieranno, di volta in volta, informazioni
per individuare le caratteristiche del processo di apprendimento dell'alunno
allo scopo di adeguare via via il progetto. Si potranno utilizzare griglie
elaborate dal docente stesso per annotare i dati relativi agli atteggiamenti,
ai comportamenti e alle conquiste cognitive dell'alunno. La verifica in itinere
θ continua, tuttavia, periodicamente, si procederΰ alla verifica collegiale
finalizzata alla programmazione e/o riprogrammazione degli interventi.
Le verifiche e le valutazioni non saranno
finalizzate a "giudicare" ed a classificare l'alunno bensμ a
porgergli un aiuto concreto a crescere, a formarsi, mettendo a frutto tutte le
sue potenzialitΰ.
I docenti ritengono indispensabile l'inserimento
degli alunni in situazione di handicap in classi aperte e il rapporto
individualizzato dei suddetti alunni in un laboratorio nel quale l'intero staff
docenti di sostegno cura tutti e ognuno degli alunni in situazione di handicap
e sono favorevoli alle uscite extrascolastiche, allo scopo di favorire
l'ampliamento dei rapporti interpersonali
e delle capacitΰ di socializzazione.
Si prevede, inoltre, la partecipazione di questi
alunni a tutti i progetti, curriculari ed extracurriculari, della nostra scuola
e delle scuole in rete. In particolare la partecipazione al progetto
"Computer ed handicap"
APPENDICE
Principi e criteri di attuazione, finalitΰ,
materiale illustrativo.
PRINCIPI FONDAMENTALI
La carta dei servizi di questa scuola ha come fonte
di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana.
1. Uguaglianza
1.1. Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio
scolastico puς essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia,
lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e
socio-economiche.
2. Imparzialitΰ e
regolaritΰ
2.1. I soggetti erogatori del servizio scolastico
agiscono secondo criteri di obiettivitΰ, equitΰ e trasparenza.
2.2. La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con
l'impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolaritΰ e la continuitΰ
del servizio e delle attivitΰ educative, anche in situazioni di conflitto
sindacale nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in
applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
3. Accoglienza e integrazione
3.1. La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed
azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l'accoglienza dei
genitori e degli alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con
particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle
situazioni di rilevante necessitΰ.
Particolare impegno θ prestato per la soluzione
delle problematiche relative agli studenti stranieri e a quelli in situazione
di handicap.
3.2. Nello svolgimento della propria attivitΰ, ogni
operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente.
4.
Diritto di scelta, obbligo
scolastico e frequenza
4.1. L'utente ha facoltΰ di scegliere fra i corsi. In caso di
eccedenza di domanda va operato un sorteggio dopo avere assicurato la stessa
tipologia, se richiesta, agli iscritti fratelli di alunni che frequentano o
hanno frequentato recentemente questa scuola.
4.2. La scuola si adopera per ampliare l'offerta formativa accogliendo
le richieste degli utenti nei limiti del possibile.
4.3. L'obbligo scolastico, il proseguimento degli studi e la
regolaritΰ della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e
controllo dell'evasione e della dispersione scolastica in collaborazione con le
scuole secondarie superiori alle quali affluiscono gli utenti di questa scuola
con i centri di formazione professionale e con l'apprendistato.
5. Partecipazione, efficienza e
trasparenza.
5.1. Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e
responsabili dell'attuazione della "Carta", attraverso una gestione
partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e delle procedure vigenti.
I loro comportamenti favoriscono la piω ampia
realizzazione degli standard generali del servizio.
5.2. La scuola per la parte che la riguarda si impegna a favorire le
attivitΰ extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro
di promozione culturale, sociale e civile, tra le quali le attivitΰ sportive,
lo studio del pianoforte, del latino, della recitazione, di alfabetizzazione
informatica, e altre, le iniziative di recupero e quelle di potenziamento,
nonchι quelle di educazione alla lettura, quelle riguardanti il Progetto
Genitori e il Progetto Dispersione:
5.3. L'istituto al fine di promuovere ogni forma di partecipazione,
garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione
completa e trasparente.
5.4. L'attivitΰ scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di
tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza di efficacia e flessibilitΰ
nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attivitΰ didattica e
dell'offerta formativa integrata.
5.5. Per le stesse finalitΰ, la scuola garantisce ed organizza le
modalitΰ di aggiornamento del personale anche in collaborazione con altre
istituzioni ed enti culturali
6. Libertΰ di insegnamento ed
aggiornamento del personale.
6.1. La programmazione assicura
il rispetto delle libertΰ di insegnamento dei docenti e persegue il successo
formativo dell'alunno, facilitandone le potenzialitΰ evolutive contribuendo
allo sviluppo armonico della personalitΰ, nel rispetto degli obiettivi formativi
nazionali e comunitari, generali e specifici, accogliendo le esigenze degli
utenti e rispettandone i ritmi e gli stili di apprendimento.
6.2. Per coordinare le attivitΰ
didattiche, vengono istituiti dei nuovi organismi, ai quali i docenti
partecipano a seconda delle inclinazioni e delle competenze, chiamati
Dipartimenti. Per ogni Dipartimento θ nominato un coordinatore. Ogni Dipartimento
puς suddividersi in gruppi di lavoro.
I Dipartimenti attualmente individuati sono:
6.3. 1) Dipartimento
Didattica 1 (ricerca e sviluppo)
Θ punto di riferimento per le iniziative didattiche
di singoli docenti e di Consigli di classe, ne promuove la conoscenza e ne favorisce
la diffusione.
6.3. 2) Dipartimento Didattica 2
(documentazione)
a)
Raccoglie,
conserva e valorizza le esperienze didattiche (banca dati e suo aggiornamento);
b)
Elabora
il Piano dell'Offerta Formativa
6.3. 3) Dipartimento attivitΰ extracurriculari
a)
Promuove
e organizza le attivitΰ integrative espressive e comunicative (cinema, teatro,
musica);
b)
Pianifica
visite e viaggi di istruzione
6.3. 4) Dipartimento progetti
scientifici ed ambientali
a)
Promuove
e organizza le attivitΰ integrative tecniche-scientifiche (progetto ambiente,
progetto "scuola sicura", educazione alla salute).
6.3. 5) Dipartimento attivitΰ
integrative pomeridiane e corsi di recupero
a)
Organizza
le attivitΰ integrative pomeridiane (raccoglie le adesioni, raccoglie le
proposte dei docenti da presentare al C. I., formula un orario);
b)
Organizza
i corsi di recupero
6.3. 6) Dipartimento risorse
a)
Conserva,
valorizza le risorse (laboratorio scientifico, laboratorio informatico,
biblioteca, palestra, aula magna, apparecchiature);
b)
Le
aggiorna proponendo nuovi acquisti
6.3. 7) Dipartimento "Scuola
Aperta"
a)
Promuove
le iniziative di continuitΰ verticale GLUP (Gruppo di lavoro per la Continuitΰ)
e ne pianifica gli incontri;
-
Pianifica
i contatti con la ASL e le riunioni di GLH (Gruppo di Lavoro per l'Handicap)
per favorire l'integrazione degli alunni portatori di handicap;
-
Promuove
e cura i rapporti con le strutture del territorio (Associazioni culturali e
sportive)
b)
Organizza
- Attivitΰ di orientamento per gli alunni (in particolare per le
terze classi)
-
I
convegni su tematiche relative alle problematiche dell'etΰ evolutiva.
- Gli incontri con i genitori (festa dello sport, Festincontro,
Festival del libro).
6.3. 8) Dipartimento disciplinare
Θ previsto un Dipartimento per ogni disciplina o
discipline affini del quale fanno parte i docenti di una stessa disciplina o discipline
affini.
I Dipartimenti disciplinari fanno ricerche disciplinari
e didattiche, elaborano sperimentazioni specifiche e sessioni di formazione
professionale in itinere.
6.3. 9) Dipartimento funzionamento
Θ previsto, inoltre, un ottavo settore di cui sono
responsabili i collaboratori del Dirigente Scolastico.
6.3.10) I dipartimenti fanno capo ai
coordinatori delle Funzioni Obiettivo che possono riguardare 4 aree come segue:
- area 1
"Gestione del P.O.F."
L'incarico comporta lo svolgimento dei seguenti
compiti: coordinamento della elaborazione del POF, della progettazione curriculare,
della realizzazione delle varie parti del POF ed in particolare
dell'accoglienza, dell'orientamento., della valutazione in entrata, in itinere
e finale degli alunni, della certificabilitΰ degli adempimenti.
- area 2a
"Sostegno al lavoro dei docenti"
L'incarico comporta l'analisi dei bisogni formativi
e la gestione del Piano di formazione e aggiornamento; l'accoglienza dei nuovi
docenti; la produzione dei materiali didattici; la valutazione interna ed
esterna del sistema scuola.
- area 2b
"Sostegno al lavoro dei docenti"
L'incarico comporta l'elaborazione dell'orario
scolastico; coordinamento e utilizzazione di nuove tecnologie.
- area 3
"Interventi e servizi per studenti"
L'incarico comporta il coordinamento delle attivitΰ
extracurriculari; coordinamento e gestione della attivitΰ di compensazione, integrazione
e recupero; coordinamento dei rapporti con l'extrascuola.
6.3. 11) Assemblea A.T.A.
Discute le proposte che riguardano i servizi, la
formazione e le iniziative che coinvolgono il personale A.T.A.
PARTE I
7. Area Didattica
7.1. La scuola, con l'apporto
delle competenze professionali del personale e con la collaborazione delle
famiglie, delle istituzioni e della societΰ civile, θ responsabile della
qualitΰ delle attivitΰ educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza alle
esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi
educativi e validi per il raggiungimento del successo formativo.
7.2. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la
continuitΰ educativa tra i diversi ordini e gradi della istruzione, al fine di
promuovere un armonico sviluppo della personalitΰ degli alunni. Come dichiarato
nel P.O.F.
7.3. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni
didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validitΰ culturale
e la funzionalitΰ educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi
e la rispondenza alle esigenze dell'utenza. Nella programmazione dell'azione
educativa e didattica i docenti adottano, con il coinvolgimento delle famiglie,
soluzioni idonee a rendere possibile un'equa distribuzione dei testi scolastici
nell'arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico
di materiali didattici da trasportare.
7.4.
Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in
coerenza con la
programmazione didattica del
consiglio di classe, tenendo presente la necessitΰ di rispettare
razionali tempi di studio
degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli
ordinamenti scolastici e
P.O.F. la scuola offre attivitΰ elettive.
7.5. Piano dell'Offerta Formativa
La scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione e la
pubblicazione dei seguenti documenti:
A La
Carta dei Servizi
B Il
Piano dell' Offerta Formativa
C Il
Regolamento d'Istituto
D Lo Statuto delle Studentesse e degli
Studenti.
CONTRATTO FORMATIVO
Il contratto formativo θ la dichiarazione, esplicita
e partecipata, dell'operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare,
tra docente e l'allievo ma coinvolge l'intero consiglio di classe e la classe,
gli organi dell'istituto, i genitori, gli enti esterni preposti od interessati
al servizio scolastico. Sulla base del contratto formativo, sottoscritto
virtualmente per i piω ed effettivamente per i casi particolari
L'allievo deve conoscere:
a)
gli
obiettivi didattici ed educativi del suo curriculo;
b)
il
percorso per raggiungerli;
c)
le
fasi del suo curriculo;
d)
le
modalitΰ di valutazione;
Il docente deve:
a)
esprimere
la propria offerta formativa;
b)
motivare
il proprio intervento didattico;
c)
esplicitare
le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione;
d)
essere
disponibile per colloqui privati con i genitori almeno un'ora a settimana,
secondo un calendario reso noto come detto nel successivo punto 8.10, nonchι
per gli incontri scuola-famiglia che avranno luogo ordinariamente a fine
ottobre, in dicembre, in febbraio ed in maggio.
e)
Valutare
l'operato della scuola
Il
genitore deve:
a)
conoscere
l'offerta formativa;
b)
esprimere
pareri e proposte;
c)
collaborare
nelle attivitΰ
d)
valutare
l'operato della scuola.
PARTE II
8. Servizi amministrativi
8.1. La scuola individua i seguenti fattori di qualitΰ dei servizi
amministrativi:
---
celeritΰ delle procedure;
---
trasparenza;
---
informatizzazione dei servizi di segreteria;
--- tempi
di attesa agli sportelli;
---
flessibilitΰ degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.
8.2. La distribuzione dei moduli di iscrizione θ effettuata" a
vista" nei giorni previsti, in orario
antimeridiano e pomeridiano
8.3. La segreteria θ aperta al pubblico dalle ore 9.00 alle ore 12.00
di tutti i giorni feriali e dalle ore 15.00 alle ore 18.00 nei giorni di
martedμ e giovedμ.
8.4. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di
iscrizione alle classi in un massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande.
8.5. Gli uffici rimangono chiusi nei giorni prefestivi nei quali non θ
prevista attivitΰ didattica.
8.6. Il rilascio di certificati θ effettuato nel normale orario di
apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni
lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli
con votazioni e/o giudizi.
8.7. Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono
consegnati "a vista" a partire dal terzo giorno lavorativo successivo
alla pubblicazione dei risultati finali.
8.8. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati
direttamente dal capo d'istituto o dai docenti incaricati entro cinque giorni
dal termine delle operazioni generali di scrutinio.
Il Dirigente riceve il pubblico sia per appuntamento
telefonico sia secondo l'orario di apertura, salvo impedimento.
8.9. La scuola assicura all'utente la tempestivitΰ del contatto
telefonico, stabilendo al proprio interno modalitΰ di risposta che comprendano
il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o
l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
8.10. Per
l'informazione vengono seguiti i seguenti criteri:
Predisposizione di spazi ben visibili adibiti
all'informazione, in particolare sono predisposti:
- tabella dell' orario di lavoro dei dipendenti, orario dei
docenti, calendario di ricevimento
dei docenti;
-
organigramma
degli uffici;
-
organigramma
degli organi collegiali;
-
organico
del personale docente e A.T.A.;
-
albo
d'istituto.
8.11.Il regolamento d'istituto ha
adeguata pubblicitΰ mediante affissione all'albo.
PARTE III
9. Condizioni ambientali
della scuola.
9.1. L'ambiente scolastico θ
pulito e accogliente. La sua sicurezza θ affidata agli organi incaricati dal
Comune di Salerno.
Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei
servizi garantiscono una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per
il personale.
Il personale ausiliario si adopera per garantire la
costante igiene dei servizi.
La scuola si impegna a sensibilizzare il Comune di
Salerno e le altre istituzioni interessate, compresa l'Associazione dei genitori,
degli utenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la sicurezza
interna ed esterna.
9.2. La scuola individua i seguenti fattori di qualitΰ riferibili alle
condizioni ambientali.
La scuola dispone di 4 sedi: la principale θ in Via
R. De Martino, 22, capace di ospitare gli uffici, 8 classi, una biblioteca, un
laboratorio scientifico, una sala proiezioni, un cortile e una palestra. Sono
rimosse le barriere architettoniche; la sede succursale di Via Diaz puς
ospitare 6 classi, la sede di Via Guglielmini ospita 11 classi. Θ stato predisposto un possibile piano di
evacuazione dalla scuola in caso di calamitΰ.
PARTE IV
10. Procedura dei reclami e valutazione del
servizio.
10.1.Procedura dei reclami.
I reclami possono essere espressi in forma scritta e
devono contenere generalitΰ, indirizzo e reperibilitΰ del proponente.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione
se non circostanziati.
Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni
possibile indagine in merito, risponde sempre in forma scritta, con la celeritΰ
consentita dalle indagini, attivandosi per rimuovere le cause che hanno
provocato il reclamo.
Annualmente, il Dirigente Scolastico formula per il
consiglio una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti.
Tale relazione θ inserita nella relazione generale
del consiglio sull'anno scolastico.
10.2.Valutazione del servizio
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla
valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione mediante questionari
opportunamente tarati, rivolti ai genitori e al personale.
I questionari, che vertono sugli aspetti
organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, prevedono una
graduazione delle valutazioni e la possibilitΰ di formulare proposte.
Nella formulazione delle domande, possono essere
utilizzati indicatori forniti dagli organi dell'amministrazione scolastica e degli
Enti locali.
Alla fine di ciascun anno scolastico, il collegio
dei docenti redige una relazione sull'attivitΰ formativa della scuola che viene
sottoposta all'attenzione del consiglio d'istituto.
NORME PROGRAMMATICHE
Il presente regolamento
integra La Carta dei Servizi e Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
ART. 1) La scuola θ un centro permanente di
elaborazione e di promozione culturale, aperta alla comunitΰ del quartiere.
Essa θ da considerarsi un servizio sociale nella
quale operano docenti, personale ATA, alunni, genitori, Enti, Associazioni culturali
e produttive.
ART. 2) I docenti, nellesercizio della libertΰ dinsegnamento,
sviluppano negli alunni tutte le loro potenziali capacitΰ, per la piena
realizzazione della propria personalitΰ, informandosi ai fondamentali principi
democratici della Costituzione Italiana.
Essi ricevono i genitori settimanalmente per unora
da loro indicata in orario non impegnato nelle attivitΰ didattiche e negli incontri
periferici fissati dal Preside.
ART. 3) Gli alunni, quali futuri cittadini di una societΰ
democratica, partecipano attivamente alla vita della scuola, formandosi
allautogoverno e allesercizio della democrazia.
ART. 4) I genitori, quali portatori delle istanze sociali ed
educative della societΰ, operano attraverso organi autonomi e collegiali, e
contribuiscono allorganizzazione ed allo svolgimento dellattivitΰ educativa.
ART. 5) Il
personale non docente collabora con le altre componenti scolastiche al retto
funzionamento amministrativo ed organizzativo.
ART. 6) La
biblioteca scolastica θ uno strumento di integrazione culturale per lalunno e
per il personale docente e non docente.
Offre un sussidio per le ricerche
individuali e di gruppo e per lo sviluppo del piacere di leggere.
Ad essa hanno libero accesso gli alunni e il
personale docente e non docente e, presentandosene la possibilitΰ, anche gli abitanti
del quartiere.
ART. 7) La
biblioteca resta aperta nei giorni feriali e nelle ore indicate dal Preside.
Durante lorario scolastico gli alunni possono
accedere alla biblioteca con il proprio insegnante.
ART. 8) Coloro che ricevono i libri in prestito devono custodirli con cura e diligenza e devono restituirli nel termine stabilito.
La concessione in prestito di un altro volume θ
subordinata alla restituzione del precedente, salvo che la consultazione del
volume richiesto non sia ausiliare al precedente.
ART. 9) Chiunque deteriora, smarrisce o non riconsegna un libro ricevuto in prestito, θ tenuto a risarcire il danno allistituto a norma di legge.
MODALITΐ DI USO DELLE ATTREZZATURE CULTURALI E DIDATTICHE
ART. 10) Le attrezzature culturali e didattiche sono usate dai docenti facendone richiesta al consegnatario. Il loro uso θ regolamentato, nel rispetto dellorario delle lezioni, dai docenti consegnatari.
ART. 11) I docenti usano con diligenza le suddette attrezzature e rispondono di eventuali danni o smarrimenti.
MODALITΐ DI USO DELLE ATTREZZATURE SPORTIVE
ART. 12) Luso della palestra θ consentito agli alunni dellIstituto; puς essere esteso ai ragazzi del quartiere che ne facciano richiesta, in ragione dellagibilitΰ della stessa.
Le Associazioni o Gruppi che ne fanno richiesta, possono fruire delle strutture scolastiche purchθ assumano gli oneri della custodia e della pulizia, fatti salvi i diritti di terzi.
Tale uso sarΰ disciplinato da un orario che tenga conto delle esigenze didattiche nonchι del criterio di rotazione per le attivitΰ del pomeriggio
Potrΰ essere stabilito, in caso di impossibilitΰ di finanziamento pubblico, un contributo per i partecipanti alle attivitΰ pomeridiane esclusivamente per coprire le spese di gestione.
ART. 13) Il Consiglio di Istituto autorizza la partecipazione degli alunni ad attivitΰ sportive, culturali e ricreative, di carattere cittadino, provinciale e sovraprovinciale, promosse da istituzioni specializzate.
Il Consiglio dIstituto autorizza, altresμ, lespletamento delle medesime attivitΰ promosse dalla scuola con losservanza delle norme alluopo stabilite.
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
ART. 14) La vigilanza sugli alunni, durante la permanenza nella scuola e luscita della medesima, spetta al personale docente e non docente secondo le modalitΰ di seguito stabilite.
ART. 15) Lingresso alla scuola θ stabilito alle ore 8,15 per gli alunni e alle ore 8,10 per i professori.
Gli alunni, al suono del campanello che θ dato alle 8,15, accedono ordinatamente alle proprie aule, dove trovano linsegnante della prima ora.
La vigilanza degli alunni agli ingressi della scuola viene esercitata dal personale ATA.
ART. 16) I ritardatari di pochi minuti possono essere ammessi in classe, dopo aver giustificato il loro ritardo al professore della prima ora.
Se il ritardo si ripete per piω di tre volte esso va giustificato presso il Preside o suo delegato.
ART. 17) Gli alunni, per necessitΰ urgenti, possono esseri mandati in bagno in qualsiasi ora.
Di norma essi sono tenuti a rispettare gli orari stabiliti dal Preside.
ART. 18) Sia durante le lezioni che durante lintervallo, la vigilanza nelle classi sugli alunni spetta ai docenti.
I bidelli vigilano sugli alunni durante laccesso ai servizi e, in caso di momentanea assenza del docente, quellaula.
ART. 19) Il docente, che ha lezione alla ultima ora, accompagna i propri alunni, col massimo ordine, fino al portone - cancello di uscita della scuola.
ART. 20) Il Preside autorizza i genitori a prelevare gli alunni prima del termine delle lezioni su richiesta scritta.
Il Preside permette ad un alunno di lasciare la scuola prima del termine delle lezioni per sopraggiunto malessere, preavvertendo, se θ possibile, la famiglia.
In mancanza, provvede a farlo accompagnare a casa da persona di fiducia.
Nei casi piω gravi ne viene disposto il ricovero immediato in ospedale.
ART. 21) Gli alunni rimasti assenti dalla scuola possono essere riammessi dal professore della 1ͺ ora, dal Preside o da un suo delegato, mediante giustificazione scritta.
In caso di assenza superiore a 5 giorni, la giustifica deve essere accompagnata da certificato medico che dichiari lammissibilitΰ dellalunno in classe.
ART. 22) Lalunno rimasto assente dalla scuola in occasione di scioperi e di manifestazioni di protesta, a tutela della sua integritΰ fisica e morale, viene ammesso in classe dietro giustificazione scritta del genitore o di chi lo rappresenta.
ART. 23) Gli alunni esonerati dalleducazione fisica di norma si trattengono in palestra sotto la vigilanza del docente.
ART. 24) In caso di assenza e ritardi abituali e ingiustificati, oppure di scarso profitto degli alunni, il Preside ne informa i genitori o chi li rappresenta.
ART. 25) I genitori degli alunni o chi li rappresenta possono conferire col Preside e con i docenti nelle ore indicate all'albo.
ATTIVITΐ INTEGRATIVE
ART. 26) Le offerte formative aggiuntive sono facoltative; gli alunni che le scelgono sono obbligati a frequentarle con il massimo impegno.
ART. 27) Le visite guidate in cittΰ e dintorni devono essere proficuamente preparate dagli insegnanti delle discipline interessate.
ART. 28) I viaggi di istruzione in localitΰ di interesse culturale, nonchι la partecipazione a spettacoli vanno organizzati, fino al mese di aprile per tutte le classi.
Gli insegnanti sollecitano la partecipazione piω larga possibile degli alunni.
Il Consiglio dIstituto, compatibilmente con le disponibilitΰ di bilancio, stanzia annualmente una somma destinata ad integrare la quota di partecipazione a dette attivitΰ.
CONSIGLIO DISTITUTO
ART. 29) Il Consiglio dIstituto promuove, allinizio di ogni anno scolastico, un corso di sostegno per gli alunni che, a giudizio dei docenti di ogni classe, rivelano lacune in qualche disciplina scolastica.
ART.30) Il Consiglio dIstituto, compatibilmente con le disponibilitΰ di bilancio, promuove iniziative assistenziali a vantaggio della comunitΰ scolastica.
ART. 31) Il Consiglio dIstituto θ convocato dal Presidente, con avviso scritto recapitato ai componenti genitori anche tramite i figli degli stessi, su richiesta:
a) del Preside
b) di un terzo del Consiglio dIstituto;
c) del Comitato dei genitori, della metΰ piω uno dei componenti lassemblea del personale non docente, sentita la Giunta Esecutiva;
d) del Presidente.
ART. 32) La richiesta di convocazione, da inoltrare tramite la Segreteria, deve indicare gli argomenti da discutere:
Il Presidente del Consiglio dIstituto si riserva di fissare la data di convocazione non oltre il decimo giorno dalla data di presentazione della richiesta stessa.
ART. 33) Il Consiglio dIstituto viene convocato almeno due volte durante lanno scolastico.
ART. 34) Quando ne viene fatta richiesta dagli organi di cui alle lettere b) c) e) del precedente art.32, il Presidente entro gg.8 dalla data di richiesta deve far conoscere allorgano richiedente il parere della G.E. e fissare successivamente entro gg.10 da tale data la comunicazione delleventuale convocazione del Consiglio.
ART.35) Gli argomenti iscritti nellavviso di convocazione della riunione devono essere trattati secondo la successione cronologica in cui compaiono nellordine del giorno.
Linversione dellordine del giorno puς avvenire su iniziativa del Presidente e di un componente dellorgano, se nessuno si oppone, in caso contrario decidono i consiglieri.
ART. 36) Prima di iniziare la discussione di un argomento, ognuno dei partecipanti puς presentare una mozione dordine, per risolvere una questione pregiudiziale o per far rinviare la discussione su di un argomento.
Sulla mozione possono parlare un consigliere a favore e uno contro per non piω di cinque minuti ciascuno, indi si pronuncia il Consiglio con votazione per alzata di mano.
La questione sospensiva puς essere posta anche nel corso della discussione mediante domanda scritta presentata da almeno quattro consiglieri partecipanti alla riunione.
Su di essa decide il Consiglio, dopo che un consigliere a favore ed uno contro abbiano parlato per non piω di cinque minuti ciascuno.
ART. 37) Il Consiglio puς invitare, a titolo consultivo, persone estranee alla scuola per avere da esse indicazioni di ordine generale e organizzative su particolari servizi scolastici che intende realizzare.
Le persone invitate non hanno diritto al voto.
ART. 38) Terminata la discussione su ogni singolo argomento si procede alla votazione, che avviene a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.
In caso di paritΰ di voti prevale il voto del Presidente.
ART. 39) La votazione θ palese.
Essa θ segreta solo quando si faccia questione di persona.
ART. 40) Della discussione e delle deliberazioni si redige processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario.
Copia delle deliberazioni viene pubblicata in apposito albo della scuola entro il termine di giorni otto dalla riunione del Consiglio e vi rimane esposta per giorni dieci.
CONSIGLIO DI CLASSE
Art. 41) Il Consiglio di classe θ convocato dal Preside di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei suoi membri, esclusi dal computo il Presidente.
Le funzioni di Segretario del Consiglio sono attribuite dal Preside a uno dei docenti membro del Consiglio stesso.
Il Consiglio si riunisce almeno una volta al mese.
LAvviso di convocazione, contenente lordine del giorno, deve essere comunicato ai componenti del Consiglio almeno cinque giorni prima della riunione.
COLLEGIO DOCENTI
ART. 42) Il Collegio dei docenti si insedia allinizio di ciascun anno scolastico.
Esso viene convocato dal Preside ogni qualvolta ne ravvisi la necessitΰ o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, e almeno una volta per ogni quadrimestre.
Le funzioni di segretario sono attribuite dal Preside a uno dei docenti presenti.
La convocazione avviene mediante avviso contenente lordine del giorno comunicato agli interessati cinque giorni prima della riunione.
ART. 43) Per la trattazione di argomenti di particolare rilievo, il Collegio opera per dipartimenti.
GIUNTA ESECUTIVA
ART. 44) La Giunta Esecutiva del Consiglio dIstituto θ lorgano propulsore dellattivitΰ del Consiglio dIstituto e predispone i lavori dello stesso.
ART. 45) La Giunta Esecutiva viene convocata dal Preside di sua iniziativa o su richiesta della maggioranza dei componenti.
La convocazione viene effettuata con avviso scritto o verbale contenente lordine del giorno.
Entro lo stesso termine restano depositati in segreteria eventuali documenti da esaminare nel corso della riunione fissata.
ART. 46) Alla riunione della Giunta Esecutiva puς essere invitato dal Preside il Presidente del Consiglio dIstituto, con il quale si concorda la formulazione dellordine del giorno per la convocazione del Consiglio.
Il Presidente del Consiglio dIstituto, anche se interviene nella discussione, non partecipa alle eventuali votazioni.
ART. 47) In casi straordinari e urgenti la Giunta Esecutiva puς deliberare con i poteri del Consiglio.
I provvedimenti adottati devono essere portati, nel piω breve tempo possibile, allesame del Consiglio per la ratifica.
DISPOSIZIONI COMUNI OPERAZIONI COLLEGIALI
ART. 48) Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale hanno luogo, possibilmente, nello stesso giorno ed entro il secondo mese dellanno scolastico.
ART. 49) Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attivitΰ in rapporto alle proprie competenze allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attivitΰ stesse, raggruppando a date prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessitΰ di adottare decisioni, proposte, pareri.
ART. 50) Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze diverse, in determinate materie.
ART. 51) Ogni organo collegiale si darΰ un proprio regolamento, per il proprio funzionamento, che viene inviato al Consiglio dIstituto per eventuali rettifiche.
DEL PERSONALE DI SEGRETERIA E SUBALTERNO
ART. 52) Il personale di segreteria e quello subalterno osserva, normalmente, lorario unico di sei ore:
dalle ore 8 alle ore 14, salvo diversa decisione del Consiglio dIstituto e, comunque, nel rispetto del contratto di lavoro.
Esso deve serbare un contegno serio e corretto nei rapporti col pubblico, con gli insegnanti e gli alunni.
ART. 53) I collaboratori scolastici curano la pulizia ed il riassetto quotidiano dei locali e delle suppellettili delle aule in orario diverso da quello delle lezioni.
Vigilano sugli alunni come detto dallart.18.
ART. 54) I collaboratori scolastici, nel disimpegno delle loro mansioni, non devono servirsi di personale estraneo alla scuola.
Ove ciς accada, ne rispondono personalmente a norma di legge.
ART. 55) I collaboratori scolastici non possono allontanarsi dal proprio posto di lavoro senza il permesso del Preside o di un suo delegato dellufficio di Segreteria.
Agli stessi θ tassativamente vietato vendere agli alunni qualsiasi oggetto, commestibile o di cancelleria, nei locali della scuola.
ART. 56) I collaboratori scolastici addetti allingresso delledificio scolastico devono consentire laccesso alla scuola soltanto a persone che ne facciano richiesta per giustificati motivi e proibire lanticipata uscita di alunni non muniti di regolare permesso.
Gli stessi devono impedire agli estranei laccesso alle aule.
ART. 57) I collaboratori scolastici rispondono dei danni arrecati alle strutture e agli arredi scolastici; prontamente riferiscono al Preside la scoperta di detti danni
ART. 58) Per tutto quanto previsto nel presente Regolamento si fa riferimento al D.L.297/16.4. 1997 e alle vigenti leggi.
LO STATUTO DELLE STUDENTESSE
E DEGLI STUDENTI
Art.1 (vita della comunitΰ scolastica)
1. La scuola θ luogo di
formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e
lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola θ una comunitΰ di
dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e
volta alla crescita della persona in tutte le dimensioni. In essa ognuno, con
pari dignitΰ e nella diversitΰ dei ruoli, opera per garantire il successo
formativo, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle
potenzialitΰ di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio in
armonia con i principi sanciti dalla Costituzione, dalla Convenzione internazionale
sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi
generali dell' ordinamento italiano.
3. La comunitΰ scolastica,
interagendo con la piω ampia comunitΰ civile e sociale di cui θ parte, fonda il
suo progetto e la sua azione educativa sulla qualitΰ delle relazioni
insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalitΰ dei giovani,
anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione della
identitΰ in genere, del loro senso di responsabilitΰ e della loro autonomia
individuale, e persegue il raggiungimento degli obiettivi culturali e
professionali adeguati all'evoluzione della conoscenza e all'inserimento nella
vita attiva.
4. La vita della comunitΰ
scolastica si basa sulla libertΰ di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale
che sia la loro etΰ e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica,
sociale e culturale.
Art.2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad
una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi,
anche attraverso l'orientamento, l'identitΰ di ciascuno e sia aperta alla
pluralitΰ delle idee. La scuola persegue la continuitΰ dell'apprendimento e
valorizza le inclinazioni personali degli studenti, la possibilitΰ di formulare
richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome, anche attraverso un'
adeguata informazione.
2. La comunitΰ scolastica
promuove la solidarietΰ tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di
essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto di
partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della scuola. Il dirigente
scolastico e i docenti, con le modalitΰ previste dal regolamento di istituto,
attivano con i genitori degli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di
loro competenza in tema di programmazione e di definizione degli obiettivi
didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta
dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una
valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di
autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di
debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una
decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola, i
genitori, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro
opinione mediante una consultazione.
6. Gli studenti hanno diritto
alla libertΰ di apprendimento ed esercitano, tramite i loro genitori, il
diritto di scelta tra le attivitΰ curriculari, integrative e aggiuntive,
offerte dalla scuola. Le attivitΰ didattiche curriculari e le attivitΰ
aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalitΰ che
tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno
diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunitΰ alla quale
appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e
alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attivitΰ interculturali.
8. La scuola si impegna a porre
progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a)
un
ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio
educativo-
didattico di qualitΰ;
b)
offerte
formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative
liberamente assunte dai genitori e dalle loro associazioni;
c)
iniziative
concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonchι per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d)
la
salubritΰ e la sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati a tutti gli
studenti, anche se in situazione di handicap,
e)
la
disponibilitΰ di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f ) servizi
di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
Art.3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a
frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di
studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad
avere nei confronti del dirigente scolastico, dei docenti, del personale tutto
della scuola e dei loro compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro
diritti e nell'adempimento dei loro doveri, gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui
all'articolo 1.
4. Gli studenti sono tenuti ad
osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento
dell'istituto.
5. Gli studenti sono tenuti ad
utilizzare correttamente la strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio
della scuola.
6. Gli studenti condividono la
responsabilitΰ di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come
importante fattore di qualitΰ della vita della scuola.
Art.4 (Sanzioni)
1. La violazione dei doveri descritti all'art.3, punto 1 comporta
gradualmente:
a) la comunicazione ai genitori;
b)
la
comunicazione al Servizio Sociale del Comune;
c)
la
comunicazione all'autoritΰ giudiziaria.
2.
La violazione dei doveri
indicati all'art.3, punto 2 comporta gradualmente:
a)
la
comunicazione ai genitori,
3.
La violazione dei doveri
indicati all'art.3, punto 3 comporta gradualmente:
a)
la
comunicazione ai genitori;
b)
l'esclusione
da un viaggio di istruzione o visita guidata.
4.
La violazione dei doveri
descritti all'art.3, punti 4 e 5 comporta gradualmente:
a)
la
comunicazione ai genitori;
b)
la
riparazione e il risarcimento del danno prodotto,
c)
il
divieto di fruire delle situazioni o degli strumenti dei quali si θ fatto uso
scorretto;
d)
l'esclusione
da tutti i viaggi d'istruzione in svolgimento nell'anno.
Tutte le sanzioni sono
irrogate dal Dirigente Scolastico
Le sanzioni indicate ai
punti 2, 3, 4 e 5, sono irrogate, su proposta del Consiglio di
classe.
L'allontanamento dello
Studente dalla comunitΰ scolastica θ disposto solo in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni, secondo
quanto previsto dall'art. 328, comma 2 e 4 del D. L.vo 16.4.1994 n.297.
Art.5 (Impugnazioni allontanamento)
1. Contro le sanzioni
disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 θ ammesso ricorso
da parte dei genitori, entro
15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'Organo di Garanzia
costituito dai docenti delle classi collaterali a quella di appartenenza dello
studente sanzionato.
2. L'organo di garanzia di cui
al comma 2 decide, su richiesta di
chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della
scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
3. Il Dirigente
dell'Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami
proposti dai genitori o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni
del presente regolamento, anche contenute nel regolamento dell'istituto. La
decisione θ assunta, previo parere vincolante dell'Organo di Garanzia, composto
da tre docenti e da un genitore designati dal Consiglio Scolastico Provinciale,
e presieduto da una persona di elevate qualitΰ morali e civili nominata dal dirigente
dell' amministrazione scolastica periferica.
SCHEDA DI RICOGNIZIONE
DIAGNOSTICO-FORMATIVA DI INGRESSO
Alunno:
____________________________________________
Abilitΰ strumentali |
Data |
Ambito disciplinare |
Osservazioni in situazione |
Ascolto parlato |
|
|
|
Letto scritto |
|
|
|
Produzione grafica |
|
|
|
Applicazione |
|
|
|
Ragionamento |
|
|
|
·
conversazione
guidata
·
ricerca
di informazioni
·
esercitazione/produzione
·
problem-posing
·
problem-solving
·
gioco
SCHEDA DI VERIFICA E
AUTOVALUTAZIONE
Attivitΰ
svolta _________________________________________________
Situazione
formativa ___________________________________________
data ______________________
|
|
|
|
Cosa so riconoscere |
|
Cosa so denominare |
|
Cosa so eseguire |
|
Cosa so utilizzare |
|
Quali apporti disciplinari
ho utilizzato |
|
Quali obiettivi ho
raggiunto |
|
Quali esperienze di lavoro
ho gradito |
|
Quali difficoltΰ mi hanno
ostacolato |
|
Con quali compagni ho
lavorato volentieri |
|
Con quali professori mi
sono trovato a mio agio |
|
Osservazioni personali |
|
1)
Dare
sicurezza agli alunni delle classi prime nel periodo di inserimento nel nuovo
ambiente scolastico;
2)
Attivare
gli alunni delle classi seconde e terze affinchι aiutino i compagni piω piccoli
ad orientarsi.
3)
Creare
senso di amicizia e solidarietΰ tra
persone che non si conoscono.
4)
Acquisire
labitudine quotidiana ad accogliere laltro e a metterlo a proprio agio
nelle diverse situazione ed esperienze
educative che si vengono a creare.
5)
Sviluppare
la capacitΰ reciproca di ascolto.
6)
Acquisire
consapevolezza della necessitΰ delle regole.
7)
Sviluppare
lautocontrollo e contenere lansietΰ.
8)
Interagire
correttamente con adulti e coetanei.
9)
Creare un permanente stile di vita scolastica e
sociale.
10)
Superare
ed eliminare pregiudizi legati ad ideologie
discriminatorie ed accettare le diversitΰ e le differenza.
Lesperienza
θ formativa e orientativa in quanto contribuisce
1.
alla costruzione dellidentitΰ |
Consente
una verificata conoscenza di sι. Promuove
autovalutazione e autostima. Promuove
autocontrollo (gestione responsabile di
emozioni e reazioni). Promuove
appartenenza ad un gruppo. Promuove
assunzione di responsabilitΰ. |
2.
alla formazione del cittadino |
Favorisce lappartenenza alle istituzioni (scuola). Promuove
la partecipazione. Sviluppa
le capacitΰ organizzative di elezione di un
rappresentante. Contribuisce alla definizione dei ruoli. Promuove
il momento dellimpegno. |
3.
alla definizione di norme |
Promuove la conoscenza delle regole . Promuove
la consapevolezza della necessitΰ
delle regole. Promuove
la definizione di norme irrinunciabili a loro interiorizzazione. |
4.
allaccettazione delle diversitΰ e delle differenze |
Promuove
uninterazione corretta con gli altri. Favorisce
il superamento dei pregiudizi legati ad ideologie discriminatorie. Promuove
il dialogo e la conoscenza reciproca. Promuove
atteggiamenti di disponibilitΰ, di tolleranza e di collaborazione.. |
5.
alla produzione di vari testi
con funzioni comunicative diverse |
Consente
lacquisizione di competenze linguistiche diverse per la stesura delle varie
tipologie testuali. Promuove
la stesura di verbali, relazioni, inviti, regolamenti, statuti, contratti. Promuove
la costruzione di grafici, di un Logo, di cartelloni, di piantine. |
Cosa fa linsegnate |
Cosa fa lalunno |
Presentazione della commessa |
|
· Esplicita ai ragazzi
lutilitΰ del lavoro richiesto. · Fornisce indicazioni sul
concetto di accoglienza. |
· Si confronta con il lavoro
richiesto. · Chiede chiarimenti, pone
domande. · Registra le indicazioni
fornite dal committente. |
Analisi della commessa e sottoscrizione del contratto |
|
· Indica il percorso
operativo. · Stimola e coordina la definizione
delle sequenze operative e delle relative responsabilitΰ. |
· Definisce le
caratteristiche del prodotto e il percorso complessivo da svolgere. · Valuta tutto in termini di
tempo dellimpegno, di utilitΰ della proposta e di responsabilitΰ da assumere · Sottoscrive il contratto. |
Raccolta di informazioni sugli elementi che definiscono laccoglienza |
|
· Somministra gradualmente
dei questionari informativi della situazione psicologica e socio-familiare
dellalunno. · Aiuta a identificare gli elementi
formativi. che definiscono laccoglienza. |
· Ricerca informazioni
relative allaccoglienza. · Fa emergere i suoi
bisogni. · Raccoglie dati. · Risponde sinceramente alle
domande dei questionari. |
Classificazione e valutazione dei dati raccolti |
|
· Aiuta nellanalisi e
tabulazione dei dati , secondo gli indicatori stabiliti. · Guida un dibattito in
classe sul tema dell accoglienza. |
· Analizza e tabula i dati
raccolti secondo gli indicatori · Riflette sui risultati. · Partecipa attivamente al dibattito
in classe. |
Continuitΰ educativa e didattica con la scuola elementare |
|
· Sollecita gli alunni di 1ͺ ad invitare i loro insegnanti di 5ͺ
elementare per stabilire una continuitΰ educativa e didattica. · Illustra la tipologia testuale
dellinvito. · Sollecita gli alunni delle
seconde e terze classi a scrivere una lettera di benvenuto ai compagni della
classe prima. |
· Invita per iscritto gli
insegnanti di 5ͺ elementare a partecipare al progetto accoglienza. · Partecipa attivamente al
dialogo educativo. · Scrive una lettera di
benvenuto ai nuovi compagni della classe prima. |
Definizione di un Regolamento di classe |
|
· Promuove la conoscenza
delle regole. · Promuove la consapevolezza
della necessitΰ delle regole per una buona convivenza delle norme. · Promuove la definizione di
norme. |
· Riflette sui rapporti tra
i compagni nel gruppo classe , non sempre facili e gratificanti. · Acquisto consapevolezza
delle norme. · Stabilisce un decalogo di classe. · Interiorizza le norme. |
Attribuzione di incarichi |
|
· Esplicita i vari compiti:
collaborazione con linsegnante, sorveglianza, guida ai piω piccoli e bisognosi, controllo dei compiti
assegnati. |
· Riflette sullarticolazione
dei vari incarichi per il buon andamento della vita scolastica. · Assume con senso di
responsabilitΰ lincarico assegnatogli. |
Costruzione di un Logo veicolante un messaggio di solidarietΰ |
|
· Invita i ragazzi a ideare un
Logo efficace per veicolare un messaggio di solidarietΰ. · Aiuta i ragazzi
nellelaborazione di un disegno grafico che possa essere riprodotto sulla
porta dellaula o su un adesivo da apporre sul petto dei rappresentanti di
classe. · Aiuta, eventualmente, ad
utilizzare il computer (programma di grafica e scanner). |
· Costruisce un Logo in
forma grafica con un messaggio verbale esplicitante. · Lo riproduce manualmente o
con il computer (programma di grafica e scanner). · Lo pone sulla porta
dellaula e lo riproduce su un adesivo da apporre sul petto. |
Elezione di due rappresentanti di classe |
|
· Sviluppa le capacitΰ
organizzative di elezione di un rappresentante. · Illustra limportanza del
voto e dellelezione democratica. · Attribuisce i ruoli specifici
ai rappresentanti eletti. |
· Mette in atto la consegna
ricevuta. · Riflette sullimportanza
del voto. · Promuove una votazione
democratica. · Scrutina i risultati. · Elegge i due
rappresentanti di classe. |
Istituzione di unassemblea di Istituto |
|
· Invita i due
rappresentanti a riferire allassemblea quanto emerso dalla discussione sul
regolamento di classe. · Prepara alle forme di
partecipazione degli allievi nella Scuola Media Superiore. |
· Riflette sulle norme
stabilite nel regolamento di classe. · Investe della carica di
portavoce i due rappresentanti. · Riflette sulle forme di
partecipazione degli allievi alla
vita scolastica nella Scuola Media
Superiore. |
Sottoscrizione di un contratto di autoresponsabilitΰ |
|
· Stimola gli alunni ad un momento
di impegno e di assunzione di responsabilitΰ.
· Illustra la forma testuale
del contratto. |
· Acquisisce la tecnica di stesura di un contratto. · Riflette sullutilitΰ
della commessa. · Sottoscrive un contratto
di auto responsabilitΰ. · Lo interiorizza. |
Italiano,
educazione civica, educazione tecnica, educazione artistica, matematica,
religione.
Naturalmente
le discipline coinvolte potrebbero essere molte di piω qualora si decidesse per
particolari attivitΰ collegate al Progetto.
Tutte
le classi prime, seconde e terze nellottica curriculare dellorientamento.
Tempi e modalitΰ di attuazione
θ
evidente che laccoglienza va esercitata allinizio dellanno scolastico, in quanto
i primi giorni di scuola sono i piω difficili per i bambini delle classi prime
che si trovano in un ambiente nuovo, spesso con compagni che non conoscono.
In
fase iniziale, laccoglienza parte dalla conoscenza dei bisogni degli alunni,
con unindagine socio-familiare e psicologica dellalunno, per iniziare a
creare un clima educativo favorevole e positivo.
Inoltre,
θ indispensabile realizzare un progetto accoglienza efficace, cioθ che consenta
di conoscere realmente gli alunni, per evitare che la programmazione
dellinsegnante si riduca ad un inutile atto burocratico.
Concretamente,
nei primi due mesi, i ragazzi delle seconde e delle terze potranno lavorare
insieme, aiutando e coinvolgendo i loro nuovi compagni, offrendosi come
guida per lorientamento nel sistema
scuola.
La
modalitΰ dattuazione ideale θ lapertura delle classi sia in verticale sia in
orizzontale.
Non
bisogna dimenticare, perς, che se la scuola desidera veramente risolvere il
problema dellaccoglienza deve necessariamente acquisire labitudine quotidiana
ad accogliere laltro e a metterlo a suo agio nelle diverse situazioni ed
evenienze educative che si vengono a creare.
Ecco
perchι la fase di accoglienza non termina dopo le prime settimane dellanno
scolastico, ma diventa un permanente stile di vita scolastica.
La realizzazione di questo
progetto non richiede attrezzature particolari e costose ; θ previsto
lutilizzo di cancelleria varia ed , eventualmente, del computer per la
videoscrittura e la stampa dei testi.
E fondamentale, invece,
prevedere un adeguato numero di ore necessarie per la programmazione da parte
degli insegnanti, cioθ per la definizione delle sequenze operative e la
formulazione e successiva valutazione dei questionari informativi : il primo
socio-familiare, utilizzato anche per le prove di ingresso e altri cinque
specifici per lindagine psicologica dellalunno, costruiti sulla base dei
parametri di valutazione individuati in questo ambito (introspezione,
autostima, autovalutazione, socializzazione, collaborazione).
Oltre alle risorse interne
della scuola (docenti, alunni,
materiali e strumenti vari) si prevedono risorse esterne (genitori, Parrocchia,
insegnanti delle quinte classi
elementari, ιquipe
psico-pedagogica, Provveditorato).
Cognome
______________________________ Nome___________________________________
data di nascita
___________________________ Classe ____________ Sez.
_________
1.
Se
avessi tra le mani un foglio ed una matita cosa faresti? (Descrivi tutto il
percorso scelto secondo una sequenza logica e spiega il perchι).
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
2.
Svolgeresti
il lavoro di uno dei due genitori? Perchι? Se ciς non fosse, cosa vorresti fare? Perchι?
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
3.
Hai
provato qualche volta ad autoesaminarti'? Hai mai risposto alle domande:
-
Chi
sono realmente?
-
Cosa
vorrς fare un domani?
QUESTIONARIO DEGLI INTERESSI INVENTARIATI
Istituto ______________________________ Classe _____________ Sez.
___________
Cognome
______________________________ Nome___________________________________
data di nascita
___________________________
Professioni desiderate
(massimo 2 ) _______________________ ___________________________
Ti piace:
o
Coltivare
i campi
o
Lavorare
da meccanico
o
Studiare
fisica nucleare
o
Fare
studi sul sistema nervoso
o
Essere
impiegato di banca
o
Fare
la guida turistica
o
Fare
modelli di fusione
o
Insegnare
scienze naturali
o
Fare
l'anestesista per operazioni chirurgiche
o
Dedicarsi
ad applicazioni matematiche
o
Coltivare
fiori nei giardini
o
Fare
il disegnatore meccanico
o
Diventare
tecnico missilistico
o
Studiare
Igiene
o
Fare
pratica per contratti commerciali
o
Lavorare
da muratore
o
Montare
nuove macchine
o
Studiare
chimica
o
Studiare
il funzionamento delle ghiandole
o
Sbrigare
pratiche amministrative
o
Praticare
sport all'aria libera
o
Fare
il tipografo(comporre stampe)
o
Studiare
i fenomeni del terremoto
o
Studiare
il cuore umano
o
Essere
un abile stenografo
o
Cercare
giacimenti minerari
o
Fare
l'idraulico
o
Fare
ricerche farmaceutiche
o
Studiare
le razze umane
o
Fare
l'agente di cambio in borsa
o
Fare
la guardia forestale
o
Fare
il radioelettrico
o
Progettare
le carrozzerie delle auto
o
Studiare
la vita degli animali
o
Fare
il ragioniere
o
Fare
la guida alpina
o
Progettare
carlinghe di aerei
o
Fare
l'ingegnere meccanico
o
Studiare
la coltivazione dei campi
o
Programmare
cervelli elettronici
o
Fare
parte della polizia stradale
o
Montare
motori di auto
o
Insegnare
matematica
o
Fare
il medico generico
o
Preparare
le buste paga
o
Viaggiare
intorno al mondo
o
Montare
impianti elettrici
o
Studiare
i fenomeni meteorologici
o
Fare
ricerche sugli insetti
o
Fare
il cronometrista (analisi dei tempi)
o
Pilotare
un aereo
o
Fare
l'elettrauto
o
Fare
ricerca di Fisica
o
Studiare
la vita degli uccelli
o
Fare
l'agente di assicurazione
o
Insegnare
ginnastica
o
Fondere
i metalli
o
Fare
studi di mineralogia
o
Fare
ricerca sui fenomeni della vita
o
Fare
il cassiere
o
Essere
capitano di una nave
o
Fare
l'orologiaio
o
Essere
astronomo
o
Diventare
medico chirurgo
o
Fare
inventari di prodotto di magazzino
o
Fare
il commesso viaggiatore
o
Rilegare
i libri.
o
Studiare
le leggi ottiche
o
Studiare
le funzioni del corpo umano
o
Scrivere
lettere commerciali
o
Fare
carriera militare
o
Lavorare
il legno
o
Studiare
la storia della terra.
o
Curare
i minorati fisici
o
Stabilire
il costo di prodotti industriali
o
Fare
il detective
o
Saldare
i metalli
o
Fare
ricerche petrolifere
o
Curare
le malattie della pelle
o
Fare
il dattilografo
o
Guidare
il locomotore del treno
o
Lavorare
i metalli preziosi
o
Diventare
ingegnere elettronico
o
Fare
il veterinario
o
Essere
un addetto all'ufficio vendite
o
Diventare
vigile del fuoco
o
Fare
gli impianti telefonici
o
Fare
lo speleologo
o
Fare
il dentista
o
Amministratore
pubblico danaro
o
Fare
il geometra
o
Riparare
carrozzerie di auto
o
Fare
studi sui colori
o
Studiare
la vita delle piante
o
Tenere
in ordine materiale in archivio
o
Fare
il pescatore
o
Fare
il carpentiere in ferro
o
Studiare
il fondo marino
o
Fare
l'analista chimico
o
Fare
l'operatore di macchine contabili
PROFILO DEGLI INTERESSI SCIENTIFICI E TECNICI
0 1 2
3 4 5 6 7
8 9 10 11 12
13 14 15 16 17
18 19 20
1 AA Attivitΰ aria aperta
2 AM Attivitΰ meccanica amministrative
3 SF Scienze fisiche
4 - SB Scienze biologiche
5 - AS Attivitΰ statistiche
QUESTIONARIO DEGLI INTERESSI INVENTARIATI
Istituto ______________________________ Classe
_____________ Sez. ___________
Cognome ______________________________ Nome___________________________________
data di nascita
___________________________
Professioni desiderate
(massimo 2 ) _______________________ ___________________________
Ti piace:
o
Aiutare
socialmente gli altri
o
Difendere
cause giudiziarie
o
Insegnare
lettere
o
Fare
l'architetto
o
Dirigere
unorchestra
o
Assistere
gli immigrati
o
Fare
del commercio in proprio
o
Fare
studi storici
o
Fare
il pittore
o
Insegnare
a suonare
o
Diventare
missionario.
o
Fare
il giudice
o
Fare
ricerche archeologiche
o
Redigere
critiche d'arte.
o
Comporre
canzoni.
o
Lavorare
nella croce rossa
o
Studiare
i fenomeni sociali
o
Insegnare
le lingue antiche
o
Fare
lo scultore
o
Insegnare
a cantare
o
Fare
il medico dei bambini
o
Fare
la carriera diplomatica
o
Scrivere
novelle per i giornali
o
Fare
il gioielliere
o
Suonare
la fisarmonica
o
Fare
il maestro elementare
o
Fare
il conciliatore in cause
o
Compone
poesie
o
Essere
un attore di teatro o di cinema
o
Fare
il cantante di musica leggera
o
Consigliare
i giovani per la scelta del mestiere
o
Fare
il rappresentante
o
Dirigere
una rivista letteraria
o
Fare
il regista
o
Fare
il cantautore
o
Diventare
sacerdote
o
Essere
un tecnico di pubblicitΰ
o
Insegnare
Storia
o
Fare
il ballerina di danza classica
o
Dare
concerti d'organo
o
Fare
l'infermiere
o
Fare
il fotoreporter o cronista
o
Dirigere
una libreria
o
Fare
il parrucchiere
o
Suonare
il pianoforte
o
Rieducare
i giovani in riformatorio
o
Fare
studi di relazioni pubbliche
o
Diventare
un editore
o
Fare
cartelloni pubblicitari
o
Costruire
strumenti musicali
o
Fare
il vigile urbano
o
Difendere
cause penali
o
Insegnare
le lingue moderne
o
Arredare
le vetrine
o
Suonare
il violino
o
Curare
i bimbi minorati fisici
o
Fare
il notaio
o
Scrivere
per un giornale umoristico..
o
Arredare
ambienti
o
Suonare
strumenti a fiato
o
Aiutare
le persone infelici
o
Curare
le malattie psichiche
o
Fare
l'interprete
o
Fare
i bozzetti per scenografia
o
Fare
il critico musicale
o
Fare
il poliziotto
o
Fare
il giornalista
o
Scrivere
dei romanzi
o
Comporre
opere artistiche in mosaico.
o
Studiare
la storia della musica
o
Educare
bambini subnormali
o
Fare
l'agente di assicurazione
o
Fare
il bibliotecario
o
Disegnare
i costumi teatrali
o
Suonare
la chitarra
o
Essere
un apostolo laico.
o
Seguire
la carriera politica
o
Fare
l'annunciatore radiotelevisivo
o
Dirigere
un corpo di ballo
o
Fare
il regista musicale alla radio
o
Addestrare
giovani apprendisti
o
Fare
comizi politici.
o
Redigere
radiocronache
o
Dipingere
le ceramiche
o
Suonare
in complessi jazz
o
Fare
il giudice dei minorenni
o
Studiare
i problemi sindacali
o
Scrivere
commedie teatrali
o
Disegnare
figurini di moda
o
Compone
musica operistica
o
Sorvegliare
i bimbi nell'asilo
o
Fare
lo psicologo
o
Insegnare
Filosofia
o
Fare
fotografie d'arte
o
Cantare
musica d'opera
o
Difendere
i deboli e i bisognosi
o
Muovere
l'opinione pubblica
o
Fare
articoli di fondo per i giornali .
o
Fare
il decoratore
o
Suonare
strumenti elettronici
PROFILO DEGLI INTERESSI
SCIENTIFICI E TECNICI
0 1 2
3 4 5 6 7
8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20
1 AA Attivitΰ aria aperta
2 AM Attivitΰ meccanica
3 SF Scienze fisiche
4 SB Scienze biologiche
5 AS Attivitΰ statistiche amministrative
ATTENZIONE: per compilare il questionario, segnare
con una crocetta il quadratino corrispondente alla risposta scelta; oppure
scrivere la propria risposta quando le domande sono seguite da una riga:
DATI ANAGRAFICI
Cognome e Nome del
ragazzo/a _______________________________________________________
Nato a
_____________________________________________ il ___________________________
Abitante a ___________________________ Via _________________________________ n. _____
Telefono _______________________ Classe ___________ Sezione
_________
AVETE INTENZIONE DI FAR CONTINUARE GLI STUDI A VOSIRO FIGLIO/A DOPO LA 3a MEDIA?
SI
NO
Non
abbiamo ancora deciso perchι
..
..
SE VOSTRO FIGLIO CONTINUERΰ, PER QUANTI ANNI SIETE DISPOSTI A FARLO CONTINUARE?
o
1
anno
o
3
anni
o
4
anni
o
5
anni
o
oltre
5 anni
SE AVETE INTENZIONE DI FARLO
CONTINUARE A STUDIARE QUAL E IL MOTIVO PRINCIPALE FRA QUELLI QUI ELENCATI? (Indicarne uno solo)
o
per
farsi avanti nella vita
o
per
avere un'istruzione indipendente dal lavoro
o
per
imparate meglio un lavoro
o
per
trovare piω facilmente un buon posto di lavoro per soddisfare il desiderio del
figlio che vuole studiare
SE NON AVETE INTENZIONE D[ FARLO
CONTINUARE A STUDIARE, SEGNATE TRA I SEGUENTI MOTIVI IL PIU IMPORTANTE (segnare con piω di due
risposte)
o
il
ragazzo riesce male a scuola
o
andare
a scuola oggi, non serve piω a niente
o
la
scuola che andrebbe bene θ troppo lontana e costosa
o
difficoltΰ
economiche della famiglia
o
il
ragazzo non vuoi piω saperne di scuola
o
il
ragazzo θ piω utile in casa
o
ha
giΰ un posto di lavoro pronto. Quale? __________________________________
altra ragione (specificare)
_________________________________________
IN BASE ALLA VOSTRA ESPERIENZA DI GENITORI, QUALE TIPO DI STUDIO E Dl LAVORO RITERRESTE PIU IDONEO PER VOSTRO FIGLIO/A?
Studio ______________________________________________________
Lavoro
_____________________________________________________
PER LA SCELTA CHE RIGUARDA IL FUTURO DI VOSTRO FIGLIO, NE DISCUTETE CON LUI ?
o
Spesso
o
Abbastanza
o
Raramente
o
Mai
SUL FUTURO Dl VOSTRO FIGLIO I VOSTRI DESIDERI
CONCORDANO CON I SUOI
o
Si
o
No
o
Si,
solo in parte
PER CONFERMARE LA VOSTRA SCELTA AVETE BISOGNO Dl PARTICOLARI IN FORMAZIONI
o
Si
o
No
o
Se
si, di che tipo ____________________________________
SE AVETE DEI PROBLEMI PER LA SCELTA DEL FUTURO DI VOSTRO FIGLIO A CHI PENSATE DI RIVOLGERVI? _____________________________
Istituto ______________________________ Classe
_____________ Sez.
______________
Cognome
______________________________ Nome____________________________________
data di nascita
___________________________ data
del giorno ____________________________
ISTRUZIONI
Nel presente questionario sono riportate 16 domande
riguardanti vari aspetti del MONDO DEL LAVORO. Leggi attentamente le frasi e
rispondi mettendo (X) sul rettangolo che precede la risposta che ritieni giusta.
Eccoti ora le varie domande del QUESTIONARIO:
1. IL LAVORO θ'
o
attivitΰ
che produce solo piacere
o
attivitΰ
svolta a pagamento, socialmente utile e protetto dalla legge
o
attivitΰ
che distrae la persona dalle preoccupazioni della vita
o
attivitΰ
che serve a stabilire relazioni sociali
2.
IL LAVORATORE θ ?:
o
chi
θ iscritto a un corso regolare di studi
o
chi
dedica il suo tempo a soddisfare i suoi interessi
o
chi
si impegna a produrre beni e servizi ricevendone una paga
o
chi
vive con ricchezze ereditate
3. GLI ELEMENTI CHE SONO NECESSARI PER DISTINGUERE UN'ATTIVITΐ LAVORATIVA DA UN'ALTRA, SONO:
o
il
divertimento, la paga, il luogo di lavoro, il rischio
o
le
materie prime, gli strumenti, il luogo di lavoro, i compiti
o
le
materie prime, 1' orario, le condizioni ambientali, 1' abbigliamento
o
i
colleghi, I' orario, l'interesse, il potere
4. IL LAVORATORE CHE SVOLGE UN'ATTIVITΐ APPARTENENTE ALL'AREA ARTISTICA θ:
o
la
commessa
o
il
muratore
o
la
segretaria
o
lo
scrittore
5.
LA MAESTRA, IL BIDELLO, IL MEDICO, L'INFERMIERA
SVOLGONO UN'ATTIVITΰ DELL'AREA
LAVORATIVA
o
artistica
o
sociale
o
commerciale
o
tecnico
- pratica
6. NOMINA ALMENO DUE LAVORI APPARTENENTI ALL'AREA TECNICO PRATICA (Realistica)
1 _________________________ 2 ________________________ 3 _______________________
7. IL LAVORO θ NATO :
o
dal
bisogno di libertΰ
o
dall'esigenza
di muoversi
o
dal
desiderio di fare cose interessanti
o
dal
bisogno di organizzare la sopravvivenza
8. ORDINA, NUMERANDO DA 1 a 5 I MOMENTI Dl REALIZZAZIONE DI UN MAGLIONE Dl LANA:
(Meni sulla lineetta 1 al primo momento, 2 al
secondo momento e cosμ via secondo l'ordine di successione)
____ filatura
della lana
____ confezione
del maglione di lana
____ tosatura
delle pecore
____ trasporto e
distribuzione dei filati
____ allevamento
delle pecore
9. IL SETTORE PRIMARIO θ:
o
l'industria
o
i
trasporti
o
l'agricoltura
o
il
commercio
10.
ORDINA NUMERANDOLI DA I a 5 I MOMENTI DI PREPARAZIONE
DEL PANE:
____ impasto della farina con lievito e acqua
____ mietitura e trebbiatura del grano
____ semina dei grano
____ macinatura del grano
____ cottura del pane
11.
L'ATT'IVITΐ DELL' INSEGNANTE FA PARTE DEL SETTORE:
o
primario
o
secondario
o
terziario
12.
IL SETTORE SECONDARIO SI CHIAMA COSμ
PERCHθ:
o
ci
lavorano gli studenti della scuola secondaria
o
non
θ importante
o
comprendono
le attivitΰ che trasformano ed elaborano le materie prime
o
comprende
le attivitΰ meno pagate
13. NOMINA ALMENO 3 ATTIVITA CHE FANNO PARTE DEL SETTORE TERZIARIO:
1 _________________________ 2 ________________________ 3 _______________________
14.
LA
FORZA - LAVORO θ:
o
l'insieme
di persone che lavorano in una nazione
o
l'energia
fisica necessaria per svolgere un lavoro
o
insieme
dei disoccupati
o
l'insieme
di persone che sono in grado di lavorare o che lavorano o
o
che
cercano un lavoro
15.
IL
MERCATO DEL
LAVORO θ:
o
il
luogo d'incontro delle domande e delle offerte di lavoro
o
l'Ufficio
di Collocamento
o
linsieme
degli annunci economici dei quotidiani
o
il
luogo dove si vende la merce
PUNTEGGIO: da 0 a 2 per gli items 6
7 14 in base all'adeguatezza delle risposte;
da 0 a 1 per gli altri items.
OBIETTIVI:CONCETTO DI LAVORO (1 2 3 8) AREE
PROFESSIONALI (4-5-6-7) PRODUTTIVI (9-11)
SETTORI DEL LAVORO (10-12 - 13 - 14) - MERCATO DEL LAVORO (15-16)
(Mezzo
di verifica e stimolo dellinformazione sulle possibilitΰ di formazione
culturale e tecnica dopo la scuola dobbligo)
Istituto ______________________________ Classe
_____________ Sez.
______________
Cognome
______________________________ Nome____________________________________
Leggi
attentamente
Una delle condizioni di scelta di ciς che occorre
fare per realizzare un progetto cultura - formativo, θ di conoscere le vie di accesso
a vari livelli di sviluppo, per poter fare un concreto bilancio delle
possibilitΰ che effettivamente si hanno, individualmente e socialmente, di
affrontare e superare le difficoltΰ. Questa guida all'autoinformazione ti potrΰ
aiutare a VERIFICARE quanto giΰ sai, e a CERCARE o PRECISARE quanto ancora non
conosci bene, ma ti θ utile per avere un panorama chiaro ed oggettivo della
situazione che si apre di fronte al tuo avvenire professionale L'impegno che
metterai nella ricerca di risposte precise. ampie e appropriate, sarΰ un indice
del senso di responsabilitΰ e di maturitΰ professionale che hai giΰ raggiunto.
Pensa che dalla scelta che farai potrΰ dipendere in gran pane anche il successo
di tutta la tua vita.
1.
Dopo
la scuola media inferiore, si possono fare scelte di studio a lungo termine (10
annidi studio almeno), a medio termine (3 - 5 anni di studio) e a breve termine
( meno di 3 anni di studio).
Quali tipi di corsi deve
fare chi fa scelte di studio a LUNGO termine?
1
_________________________ 2 ________________________ 3 _______________________
4
_________________________ 5
________________________ 6
_______________________
Chi sceglie studi MEDIO
termine, puς frequentare:
Corsi di formazione professionale - Istituti professionali - Istituti d'arte - Istituti magistrali - Istituti tecnici - Liceo linguistico - Liceo artistico.
Indicami queste DIFFERENZE:
Che differenza passa tra i
Corsi di formazione professionale (C.F.P.) e gli Istituti professionali?
·
rispetto
alla DURATA ______________________________________________________
·
rispetto
al TIPO Dl PREPARAZIONE __________________________________________
·
rispetto
al PROSEGUIMENTO negli studi _______________________________________
Che differenza passa tra
Istituto professionale e Istituto tecnico ?
PREPARAZIONE Al proseguimento negli STUDI.
_______________________________________________________________________
Che differenza passa tra
Scuola magistrale e Istituto magistrale ? (Durata, Preparazione,
Proseguimento). Quali sono le materie di studio che differenziano i corsi per
RAGIONERIA ed corsi per PERITI AZIENDALI?
____________________________________________________________________________
Chi avesse il C.F.P. e
volesse continuare gli studi, che esame dovrebbe dare?
Tutti gli esami
dell'Istituto professionale
Solo Italiano e Matematica
Chi ha frequentato
lIstituto d'arte:
a) puς conseguire la
Maturitΰ Professionale SI NO
b) puς iscriversi all'Accademia di Belle Arti SI NO
c) con esami SI NO
SCHEDA ATTEGGIAMENTI E PREFERENZE
VALUTAZIONE DEL GRADO DI
AUTOPERCEZIONE DEL PROBLEMA DEL PROPRIO ORIENTAMENTO
Istituto ______________________________ Classe
_____________ Sez.
______________
Cognome ______________________________ Nome____________________________________
Nel desiderio di approfondire assieme a te il
significato e l'importanza del problema del tuo orientamento scolastico e professionale,
ti pregherei di dirmi se senti corrispondenti al tuo modo di sentire le
seguenti affermazioni:
ATTEGGIAMENTI
1.
Dato
il numero stragrande di professioni impossibile fare una scelta definitiva
..
2.
Mi
intrattengo sovente con varie persone informandomi sul loro lavoro per
conoscere
meglio in che
consiste e quali sono le soddisfazioni che arreca
3.
I
genitori conoscono meglio di qualunque altro qual θ la professione che il
figlio o la
figlia debbono
intraprendere
4.
Sono
ancora troppo giovane per poter scegliere responsabilmente un'attivitΰ di
studio
o di lavoro
del tutto adeguata ai miei gusti
..
5.
I
miei genitori hanno idee diverse dalle mie su ciς che debbo fare dopo la scuola
media ..
6.
Non
vale la pena di preoccuparsi della carriera futura, perchι θ assolutamente
impossibile prevedere quale potrΰ essere realmente
7.
Mi
auguro di trovare qualcuno preparato che mi dica semplicemente che cosa io
debbo
fare, piω che
dover scegliere da me una professione
...
8.
A
15 anni si deve essere in grado di decidere sulla carriera che si vuole fare
9.
Per
lo piω θ per caso che ci si orienta in una direzione piuttosto che in un'altra
10.
E'
compito dei genitori piω che dei loro figli, prendere delle decisioni relative
al loro
futuro orientamento scolastico -
professionale
...
11.
Quando
mi mancano informazioni su una professione o un ciclo di studi che mi interessa
no, so
cavarmela da solo e trovarle presso persone competenti
.
12.
Al
momento non mi importa gran che sapere quale professione eserciterς in un
prossimo
futuro
...
13.
Se
non potessi seguire il ciclo di studi o fare il lavoro che desidero, ho giΰ
pronte, ben
programmate,
altre soluzioni sostitutive
14.
Sono
dell'idea di scegliere la carriera che i miei genitori mi proporranno
.
15.
Bisognerebbe
che ci fossero dei centri apposti o almeno delle persone competenti aventi
il compito di
indicarci la professione piω adatta da scegliere
.
16.
Ho
chiari progetti e ferme decisioni su quello che dovrς fare per realizzare le
scelte che
ho fatto in
relazione alla mia futura professione
.
17.
Toccherebbe
ai professori indicare agli allievi le scelte di studio da fare
18.
Sarΰ
unicamente colpa mia se gli studi che sceglierΰ quest'anno non corrisponderanno
alle attese .
.
19.
A
15, 16 ami non si puς ancora essere in grado di sapere ciς che si farΰ piω
tardi
.
20.
Desidero
decidere da solo del mio avvenire, senza interferenze di altri
Qualunque sia la tua
decisione di continuare o no gli studi dopo la terza media, per lo piω dovrai
sempre scegliere un periodo di formazione (a breve, medio o lungo termine) che
ti abiliti nellesercizio di qualche attivitΰ professionale. E' appunto in
relazione a questa scelta, che adesso ti si chiede di analizzare le tue
eventuali preferenze professionali (e le motivazioni che a queste sottostanno),
indicando se senti corrispondenti al tuo modo di sentire le seguenti
affermazioni:
PREFERENZE
SI NON
NO
SO
1.
Preferisco
scegliere una carriera di studio a lungo termine, perchι solo cosμ posso avere una formazione completa
.
.
2.
Qualunque
lavoro θ interessante quando permette di guadagnare bene
3.
Studiare
θ bello, perchι aiuta ad essere piω preparati ad aiutare gli altri e a far
progredire la societΰ
.
4.
E'
meglio scegliere studi e cicli di formazione di tipo pratico che insegnino a
far bene un lavoro, piω che stadi
teorici che poi ti lasciano disoccupato
.
.
5.
Mi
piace uno studio che mi permetta in un domani un lavoro a contatto con la gente
.
6.
Un
impiego d'ufficio che ti obbliga a lavorare in un ambiente chiuso, e
ordinariamente monotono, ripetitivo e dannoso alla salute
7.
Gli
studi di tipo tecnico preparano meglio alla vita di quelli umanistici,
perchι aiutano a risolvere con facilitΰ
i problemi pratici di ogni giorno
.
8.
Le
attivitΰ che permettono di muoversi di cambiare occupazione, di viaggiare,
comunque, di stare all'aperto, sono le piω adatte per la salute e per superare
la monotonia della "routine"
.
9.
Mi
auguro di poter fare un lavoro che implichi iniziativa, responsabilitΰ
personale e creativitΰ, per le soddisfazioni personali che queste condizioni
favoriscono
.
10.
10.
Scelgo volentieri gli studi umanistici, perchι sono gli unici che permettono di
formare bene la mente
.
11.
Un
lavoro indipendente, in proprio, θ l'unico che valga la pena di fare per la
libertΰ che ti permette di avere
...
12.
Vale
di piω un lavoro manuale che ti dia soddisfazione e prestigio professionale,
che impegnarti in studi per conseguire una laurea!
.
13.
Una
scelta di studi a medio termine (3-5 anni al massimo) θ la piω conveniente,
perchι ti permette di lavorare (se vuoi) e di continuare a studiare
..
14.
Le
scuole private sono preferibili, anche se costose, perchι preparano meglio
delle scuole pubbliche statali (dove manca spesso ordine, disciplina e
regolaritΰ delle lezioni)
15.
Scegliere
una scuola vicina a casa, θ sempre una scelta ben fatta anche se la formazione che offre corrisponde solo in
parte alle proprie aspirazioni
...
16.
Un
lavoro sicuro, tranquillo e facile, senza grossi impegni e responsabilitΰ, θ,
in fondo, una delle soluzioni migliori per vivere bene
17.
Il
servizio che si fa all'uomo attraverso le professioni paramediche e di
assistenza sociale, morale e religiosa θ uno dei servizi che stimo e desidero
realizzare piω di ogni altro nel mio futuro
18.
Le
scienze mediche, biologiche, naturali e le scienze fisiche e matematiche sono
da preferire se si ama l'uomo e la natura
.
19.
La
religione, la storia, la filosofia, la pedagogia, la psicologia e la sociologia
sono discipline che preferisco, perchι aiutano a dare un senso alla vita
.
20.
Le
professioni che permettono di trasmettere il sapere, d'influire sull'opinione
pubblica, di informare la gente e di difenderne i diritti personali e sociali,
sindacali e politici, sono per me tra le professioni piω desiderabili
..